Investindustrial, tramite il fondo Investindustrial VI, ha annunciato ieri l’acquisizione di Louis Poulsen Lighting, azienda di illuminazione architettonica, dal fondo danese Polaris Private Equity (scarica qui il comunicato stampa di Investindustrial e qui quello di Polaris).
Polaris aveva comprato Louis Poulsen nel febbraio 2014 per circa 700 milioni di corone danesi (94 milioni di euro) dall’italiana Targetti Sankey Group, nell’ambito del piano di ristrutturazione del debito di Targetti (si veda altro articolo di BeBeez). A sua volta Targetti aveva comprato Louis Poulsen nel 2007 da un gruppo di fondi di private equity, incluso Polaris, per 1,25 miliardi di corone danesi, che si diceva allora avessero incassato 7 volte il capitale investito (si veda Real Deals).
Con sede a Copenaghen e produzione a Vejen, Danimarca, e prodotti di alta gamma sia indoor che outdoor, Louis Poulsen è un brand leader nel settore dell’illuminazione di lusso high-end in Scandinavia e uno dei più importanti a livello globale al fianco di marchi italiani come Flos.
Fondata nel 1874, Louis Poulsen è rinomata nel mondo per il suo portafoglio di prodotti iconici tra cui figurano le lampade PH5 e PH Artichoke (nella foto). Louis Poulsen oggi esporta in oltre 50 paesi e ha una presenza particolarmente rilevante nell’area nord europea, oltre che negli Stati Uniti e in Giappone. Nel 2017 ha generato ricavi per circa 800 milioni di corone danesi ( circa 107 milioni di euro). Nel 2013 la società aveva generato ricavi per 675 milioni di corone, valore sulla base del quale era stato condotto il deal da 700 milioni di corone da parte di Polaris.
Nell’operazione Investindustrial è stata assistita da ABG Sundal Collier (m&a), Studio Legale Chiomenti, KromannReumert e Hogan Lovells (legale), PwC (accounting e tax), Bain & Company (commerciale), Willis (assicurativo) e Golder Associates (ambientale). Polaris è stata invece supportata da FIH Partners (m6a), Moalem Weitemeyer Bendtsen (legal), PwC (financial and tax) e QVARTZ (commercial).