Il big della costruzione di yacht e megayacht Azimut Benetti, controllato dalla famiglia Vitelli e partecipato da Tamburi Investment Partners (TIP), ha chiuso l’esercizio 2018/2019 con un valore della produzione superiore a 900 milioni di euro, in aumento del 10% dagli 828,5 milioni registrati nell’esercizio che si era chiuso a fine agosto 2018, quando il gruppo aveva registrato un ebtida rettificato di 54,7 milioni.
Lo ha annunciato il gruppo nei giorni scorsi a Cannes in occasione dello Yachting Festival, aggiungendo che nei prossimi tre anni investirà ben 115 milioni di euro nel potenziamento della capacità produttiva e nello sviluppo di nuovi prodotti.
Per quanto riguarda i mercati, il principale è rappresentato dagli Stati Uniti, dove Azimut Yachts è il primo brand per vendite nel segmento sopra i 40 piedi. Il Nord America pesa per il 50% sul totale del fatturato, seguito dall’Europa (29%), dall’area Medio Oriente e Africa (14%) e dall’Asia Pacifico (7%). In totale il gruppo nell’anno ha consegnato 260 unità, in continuità con la performance della stagione precedente. Di queste, 51 unità sono state megayacht, di cui 35 a marchio Azimut Yachts e 16 a marchio Benetti.
Con sede a Viareggio (Lucca), l’azienda opera e produce oltre 40 modelli nei suoi sei cantieri navali e quest’anno compie i 50 anni da quando nel 1969 fu fondata da Paolo Vitelli. Nell’agosto 2015 la società ha annunciato insieme a Tamburi Investment Partners una doppia operazione. TIP ha rilevato in via paritetica insieme ad Azimut Benetti spa la quota del 6,2% del capitale della stessa Azimut Benetti prima in portafoglio a Mittel spa per 20 milioni di euro. In seconda battuta, poi, TIP ha sottoscritto interamente un aumento di capitale, già deliberato dall’assemblea della società, di oltre 30 milioni di euro in Azimut Benetti (si veda altro articolo di BeBeez). In totale TIP ha investito circa 40 milioni di euro per il 12% del capitale. Nel 2016 si diceva che Vitelli e TIP stessero studiando un progetto per utilizzare Benetti per consolidare il mercato facendo entrare nel capitale altri soci, apportando aziende più piccole del settore, fungendo quindi da polo aggregante (si veda altro articolo di BeBeez).