Mps ieri ha collocato un bond subordinato Tier 2 da 300 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). L’emissione, con scadenza 10 anni (rimborsabile anticipatamente dopo 5 anni, ad opzione dell’emittente, previa approvazione del regolatore), è destinata a investitori istituzionali, cui offre un rendimento annuale dell’8,50%. L’operazione è funzionale all’operazione di scissione parziale non proporzionale con opzione asimmetrica ad Amco (la ex Sga) di un 8,1 miliardi di euro di crediti deteriorati lordi del progetto Hydra, più vari asset patrimoniali, così come stabilito dal consiglio di amministrazione della banca a fine giugno (si veda altro articolo di BeBeez). L’emissione del bond da 300 milioni soddisfa una delle quattro condizioni poste dalla BCE nell’autorizzazione dell’operazione, come previsto dalla final decision del 2 settembre scorso (si veda altro articolo di BeBeez).
Il collocamento è stato curato da Morgan Stanley in qualità di sole active bookrunner, insieme a Barclays e Mps Capital Services in qualità di other bookrunner. L’emissione ha ottenuto un ottimo riscontro da parte del mercato, con ordini finali superiori a 1 miliardo da parte di oltre 120 investitori. Questo ha consentito di aumentare l’ammontare emesso da 250 a 300 milioni e di ridurre il rendimento dal 9% all’8,5%. L’obbligazione, con rating atteso di Caa1 di Moody’s, di CCC+ di Fitch e di B(low) di DBRS, sarà quotata sulla Borsa di Lussemburgo.
La tabella di marcia prevede ora che tra settembre e ottobre, entro 30 giorni dall’autorizzazione Bce, si tengano le assemblee di Mps e Amco per il varo dell’intera operazione e che poi il tutto si concluda entro fine anno. Come noto, la cessione dei crediti deteriorati è cruciale perché il Ministero del Tesoro possa poi trovare un compratore per la banca, che il Tesoro controlla al 68,274% dal 2017, a valle dell’operazione di salvataggio dell’istituto (si veda altro articolo di BeBeez). Secondo indiscrezioni pubblicate da MF Milano Finanza, il decreto di privatizzazione della banca sarebbe in fase avanzata.
In occasione della semestrale, Mps aveva comunicato che la cessione di Npl ad Amco avrà un impatto negativo sui ratio patrimoniali del gruppo. In particolare, si calcola un impatto nell’ordine dei 130-140 punti base sul Common Equity Tier 1 Ratio (transitional) che a fine giugno si è attestato a 13,4% (rispetto al 14,7% di fine 2019) e che quindi sarà necessario un qualche intervento sul capitale.