Aquafil spa, il gruppo trentino leader europeo nella produzione di fibre per pavimentazione tessile, è sbarcato ieri al segmento Star di Piazza Affari, a seguito della business combination con Space3 spa, la Spac nata dalla scissione di Space 2 (si veda altro articolo di BeBeez), dotata di circa 152 milioni di euro di liquidità e promossa da Space Holding spa (che peraltro proprio ieri ha annunciato l’ammissione a quotazione al segmento Miv dell’ultima Spac nata, Space4, si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso 7 novembre, infatti, Space3 aveva comprato il 24% del capitale di Aquafil da Aquafin Capital spa, che sino a quel momento era controllata indirettamente dalla famiglia Bonazzi e partecipata dai fondi The Three Hills e dalla Compagnia Trentina. L’operazione era avvenuta a un corrispettivo di 108 milioni di euro, sulla base di una valutazione del 100% del capitale sociale di Aquafil di 450 milioni. Contestualmente era stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione di Aquafil in Space3 ed era stato stabilito che alla data di efficacia della fusione, Space3 assumesse la denominazione di Aquafil (si veda altro articolo di BeBeez).
Lo scorso venerdì 1 dicembre era stato pubblicato il prospetto informativo relativo alla quotazione (si veda qui il comunicato stampa) ed stato annunciato che ieri sarebbe stata la prima giornata di negoziazioni in borsa. Aquafil ha chiuso ieri la sessione con un apprezzamento del 3,68% a quota 12,68 euro per azione, per una capitalizzazione di 524,6 milioni di euro, dai 12,23 euro per azione della chiusa di Space3 lo scorso 1° dicembre.
Con sede ad Arco (Trento), nel 2016 Aquafil ha realizzato circa 482 milioni di ricavi, circa 65 milioni di ebitda e circa 20 milioni di utile netto, con una posizione finanziaria netta di circa 118 milioni. Il capitale sociale di Aquafil è oggi di 49,67 milioni di euro, suddiviso in 50,72 milioni di azioni, di cui 42,32 milioni azioni ordinarie ammesse alle negoziazioni, 8,316 milioni di azioni speciali a voto plurimo non quotate e 80 mila azioni speciali prive del diritto di voto (interamente detenute da Space Holding, società promotrice di Space3 e anch’esse non quotate).
Contestualmente all’efficacia della fusione sono stati assegnati agli azionisti di Space3 altri 3,75 milioni di warrant, con le stesse caratteristiche dei warrant Space 3 già quotati e che sono stati emessi nella misura di un warrant ogni 4 azioni ordinarie Space 3 detenute. Sempre da ieri e per i prossimi 10 anni saranno inoltre esercitabili gli 800 mila warrant Space3 non quotati posseduti da Space Holding.
I consulenti legali incaricati sono lo Studio Legale BonelliErede per Space3, lo Studio Legale Freshfields Bruckhaus Deringer e lo Studio Legale Giovannelli e Associati per Aquafil, mentre le società di revisione sono Kpmg per Space3 e PwC per Aquafil. Citigroup Global Markets Limited ha inoltre assistito Space3 in qualità di financial advisor. Intermonte ha agito come sponsor nell’ambito del processo di ammissione a quotazione.
Aquafil è uno dei principali attori, in Italia e nel mondo, nella produzione di fibre sintetiche per la produzione e commercializzazione di fibre sintetiche impiegate nei settori della pavimentazione tessile per i mercati contract e residenziale, automotive, della moda e dello sport. Aquafil è un pioniere nella circular economy grazie anche al sistema di rigenerazione ECONYL®, un percorso innovativo e sostenibile in grado di creare nuovi prodotti dai rifiuti, dando vita ad un ciclo infinito. I rifiuti di nylon vengono raccolti in località sparse in tutto il mondo e comprendono scarti industriali ma anche prodotti (quali reti da pesca e tappeti) giunti alla fine della loro vita utile. Tali rifiuti vengono trattati in modo da ottenere una materia prima (caprolattame) con le stesse caratteristiche chimiche e prestazionali di quella proveniente da fonti fossili.