Si è finalmente chiuso il capitolo della ristrutturazione del debito della compagnia armatoriale Ignazio Messina & C. a più di due anni da quando nell’ottobre 2016 il gruppo aveva dato mandato a Long Term Partners perché si occupasse del riassetto del suo indebitamento, quasi tutto nei confronti di Banca Carige, con 420 milioni di euro di crediti garantiti dalle navi di proprietà su un totale di 450 milioni.
Poco prima di Natale è stato infatti formalizzato l’accordo fra Banca Carige e le altre banche interessate e il gruppo armatoriale che fa capo alla famiglia Messina sui crediti vantati dal sistema bancario. L’intesa prevede un rimborso graduale del capitale all’interno di un piano basato sull’attesa ripresa del mercato, dei relativi margini operativi della compagnia di navigazione e delle attività correlate che fanno capo al gruppo genovese. In contemporanea i soci del gruppo Messina si sono impegnati ad attuare un aumento di capitale attraverso l’immissione di nuove risorse finanziarie e l’ingresso del Gruppo MSC che fa capo alla famiglia Aponte.
Il Gruppo Messina è stato assistito da Bonelli Erede come legali e LTP come advisor finanziario; Carige a sua volta è stata assistita dallo Studio Sandulli e Associati.
Il gruppo genovese, che svolge servizi marittimi tra i principali porti del Mediterraneo e l’Africa, il Mediterraneo Orientale, il Mar Rosso, il Medio Oriente e il Golfo Arabico, ha una flotta attualmente composta da 8 navi di proprietà, più alcune altre a noleggio, tutte unità specializzate ro-ro container.
Secondo quanto riferisce TrasportoEuropa, l’operazione prevede la creazione di una nuova società dove confluiranno quattro delle otto navi oggetto dei contratti di finanziamento con Carige e dove Msc sarà azionista di maggioranza assoluta con una quota del 52%. Nella Ignazio Messina & C, che rimarrà quindi proprietaria delle rimanenti quattro navi, dei terminal portuali, retroportuali e del resto delle attività di shipping, Aponte entrerà invece con una quota di minoranza pari al 49%.
Quanto all’aumento di capitale del gruppo Messina, sarà di un massimo di 30 milioni di euro, di cui 5 milioni verranno sottoscritti dalla famiglia Messina e 22,5 milioni da Msc, cui potranno fare seguito ulteriori 2,5 milioni al verificarsi di determinate condizioni. Per quanto riguarda il riscadenziamento dei finanziamenti, i rimborsi dovuti a Banca Carige sono stati spalmati fra il 2019 e il 2032, mentre per quanto riguarda l’esposizione con gli altri istituti di credito sono stati concessi cinque anni di tempo sulle scadenze originariamente previste nei rispettivi contratti.