C’è una realtà nel cuore della Barbagia, in Sardegna, laboratorio e non solo vetrina del contemporaneo. Il primo nucleo della collezione è nato dall’accorpamento di alcune raccolte pubbliche, in particolare Provincia, Comune, Ente provinciale per il turismo, Camera di commercio; poi la collezione si arricchisce di nuove acquisizioni e l’attività si estende al contesto territoriale. Nel 2004 il museo acquisisce autonomia gestionale ed entra a fare parte di Amaci, l’Associazione Nazionale dei Musei d’Arte Contemporanea. Nel 2013 il MAN ottiene il riconoscimento regionale come museo d’eccellenza. Da due anni è sotto la direzione di Luigi Fassi al quale abbiamo chiesto lo stile del nuovo corso e la ‘riconversione’ al tempo del confinamento, aspettando di visitarlo dal vero.
Com’è nato il MAN e che tipo di domanda esisteva sul territorio?
“Il MAN è sorto nel 1999 all’interno di un edificio degli anni Venti situato nel centro storico di Nuoro dalla volontà della Provincia di Nuoro di istituire un museo che aggregasse tra loro piccole collezioni pubbliche di arte regionale sino a creare la collezione più autorevole del Novecento sardo. Tale missione si è poi subito estesa per strutturare un programma espositivo internazionale, volto a presentare il meglio della produzione artistica contemporanea globale, con uno sguardo attento anche al moderno. Il pubblico ha seguito con attenzione e partecipazione questo percorso, che ha reso il MAN un landmark territoriale, un’istituzione che fa convergere su di sé una parte importante dell’identità del territorio e della sua visibilità nazionale e internazionale.”
Come incide localmente la realtà di questo museo e che tipo di attrazione ha sul turismo?
“Da maggio a ottobre la Sardegna ha un continuo afflusso di turismo internazionale e dopo oltre due decenni di attività il MAN è diventato un punto di riferimento per i turisti culturali dell’isola, in particolare stranieri. Per il MAN è un vanto, ad esempio, aver fidelizzato negli anni i visitatori provenienti dalle capitali nord europee dotate di grandi musei. Questo restituisce la dimensione del livello qualitativo da mantenere per essere competitivi.”
Lei è alla direzione del MAN dal 2018. Quali sono le sue linee guida?
“Abbiamo incentivato un ruolo di produzione del museo, commissionando nuove opere ad artisti e invitandoli a stare in residenza in Sardegna. Continueremo a pensarci come un’istituzione di ricerca, attenta alla sua posizione geografica e dunque con un’attenzione particolare al mondo del Mediterraneo e alle sue sponde meridionali e orientali. Al tempo stesso, porteremo avanti un’attenzione storica alle esperienze dell’arte moderna. L’obiettivo primario è arricchire la nostra comunità di riferimento sul territorio, offrendo contenuti originali pensati dal museo che connettano il MAN con le esperienze artistiche europee e globali.”
Come state vivendo il confinamento e quali iniziative avete messo in campo?
“In questa fase temporanea di sospensione delle attività ordinarie, stiamo sfruttando i canali social per portare avanti le attività didattiche del museo rivolte ai ragazzi organizzando workshop online. Abbiamo anche indetto un contest bisettimanale, il Diario della Quarantena, per raccogliere produzioni artistiche domestiche di adulti e bambini, premiando i più brillanti con futuri ingressi omaggio al museo e cataloghi. Nella volontà di non interrompere la produzione di nuovi contenuti che caratterizza l’identità del museo, abbiamo poi ideato Connessioni Inventive in collaborazione con la Fondazione ICA Milano. È un format di letture agili e informative di circa 30 minuti, trasmesse live sui social delle due istituzioni e commissionate a figure di rilievo della filosofia, delle storia e della critica d’arte, privilegiando relatori italiani attivi anche all’estero.”
È un tempo dal futuro incerto. State lavorando a progetti nuovi o che sono stati interrotti e che volete rimettere in campo?
“Quando sarà possibile, siamo pronti a ripartire con l’attività espositiva e attivare tutti i modi per poter riaprire il museo alle scuole e riprendere a investire sui bambini e i ragazzi. Sono loro i veri azionisti del museo, prossimi giovani adulti che avranno la responsabilità di vivere in un mondo nuovo, in cui la cultura e la conoscenza artistica saranno strumenti formidabili per sviluppare pensieri complessi e innovativi.”
Siamo andati a curiosare sulle iniziative disponibili al momento a cominciare da Connessioni Inventive, in programma il giovedì alle 11.00 con le letture filosofiche in streaming; i laboratori virtuali il giovedì alle 16.00; i contest per bambini ragazzi e adulti per creare un Diario della Quarantena collettivo, e in palio biglietti e cataloghi.
Il Museo MAN di Nuoro aderisce infatti a #iorestoacasa ed è attivo dallo scorso 30 marzo a lunedì 11 maggio 2020 in risposta all’appello del MiBACT, aderendo alla campagna social con il progetto virtuale, Diario della quarantena.
Il format si compone di due concorsi ciascuno indirizzato a una fascia di pubblico differente: #ladidatticacontinua, per bambini e ragazzi, e #artecheresiste, rivolto agli adulti. Il pubblico è invitato a produrre un elaborato che attraverso la scrittura, il disegno, la fotografia, la musica racconti un’esperienza, un sentimento, un’attività o un desiderio che rifletta il proprio sentire rispetto a quello che avviene in questi giorni. Ai partecipanti è richiesto di inviare il proprio elaborato all’indirizzo mancontest2@gmail.com specificando a quale concorso si intende partecipare, e di condividere il contenuto su Facebook e Instagram utilizzando l’hashtag del contest prescelto. I contest si svilupperanno a tappe: ogni due settimane, dallo scorso lunedì 13 aprile, al lunedì 27 aprile e lunedì 11 maggio 2020, verrà nominato, attraverso i canali social del MAN, un vincitore per ciascuna categoria; ciascuno di loro verrà premiato con due ingressi omaggio al Museo e una pubblicazione a scelta tra quelle disponibili al bookshop del MAN.
Connessioni Inventive è un progetto inedito di committenza e produzione di un calendario di conversazioni digitali pensate come momenti di formazione e approfondimento, con l’obiettivo di dare impulso a un percorso di promozione di conoscenza umanistica in termini interdisciplinari secondo modalità e linguaggi accessibili a tutti. Seguendo l’ispirazione della tradizione latina del sapere aude, dell’aver coraggio di conoscere, ripresa nel XVIII secolo come un asse fondativo della cultura moderna europea, MAN e ICA avviano con Connessioni Inventive un percorso finalizzato a ispirare un’idea di conoscenza come scelta di consapevolezza e di sviluppo di sé. Ogni incontro sarà fruibile in diretta streaming sulla pagina Facebook di MAN_Museo d’Arte Provincia di Nuoro (@museoman) e sull’account Instagram di ICA (@ica_milano), ogni giovedì alle 11.00. I contributi saranno successivamente disponibili sul canale YouTube dedicato (Connessioni Inventive) al fine di costituire un archivio accessibile in ogni momento. Vi anticipiamo che Giovedì 23 aprile, alle ore 11.00 Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist, parlerà de Il falso sembiante: per un’estetica della contraffazione. Il falso, oggi più che mai, è continua presenza del vivere: si acquistano capi di moda “come se”, si vogliono vivere esperienze esclusive che, per il moltiplicarsi dei partecipanti, risultano più affollate di una grande soirée. Nell’epoca dell’eterno talk show, e nel momento in cui, come ci ha insegnato Marc Bloch, le false notizie sono il nostro pane quotidiano, la lecture propone una riflessione sul falso come esperienza estetica ed etica oggi.
a cura di Ilaria Guidantoni