La RegTech londinese ClauseMatch è entrata nel mercato italiano grazie a una collaborazione con Intesa Sanpaolo, dove ha automatizzato la gestione dei contratti di servizio infragruppo all’interno dell’area di governo Cost Management Officer (si veda qui il comunicato stampa).
La soluzione di ClauseMatch, integrata con i rimanenti sistemi applicativi in ambito, consente di gestire agevolmente la notevole complessità determinata dalla presenza, da un lato, di una pluralità di fornitori e, dall’altro, di una pluralità di clienti con modelli di servizio diversificati sia in termini di portafoglio di servizi prestati sia in termini di livelli di servizio garantiti. La banca gestisce infatti dei contratti di servizio infragruppo in essere tra fornitori interni (circa 30 strutture eroganti, ad es. sistemi informativi, operations, formazione, etc.) e circa 70 clienti tra business unit e legal entity del Gruppo, sia italiane che estere.
La collaborazione è nata a seguito di un primo incontro tra la startup e la banca al Fintech Innovation Lab ospitato da quest’ultima e un successivo PoC (Proof-of-Concept) di successo realizzato in in collaborazione con la Direzione Centrale Innovazione dell’Area IT, Digital e Innovation di Intesa Sanpaolo. “Le banche e le grandi società di servizi finanziari sono sempre più alla ricerca di soluzioni di nuova generazione per i diversi aspetti del business. Il caso di Intesa Sanpaolo dimostra come un’azienda RegTech possa innanzitutto ottimizzare in modo significativo i processi di business”, ha commentato Evgeny Likhoded, ad di ClauseMatch.
La startup è stata fondata nel 2012 da Likhoded e Andrey Dokuchaev (coo). Da allora ha raccolto 9,3 milioni di dollari tramite 6 round (si veda Crunchbase): 4 round seed nell’agosto 2012, febbraio 2014 (55 mila dollari, finanziato dalla community di Level39), giugno 2014 (100 mila dollari, finanziato da Techstars, SparkLabs Global Ventures e Barclays Accelerator) e giugno 2017 (1,6 milioni di dollari, guidato dal venture capital europeo Speedinvest e finanziato anche dagli investitori del round precedente e da Thomas Glocer e Cristòbal Conde); un round di serie A nell’aprile 2018 (5 milioni di dollari, guidato dal venture capital californiano Index Ventures) e un finanziamento da 2,5 milioni di dollari erogato dalla Silicon Valley Bank nel maggio scorso (si veda qui il comunicato stampa).
ClauseMatch è tra le prime 10 aziende RegTech selezionate da Dow Jones, Financial News, FinTech50 company by FinTechCity e rientra nella lista CB Insights 2018 delle aziende FinTech più promettenti a livello globale. La startup collabora dal 2017 con Barclays per la gestione delle policy e la compliance a livello globale. Nel gennaio scorso ha siglato un accordo con la challenger bank britannica Revolut per semplificare la gestione delle policy interne e della compliance (si veda Finextra).