Alpha Private Equity torna a ragionare sulla cessione di Rhiag, il gruppo distributore di ricambi per autoveicoli, che il fondo guidato in Italia da Edoardo Lanzavecchia ha acquisito nel 2007 affiancato da AlpInvest Partners da CVC Capital Partners. Il fondo Apax Partners è infatti entrato in trattative esclusive, dopo che a inizio anno Alpha ha iniziato a valutare diverse opzioni per il futuro di Rhiag, tra le quali anche il semplice rifinanziamento del debito. Interesse per Rhiag era stato avanzato anche dai fondi Pamplona e KKR.
Alpha aveva tentato la ipo a Piazza Affari nel maggio 2011, ma la quotazione, che prevedeva in parte cessione di azioni e in parte un aumento di capitale, era poi stata ritirata a causa di un mercato borsistico poco favorevole, che avrebbe valutato l’equity del gruppo molto al di sotto della forchetta di prezzo proposta di 3,2-3,9 euro, che avrebbe dato luogo a una capitalizzazione, post-aumento di capitale, di 384-468 milioni di euro e a una valutazione dell’equity pre-aumento compresa tra i 326,5 e i 398 milioni di euro.
Successivamente Alpha aveva tentato la strada della cessione, riscuotendo interesse da parte di vari fondi con Bain Capital che a fine giugno era poi entrata in trattativa esclusiva per acquisire Rhiag, sulla base di una valutazione preliminare di 6,25 volte l’ebitda 2011 di 80 milioni di euro, per un totale di circa 500 milioni di euro. L’operazione, per la quale si diceva che Bain avesse già allertato un pool di banche europee disposte a finanziare l’Lbo con un pacchetto di linee di credito di 240 milioni, non è però andata in porto.
Rhiag ha chiuso il 2011 con un fatturato di 665 milioni dai 602 milioni del 2010, con un ebitda di 80 milioni (da 72 milioni) e un debito netto in calo a 218 milioni (da 250 milioni).