Le compagnie di assicurazione Admiral Group (leader dell’assicurazione auto nel Regno Unito), Suravenir (assicurazione francese che fa capo al gruppo Credi Mutuel Arkéa) e Matmut (assicurazione francese attiva nel ramo danni ai beni e alle persone, per privati e imprese) hanno investito nei fondi lanciati dalla piattaforma francese di lending a privati Younited Credit, attiva in Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Austria e Germania. Uno dei due fondi in questione, FCT Younited Italy, è un fondo alternativo di debito dedicato agli investimenti nei prestiti ai privati offerti sulla piattaforma fintech italiana., mentre l’altro, FCT Younited France, ha focus sulla piattaforma francese (si veda qui il comunicato stampa). Il fondo italiano, lanciato nel giugno 2018, è gestito dall’asset manager francese EuroTitrisation e ha come banca depositaria Société Generale Securities Services (si veda altro articolo di BeBeez).
Geraint Jones, cfo di Admiral Group, ha dichiarato: “Nell’attuale contesto di tassi negativi, il nostro investimento nel fondo Younited Italy, che finanzia il credito alle famiglie italiane, costituisce un’opportunità unica per diversificare le nostre fonti di rendimento, optando per una asset class redditizia (più del 3%, ossia oltre 350 punti base superiore all’Euribor 1m) che gode di un trattamento prudenziale vantaggioso secondo Solvency II”.
Gérald Chauveau, responsabile investimenti di Matmut, ha aggiunto: “La nuova asset class proposta da Younited Credit (i prestiti alle famiglie) rappresenta un’alternativa interessante tanto in termini di rendimento (remunerazione storica superiore al 2,5 %) quanto in materia di trattamento prudenziale”.
Thomas Guyot, direttore tecnico e finanziario di Suravenir, ha concluso: “Nel contesto di tassi ai minimi storici in cui ci troviamo, il nostro investimento in uno dei fondi Younited, che distribuisce regolarmente una cedola, offre la combinazione di un ‘rendimento sull’SCR’ interessante (Solvency II) con un prodotto poco correlato ai mercati, legato all’economia reale e che si inserisce perfettamente nella nostra strategia di investimento in qualità di compagnia di assicurazione”.
Fondata nel 2009 inizialmente con il nome Prêt d’Union, da Thomas Beylot, Charles Egly e Geoffroy Guigou, Younited Credit ha impiegato due anni per ottenere la licenza bancaria in Francia e ha quindi iniziato a lavorare Oltralpe nel 2011. Nel nostro Paese ha poi aperto nell’aprile 2016 una filiale a Milano, autorizzata da Banca d’Italia, per erogare finanziamenti ai privati (si veda altro articolo di BeBeez).
La società ha ottenuto la licenza bancaria in 6 paesi (Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Austria, Germania) e impiega più di 350 dipendenti tra Parigi, Roma e Barcellona. Younited ha già superato 1,4 miliardi di prestiti erogati ed è stata inoltre inserita dal Financial Times nella classifica FT 1000: Europe’s Fastest Growing Companies. Nel giugno scorso la fintech francese ha completato la sua prima operazione di cartolarizzazione pubblica: Youni 2019-1, quotata su Euronext a Parigi. Si è trattato della prima cartolarizzazione pubblica effettuata da una fintech nell’Europa continentale. Younited Credit sostiene di essere la prima Fintech al mondo a guadagnare, alla sua prima emissione, il punteggio più alto possibile sulla sua tranche “senior”, valutata AAA (sf) da Standard & Poor’s e Aaa (sf) da Moody’s. L’accoglienza dell”emissione, pari a 156 milioni di euro, è stata tale da consentire alla piattaforma di emettere le varie tranche dell’obbligazione a livelli di cedole significativamente più bassi di quelli inizialmente previsti durante l’annuncio iniziale sul mercato (si veda qui CrowdfundingBuzz).
La crescita di Younited Credit è stata supportata da ben 103 milioni di euro di capitali raccolti in vari round, di cui l’ultimo nel settembre 2017 da 40 milioni (si veda qui il comunicato stampa), sottoscritti da business angel, fondi di venture capital come Kima Ventures, La French Tech, il fondo di seed capital Isai (fondato dal noto business angel francese Pierre Kosciusko-Morizet, che ha investito anche in BlaBla Car) e soprattutto da Eurazeo (tramite il fondo Eurazeo Croissance, che ha investito 17 milioni di euro nel luglio 2015 per il 55% della società, nell’ambito di un round di investimento da 31 milioni di euro e ha poi seguito nei due round successivi), dal gruppo bancario-assicurativo francese Crédit Mutuel Arkea e dalla norvegese Schibsted Media Group (holding company specializzata in aziende digitali, proprietaria in Italia di Subito.it e Infojobs.it), dalle compagnie assicurative AG2R e La Mondiale, da Bpifrance e dagli asset manager Weber Investissements, Matmut Innovation and Zencap Asset Management.