PatchAi, startup italiana che grazie all’Intelligenza Artificiale (AI) e al machine learning ha creato un assistente virtuale empatico per pazienti coinvolti in studi clinici, ha raccolto 860 mila euro in due round nel 2019, che ha però comunicato soltanto ieri, contestualmente all’avvio dell’operatività (si veda qui il comunicato stampa).
Il primo round, del valore di 110 mila euro, è stato chiuso nel marzo 2019 e guidato dal fondo di private equity tedesco UVCAP. Il secondo round, del valore di 750 mila euro, è stato sottoscritto sempre da UVCAP, affiancato questa volta da Healthware Ventures (ex Esense Venture, un venture incubator milanese), Padda Health, (holding di investimento di venture capital milanese), Avalanche Investments e altri business angel nel luglio 2019. Inolte, la startup è riuscita a vincere 10 competition nazionali e internazionali per oltre 300 mila euro in premi e servizi. I capitali raccolti hanno permesso a PatchAi di entrare nel mercato 12 mesi prima rispetto alle iniziali previsioni.
PathAi è stata fondata nell’agosto 2018 a Milano da Alessandro Monterosso, Filip Ivancic, Kumara Palanivel e Daniele Farro. I quattro lavoravano in ricerca clinica con ruoli diversi (medici, infermieri, farmacologici) e hanno potuto sperimentare in prima persona i bisogni inespressi dei pazienti, le barriere comunicative e raccolte dati spesso obsolete. Il team si è poi costituito all’Università Bocconi e, grazie alla partecipazione al percorso di accelerazione BioUpper di Cariplo Factory, ha iniziato a lavorare all’implementazione dell’idea entrando in contatto con i principali stakeholder del settore. L’azienda è stata accelerata da Unicredit Startup Lab e dall’Istituto Europeo di Tecnologia (EIT Health) e oggi collabora con aziende internazionali quali IBM e HIT – Università degli Studi di Padova. Tra i primi clienti di PatchAi rientra Novartis Italia. Oltre ai 4 fondatori, collaborano a PatchAi oltre 12 professionisti. Il management prevede una fortissima accelerazione del business con l’obiettivo di raggiungere più di 40.000 pazienti entro i prossimi 5 anni, continuando così a seguire gli obiettivi di crescita in ambito corporate e consumer sia a livello italiano che globale.