Con la piattaforma Apollo Delos, avrebbero dovuto investire in Italia 300 milioni di euro messi a disposizione da Apollo Global Management nel giro di tre anni a partire dal marzo 2018 in corporate debt, crediti commerciali, special situation, aziende in procedura concorsuale e altre situazioni di crisi (si veda altro articolo di BeBeez), ma di anni ce ne hanno messi soltanto poco più di due. E così Alessandro Fracanzani e il suo team di Apeiron Management spa, che oggi conta 10 persone, hanno spuntato un nuovo accordo con il colosso del private equity Usa, quotato a Wall Street, che ieri pomeriggio ha annunciato il rinnovo della partnership, puntando sull’Italia altri 100 milioni, ma lasciando aperta la porta anche a un impegno maggiore, se ci fosse la necessità per cogliere opportunità interessanti (si veda qui il comunicato stampa). Certo, Apollo non ha problemi di limiti, visto che nel mondo i sui fondi gestiscono masse per 360 miliardi di dollari a fine marzo 2020.
Apeiron Management spa è una società indipendente da Apollo, ma legata ad Apollo da un contratto di advisory esclusiva ed è stata costituita appositamente da Fracanzani a inizio 2018 per selezionare le opportunità italiane di investimento nel segmento distressed corporate per i fondi di Apollo e seguire successivamente gli investimenti del portafoglio. Ma il sodalizio di Fracanzani con Apollo nasceva da prima e cioé da quando agiva come senior advisor del fondo sui deal italiani, compreso quello sull’hotel Danieli di Venezia, che si era chiuso nel gennaio 2018. Allora, grazie all’intervento di The Children’s Investment Fund (TCI), la Danieli Property di Giuseppe Statuto, proprietaria del Danieli, aveva potuto pagare ad Apollo la rata da 94 milioni di euro del debito che il fondo aveva acquistato da Montepaschi l’estate prima (si veda altro articolo di BeBeez).
Apeiron si concentra su deal con ticket di investimento compresi tra i 5 e i 50 milioni di euro, ma con la possibilità di effettuare anche transazioni di entità maggiore nel caso si presentasse appunto l’opportunità. Degli investimenti condotti da Apeiron per Apollo sinora non era trapelato nulla, ma nella realtà appunto Aperion ha chiuso una serie di operazioni particolarmente complicate, ma che proprio per questo motivo potevano essere approcciate soltanto da un team di professionisti, come quello di Apeiron, dotati di un mix di esperienze anche molto diverse, che vanno da quelle legali, a quelle specialistiche del mondo delle procedure concorsuali, a quelle finanziarie e ingegneristiche.
Per esempio, secondo quanto risulta a BeBeez, Apeiron ha portato Apollo ad acquistare l’intero portafoglio di riserve d’appalto di Grandi Lavori Fincosit, il gruppo di costruzioni della famiglia Mazzi che aveva chiesto il concordato in bianco nel luglio 2018 (si veda altro articolo di BeBeez) e che è stato poi ammesso alla procedura di concordato preventivo, che prevede la cessione di una serie di asset (per esempio a fine 2018 ha ceduto a Salini-Impregilo le controllate Seli Overseas, specializzata in infrastrutture in galleria, e Glf Construction Co. con sede a Miami negli Usa). Per Apeiron-Apollo si è trattato di un investimento da 80 milioni di euro per un valore facciale del portafoglio di riserve d’appalto di ben 1,3 miliardi di euro. Investire nelle riserve d’appalto di una società di costruzioni significa in sostanza scommettere sulla vincita di una causa legale tra committente e società di costruzioni circa l’aumento del costo di una commessa, dovuto a circostanze non imputabili alla società di costruzioni (per esempio il ritrovamento di reperti archeologici o il ritrovamento di una vecchia bomba inesplosa). In questi casi le cause legali sono spesso lunghe e l’esito è molto incerto e se le cifre di cui si parla sono importanti, allora l’azienda di costruzioni ha tutto l’interesse a cedere quel potenziale credito a sconto e incassare la liquidità. Di operazioni di questo tipo di dimensione più piccola Aperion ne ha poi concluse anche altre.
Un altro deal, questa volta da 40 milioni, ha riguardato poi sia l’acquisto all’asta pubblica organizzata dal Tribunale di Bari degli asset di DEC spa, gruppo di costruzioni che faceva capo alla famiglia De Gennaro e poi fallito, sia la conclusione di accordi transattivi con i debitori delle varie partecipate di DEC. Tra gli altri investimenti in portafoglio, ci sono poi anche crediti sanitari. E ora il lavoro continua. Per esempio, è in corso l’acquisto degli asset e del passivo, in particolare delle riserve tecniche, di una compagnia assicurativa.
Alessandro Fracanzani, fondatore e ceo di Apeiron Management, ha commentato: “Facendo leva sulla nostra relazione con Apollo, nell’ambito della quale abbiamo messo al lavoro un ammontare importante di capitali, cogliendo interessanti opportunità di investimento in Italia, Apeiron è orgogliosa di questo ulteriore impegno (di Apollo, ndr). Grazie alle grandi capacità del nostro team, continueremo a investire nelle varie asset class in Italia, spesso in situazioni complesse che richiedono velocità e sicurezza di esecuzione”.
Robert Ruberton, senior partner, Co-Head of Hybrid Value di Apollo Global Management, a sua volta ha detto: “Siamo felici di estendere la nostra partnership strategica con Aperion per cogliere ulteriori opportunità di investimento sul mercato italiano. Alessandro e il suo team sono stati partner degni di fiducia e continuano a individuare, analizzare ed eseguire, investimenti decorrelati e protetti al ribasso, in grado di generare interessanti ritorni per i nostri investitori”.