Credito Valtellinese (CreVal) si prepara a cedere crediti deteriorati per 800 milioni di euro. Lo ha ribadito l’amministratore delegato Luigi Lovaglio il 6 agosto scorso, in occasione della presentazione della semestrale del 2019 (si veda qui il comunicato stampa e qui la presentazione agli analisti).
La volontà di ridurre i crediti deteriorati di 800 milioni di euro entro il 2020 era già stato annunciato nel giugno scorso, in occasione della presentazione del piano industriale 2019-2023, che prevede anche che l’NPE ratio lordo scenderà sotto il 7% nel 2021 e sotto il 6,5% nel 2023, di pari passo con la riduzione dello stock di crediti deteriorati a 400 milioni a fine 2023 (si veda altro articolo di BeBeez).
A fine giugno i crediti deteriorati lordi erano a quota 1,933 miliardi (794,4 milioni netti), di cui 870 milioni di sofferenze (161 milioni netti) e 999 milioni di Utp (576 milioni netti) e 64 milioni di posizioni scadute (57 milioni netti). E proprio in vista della cessione degli 800 milioni di euro di crediti deteriorati, sono state previste rettifiche di valore straordinarie volte al rafforzamento delle coperture. La copertura dei crediti deteriorati si attesta ora infatti al 58,9% dal 55,9% di fine dicembre.
“Siamo in piena fase di esecuzione del piano industriale, abbiamo chiuso con un buon risultato il primo semestre e abbiamo già creato le condizioni per la cessione di Npl grazie anche ai proventi straordinari contabilizzati nel semestre, ai quali si aggiungerà in prospettiva la plusvalenza realizzata con la cessione del ramo di attività del credito su pegno siglata oggi (ceduta alla casa d’aste viennese Dorotheum, si veda altro articolo di BeBeez, ndr). La riduzione degli Npl è uno dei principali pilastri del Piano, ora ci possiamo focalizzare pienamente sulla redditività con lo sviluppo dell’attività commerciale, che già nel corso del primo semestre ha mostrato segnali positivi, in particolare sul lato della raccolta con una crescita a doppia cifra dei depositi da inizio anno” ha spiegato l’ad della banca Lovaglio.
L’ultima operazione di cessione di crediti deteriorati da parte di CreVal risale al giugno 2018, con la cartolarizzazione di un portafoglio di crediti in sofferenza per un valore lordo di circa 1,6 miliardi di euro nell’ambito del progetto Aragorn, per le cui tranche senior era stata poi chiesta la Gacs (si veda altro articolo di BeBeez).
A maggio 2018, invece, Creval aveva ceduto a Credito Fondiario un portafoglio di crediti deteriorati secured da 222 milioni di euro lordi, di cui finanziamenti di leasing immobiliare per oltre 56 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Con quella operazione si era realizzato l’obiettivo di cessione di crediti deteriorati previsto nell’ambito del cosiddetto Project Gimli per il 2018. La precedente operazione relativa al Project Gimli consisteva nella cessione al fondo Algebris NPL Partnership II di un portafoglio da oltre 245 milioni di euro di valore lordo a un prezzo superiore al 43% del nominale (si veda altro articolo di BeBeez).