Mirabaud Asset Management, tramite il veicolo di private equity Patrimoine Vivant, è entrato nel capitale della maison di gioielli parigina Mauboussin, al fianco del gruppo Galeries Lafayette, che ne diventa l’azionista di maggioranza, e di Alain Némarq, titolare di una quota significativa del capitale e alla guida della società dal 2002 (si veda qui il comunicato stampa). Fondata nel 1827, portata all’apice dell’arte orafa e dello stile dalle successive generazioni della famiglia, Mauboussin è sempre stata associata al lifestyle francese e si è sviluppata con successo sotto la guida dell’attuale ceo Alain Némarq. Mauboussin si inserisce perfettamente nella politica di investimento della divisione di private equity di Mirabaud Asset Management che mira a sostenere le classiche maison francesi ed europee del lusso. L’investimento è subordinato all’approvazione delle competenti Autorità per la concorrenza francese. Lionel Aeschlimann, managing partner di Mirabaud e ceo di Mirabaud Asset Management, ha dichiarato: “Il gruppo Mirabaud è lieto di collaborare con imprenditori dinamici in occasione di questa riorganizzazione della struttura azionaria di Mauboussin. Il gruppo Galerie Lafayette è un player di primo piano nel mercato del lusso e dello stile di vita e siamo convinti che la maison Mauboussin sfrutterà appieno ciò che i suoi nuovi azionisti possono offrire”. Renaud Dutreil, a capo della divisione private equity di Mirabaud Asset Management, ha aggiunto: “Dopo l’investimento in Le Coq Sportif, uno dei marchi sportivi più antichi di Francia, l’impegno in Mauboussin riflette la fiducia che nutriamo nelle capacità di innovazione e crescita internazionale delle aziende francesi radicate nella nostra storia. Siamo altrettanto lieti di stabilire, tramite questo investimento, un legame con il gruppo Galeries Lafayette, che ha consentito a tanti marchi francesi di avere accesso a una vasta clientela internazionale, ma anche di ribadire la nostra fiducia nei confronti di Alain Némarq, che ha dato un contributo fondamentale al successo della maison”.
Il private equity di mid-market spagnolo Nazca Capital ha acquisito una partecipazione in Cinelux, leader in Spagna dei servizi di noleggio e di illuminazione per i programmi di intrattenimento, fiction e cinema ed eventi (si veda qui ElPais). David Garcia, socio e amministratore delegato di Cinelux, grazie a Nazca, prevede una crescita organica e inorganica per sfruttare importanti opportunità nel settore audiovisivo. Con sede a Madrid e due filiali a Barcellona, Cinelux è il più grande operatore e il punto di riferimento nel mercato del noleggio di apparecchi di illuminazione per televisione, fiction e cinema, con vendite per 12 milioni di euro nel 2018. “Negli ultimi anni, la società ha registrato una crescita a due cifre, grazie alla crescente tendenza verso l’outsourcing di questi servizi, nonché alla capacità dell’azienda di offrire ai propri clienti i macchinari più innovativi, con la più grande flotta di macchine per illuminazione nel mercato spagnolo”, recita una nota della società. Cinelux mira a sfruttare le importanti opportunità offerte dal business audiovisivo in Spagna grazie al crescente outsourcing per canali televisivi, alle trasformazioni tecnologiche (come la sostituzione della tecnologia LED tradizionale) e alla crescente domanda di contenuti di fiction dalle piattaforme OTT (acronimo per Over-The-Top, piattaforme web che forniscono contenuti). Esse traggono ricavo, in prevalenza, dalla vendita di contenuti e servizi tramite concessionari agli utenti finali (ad esempio nel caso di Apple e del suo iTunes) o di spazi pubblicitari, come nel caso di Google e Facebook. Tali imprese, prive di una propria infrastruttura, agiscono al di sopra delle reti, da cui il termine over-the-top. Il vantaggio delle OTT è che non hanno a proprio carico i costi relativi alla trasmissione e alla gestione della rete (come per la televisione tradizionale via digitale terrestre e via digitale satellitare), che gli altri broadcaster tipicamente sostengono. Si rivolgono inoltre ad un mercato globale con spese di gestione ed organici ridottissimi. Gli utenti possono accedere ai contenuti tramite qualsiasi tipo di unità con una connessione a banda larga. Questo progetto includerà un importante investimento in macchinari per lo sviluppo di questi segmenti, nonché l’acquisizione di altre società nelle nicchie di illuminazione e in altre aree tecniche, con l’obiettivo di creare un gruppo audiovisivo in grado di fornire un servizio integrale alle società di produzione e alle catene di televisione. Carlos Carbo, ceo di Nazca Capital, ha detto che “Cinelux è il primo investimento del fondo Nazca V e soddisfa tutti i requisiti che cerchiamo in un investimento.” “Ha una posizione unica nel settore dell’illuminazione, una squadra eccellente, in un mercato con un forte potenziale di crescita in cui le aziende spagnole sono un chiaro riferimento. Siamo molto eccitati circa l’opportunità di partecipare a questa operazione con un grande team guidato da David Garcia, dove porteremo la nostra 20 anni di esperienza che investe in società di famiglia in Spagna nei progetti di crescita “, ha aggiunto. PWC e Pérez Llorca sono stati advisor di Nazca in questa operazione e Santander dei venditori.
Il venture incubator svizzero VI Partners ha venduto le partecipazioni in Nexthink, che sviluppa e commercializza soluzioni di desktop monitoring per migliorare l’esperienza digitale dei dipendenti, e in AMAL, società biotecnologica svizzera in fase preclinica, che sviluppa vaccini terapeutici unici nel loro genere. Nel dettaglio, le quote di Nexthink sono state cedute lo scorso giugno ad altri azionisti della società, mentre le quote in Amal sono state cedute nell’ambito dell’acquisizione della totalità del capitale di Amal da parte della società di ricerca farmaceutica Boehringer Ingelheim per 420 milioni di euro. Con la cessione delle due società, il fondo realizza un ricavo che, a seconda del raggiungimento di determinati obiettivi, può arrivare fino 105 milioni di franchi svizzeri e annuncia il lancio di un nuovo fondo nell’autunno 2019. La missione di VI Partners è quella di sostenere startup promettenti nel campo della salute e della tecnologia in Svizzera, con un’attenzione particolare agli spin-off universitari. Dal 2001 VI ha investito 202 milioni di franchi in 48 imprese. Sono state vendute 28 imprese per un corrispettivo complessivo di 240 milioni . Gli investimenti nelle società di portfolio hanno creato in Svizzera oltre 1.500 posti di lavoro altamente qualificati. Questi risultati e sviluppi dimostrano il forte impegno di Venture Incubator e VI Partners nel creare imprese di rilievo in Svizzera.