Banca Valsabbina, tramite il veicolo Valsabbina Sme spv, ha cartolarizzato crediti verso piccole e medie imprese titoli asset backed di Classe A per 542,2 milioni di euro, che hanno ottenuto da DBRS rating A (low) (sf) e da Moody’s rating A1 (sf) e che dallo scorso venerdì 19 luglio sono quotati all’ExtraMot Pro (si veda qui il comunicato stampa congiunto e qui quello di DBRS). FISG, società specializzata nella strutturazione di operazioni di cartolarizzazione del Gruppo Banca Finint, ha strutturato la transazione in qualità di arranger. Hogan Lovells Studio Legale ha agito in qualità di transaction legal counsel. Per i ruoli gestionali Banca Valsabbina si è avvalsa della collaborazione di Securitisation Services, società facente parte del Gruppo Banca Finint.
La stessa spv ha emesso anche titoli junior senza rating per altri 318,3 milioni di euro, che non sono stati quotati. Le note (codice Isin: IT0005380115) pagano una cedola trimestrale variabile pari al tasso euribor 3 mesi+più 50 punti base e hanno scadenza luglio 2021.
In entrambi i casi le note hanno struttura partly paid, cioé prevedono un ampliamento delle stesse note via via che viene incrementato il portafoglio di crediti sottostanti e che gli stessi investitori della prima emissione hanno già accettato di sottoscrivere. La prima emissione, infatti, ha come sottostante un portafoglio costituito da 2186 posizioni di credito per un valore complessivo di 423,53 milioni di euro, mentre è già prevista una seconda cartolarizzazione il prossimo 31 agosto che avrà come sottostante un portafoglio di crediti del valore di 426,05 milioni di euro.
Il portafoglio appena cartolarizzato è costituito da crediti in bonis ipotecari (26%) e non (74%) erogati dalla banca e da Credito Veronese spa (fusa con Banca Valsabbina del 2012) a alcune pmi del Nord Italia, soprattutto di Lombardia (74,3% dell’outstanding) e Veneto, che sono i mercati principali della banca (si veda qui l’avviso in Gazzetta Ufficiale).
L’operazione prevede un periodo iniziale (revolving) della durata di due anni, durante i quali la società veicolo poteva acquistare da Banca Valsabbina ulteriori crediti. I capitali raccolti con questa operazione da Banca Valsabbina costituiranno nuova liquidità per erogare nuovi finanziamenti. Solo nel primo trimestre di quest’anno, Banca Valsabbina ha erogato nuovi finanziamenti per 300 milioni di euro.
Si tratta della prima operazione che rispetta il nuovo standard sulle cartolarizzazioni della normativa europea STS ed è la prima quotata su ExtraMot. Le cartolarizzazioni STS (acronimo per Semplicità, Trasparenza e Standardizzazione) sono quelle che presentano i requisiti definiti dal Regolamento Ue 2017/2402, entrato in vigore dal 1 gennaio 2019. Le nuove cartolarizzazioni hanno una struttura che consente una modellizzazione dei rischi ragionevolmente chiara e comprensibile per gli investitori (semplicità, appunto), indicano in modo altrettanto chiaro le informazioni, i diritti e le responsabilità delle parti coinvolte (trasparenza) e hanno una struttura conforme a standard di elevata qualità per permettere agli investitori una facile comparazione con altre Sts (standardizzazione). A fronte di questo, la banca gode di un trattamento prudenziale migliorativo in termini di ponderazione del rischio, mentre l’emittente beneficia del risk-weighting per le tranche retained, anche del presumibile miglior pricing dei titoli oggetto di collocamento rispetto a quelli di analoghe operazioni non STS.
A novembre 2016, con un altro veicolo, Valsabbina spv 1 srl, la banca aveva cartolarizzato un portafoglio di crediti derivanti da quasi 5.000 mutui ipotecari e chirografari a pmi per un ammontare complessivo di circa 648 milioni, nell’ambito di un’operazione denominata “Valsabbina SME” (la si veda qui il bilancio 2016). Nel dettaglio, la società veicolo aveva emesso due tranche di titoli ABS per un totale di 152 milioni di euro: una tranche senior per un importo di 400 milioni, e una tranche junior per 255,4 milioni, sottoscritte integralmente da Banca Valsabbina. Le agenzie di rating coinvolte, Moody’s e DBRS, hanno assegnato alla classe senior i rating A1 e A. L’operazione prevedeva anche in quel caso un periodo iniziale della durata di due anni, durante i quali la società veicolo poteva acquistare da Banca Valsabbina ulteriori crediti derivanti da mutui ipotecari e chirografari erogati a pmi, utilizzando gli incassi relativi ai mutui precedentemente ceduti.
Banca Valsabbina è una società cooperativa per azioni, fondata nel 1898. È la principale banca popolare di Brescia e da oltre 120 anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio bresciano, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le pmi. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali: 48 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 13 tra quelle di Treviso, Trento, Vicenza, Mantova, Modena, Monza Brianza, Bergamo, Milano, Padova, Bologna e Reggio Emilia. Impiega circa 600 dipendenti, ha 8 miliardi di euro di masse gestite e un solido patrimonio, con il CET1 superiore al 15%.
(Articolo modificato martedì 22 luglio alle 10.35; si aggiunge il comunicato stampa congiunto dell’operazione e maggiori informazioni sull’emittente)