Ucit – Unione Concerie Italiane, tramite la sua controllata Lineapelle srl, ha comprato una partecipazione in SprintItaly, la Spac che si accinge a completare la business combination con SICIT, industria chimica fornitrice dei principali player del settore agronomico, agrochimico e industriale (si veda qui il comunicato stampa). Post-fusione, la partecipazione detenuta in SICIT dal Gruppo Unic-Lineapelle dovrebbe attestarsi intorno al 2% del capitale.
Unic – Unione Concerie Italiane è la maggiore associazione del settore conciario a livello mondiale, che rappresenta oggi circa 1.200 aziende, per un totale di circa 18 mila addetti e un fatturato di circa 5 miliardi di euro, di cui il 76% destinati all’export. Costituita nel 1946, aderisce a Confindustria, alla Confederazione Europea dei conciatori (Cotance, Bruxelles), all’International Council of Tanners ed è membro di diversi enti ed istituzioni nazionali ed internazionale per attività sinergiche di innovazione e crescita.
Lineapelle srl è invece la società di servizi di Unic, che la controlla per intero. Lineapelle ha creato Lineapelle Milano, la fiera internazionale di pelli, accessori e componenti per l’industria della moda e del design, che ha luogo due volte l’anno, a febbraio e settembre, coinvolge circa 1.200 espositori e più di 50.000 operatori economici. La manifestazione organizza anche eventi di nicchia a Londra, New York, Shanghai, Canton, Tokyo.
L’ingresso nel capitale di SprintItaly e in prospettiva in quello di SICIT2000, per Ucit ha l’obiettivo di accompagnare le concerie italiane nel loro percorso verso “un continuo sviluppo della sostenibilità, con investimenti sempre più significativi”, ha dichiarato Gianni Russo, presidente di Unic e Lineapelle.
A inizio marzo l’assemblea di SprintItaly ha votato all’unanimità l’operazione di business combination alla presenza del 62,38% del capitale (si veda altro articolo di BeBeez). Ma perché sia certo lo sbarco in borsa di SICIT 2000, oggi controllata al 100% da Intesa Holding, è necessario attendere i termini per l’esercizio del diritto di recesso da pate degli azionisti della Spac. La delibera di fusione verrà infatti meno nel caso in cui almeno il 30% degli azionisti eserciti il diritto di recesso.
A SICIT è stato attribuito un equity value di 160 milioni. Gli azionisti di SprintItaly, con un investimento di 100 milioni avranno inizialmente circa il 54% della combined entity (che potrà diventare circa il 60%, fully diluted). Le restanti risorse per 50 milioni saranno distribuite agli azionisti di SprintItaly al netto dell’esborso per eventuali recessi. La business combination consentirà a SICIT di accelerare il piano di sviluppo strategico in Italia e all’estero, potenziare gli stabilimenti esistenti di Arzignano e Chiampo, il laboratorio di R&D e costruire un nuovo impianto di produzione in Sud America. Al termine del processo SICIT risulterà quotata sul mercato AIM Italia e intende avviare, quanto prima compatibilmente con i tempi necessari, le attività per il passaggio al MTA.
SprintItaly spa è la Spac promossa da PromoSprint Holding srl, società di investimento di cui sono soci Fineurop spa, Gerardo Braggiotti, Matteo Carlotti (già co-promotore delle Spac Made in Italy 1 e Greenitaly, che hanno concluso la business combination, rispettivamente con Sesa e con Zephyro) e Francesco Pintucci (consigliere delle Spac promosse da Carlotti). La Spac aveva raccolto 150 milioni di euro dagli investitori nel luglio 2017 (si veda altro articolo di BeBeez).