Patrizia Real Estate Investment Management sarl, attraverso il suo fondo di diritto italiano Verona Property, investirà complessivamente 100 milioni di euro per riqualificare gli ex magazzini generali di Verona. Si tratta di uno degli investimenti privati di maggior rilevanza in Veneto negli ultimi 30 anni. Il progetto è stato presentato in conferenza stampa lo scorso venerdì 6 novembre a Verona (si veda qui L’Adige).
La riqualificazione degli ex magazzini generali ha preso il via con l’approvazione del PRUSST (Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio), in convenzione con il Comune di Verona, che ha determinato il cambio di destinazione d’uso da commerciale a servizi.
Nei magazzini 23 e 24 hanno trovato sede gli uffici di Unicredit; nei magazzini 25 e 26 gli uffici direzionali di GlaxsmithKline e doValue. Nei magazzini 15, 16 e 17, nel 2014, si sono trasferiti l’Ordine degli Architetti, dei Commercialisti e dei Consulenti del lavoro, dopo l’intervento di riqualificazione guidato dal professor Mario Botta e coordinato da Paola Ravanello dell’Ordine degli Architetti. Nel magazzino 1 si collocano Archivio di Stato, Ance, Ordine degli Ingegneri, Children’s Museum (inaugurato nel 2019) e Museo Dario Fo-Franca Rame. Sono in fase di completamento la Rotonda, destinata a ospitare Eataly, e il parcheggio multipiano. Per la sistemazione esterna, sono previsti un parco, che in futuro dovrebbe collegarsi a quello di San Giacomo, e il rifacimento della viabilità di via Santa Teresa quale opera compensativa. Per il muro di cinta, si ipotizza un abbattimento parziale per dare seguito all’idea concettuale che vuole lo spazio parte integrante del tessuto urbano cittadino. In prospettiva ci potrebbe essere l’utilizzo di crediti edilizi per circa 10.000 mq lordi per la realizzazione di nuovi uffici. I nuovi mq da poter realizzare derivano dall’abbattimento di vecchi edifici presenti nell’area. Per quanto riguarda le maestranze, nei magazzini 25 e 26 hanno lavorato a regime 80 persone, alla Rotonda 120, ai parcheggi 60.
I magazzini generali sono stati progettati a fine Ottocento a Verona ed edificati nel Novecento. L’acquisto dell’area fu perfezionato nel 1925, su iniziativa dell’ente morale Magazzini Generali di Verona, appositamente istituito e formato da Provincia, Comune e Camera di Commercio. Per l’edificazione del complesso fu scelta una vasta area, di superficie pari all’incirca a 75 mila mq, a sud del parco ferroviario di Porta Nuova, dove era ancora in uso all’amministrazione militare un fortilizio austriaco, il Forte di Porta Nuova. Nel 1926 presero il via i lavori per la costruzione del comparto su progetto dell’ing. Giuseppe Tromba. I magazzini generali di Verona furono inaugurati nel maggio del 1927 alla presenza del Principe Ereditario Umberto di Savoia. Comprendevano 8 fabbricati, tra cui il grande frigorifero per la conservazione delle merci (magazzino 1, oggi Archivio di Stato). A questa iniziale fase edilizia se ne aggiunse una seconda con l’ampliamento delle strutture esistenti e la costruzione della stazione frigorifera specializzata: grandioso edificio-macchina ideato dall’ing. Pio Beccherle e inaugurato l’8 giugno del 1930. Una terza fase avvenne nella metà degli anni Trenta con la realizzazione dei fabbricati a uso amministrativo (i numeri 15 e 16): firmati dallo stesso progettista, trovarono sede nell’angolo nord del complesso, rivolti allo scalo di Porta Nuova, dal quale proveniva il raccordo ferroviario che attraversava il complesso. Nel 1937 fu realizzato l’edificio posto a ovest (il numero 16) per ospitare gli uffici della Dogana. Nel 1938 fu costruito il fabbricato 15 dove si trovavano gli uffici dei magazzini generali, della Finanza e della Cassa di Risparmio; qui attualmente hanno trovato sede gli Ordini professionali degli Architetti, dei Dottori Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro. Fino agli anni Settanta, il sito conservò un ruolo strategico nello sviluppo urbanistico e industriale della città. Era un sistema articolato ed efficiente in cui arrivo e immagazzinamento delle merci, imballaggio e refrigerazione, stivaggio in appositi vagoni ferroviari e trasporto nel continente europeo, fino alle regioni scandinave, erano frutto di processi di lavorazione e logistica accuratamente pianificati. Negli anni Ottanta, con la dismissione dei magazzini generali, trasferiti nel più funzionale Quadrante Europa, il fabbricato adibito a uffici, dopo qualche anno di utilizzo con diverse funzioni, fu abbandonato. Fino alla riqualificazione da parte di Patrizia.
Patrizia Reim sarl è parte del gruppo tedesco Patrizia ag, attivo da oltre 35 anni come gestore di investimenti nel mercato immobiliare in tutta Europa. Le sue attività comprendono l’acquisizione, la gestione, il riposizionamento e la vendita di immobili residenziali e commerciali attraverso le sue piattaforme di investimento autorizzate. In qualità di partner globale per gli investimenti immobiliari pan-europei, opera come partner commerciale di grandi investitori istituzionali e investitori retail in tutti i principali paesi europei.
Con sede ad Augsburg, in Germania, Patrizia in Italia nel 2019 ha investito quasi 550 milioni di euro. Il portafoglio italiano alla fine del 2019 comprendeva proprietà a Roma, Milano, Firenze, Verona e Torino e investimenti nei settori uffici e retail. Nel febbraio scorso Patrizia AG ha comprato un immobile in via Roma a Torino dal Fondo Mascagni, gestito da Generali Real Estate. L’immobile è a uso misto (commerciale e uffici, totalmente locati) e si sviluppa su una superficie di circa 18 mila mq (si veda altro articolo di BeBeez).
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)Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio