Sigla, società attiva nella cessione del quinto dello stipendio e nella gestione di portafogli di crediti non performing, controllata dal fondo Alchemy Special Opportunities, ha cartolarizzato crediti per 120 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa). Jones Day ha assistito Intesa Sanpaolo e gli altri investitori istituzionali. Hogan Lovells ha affiancato Sigla, quale originator della cartolarizzazione.
I crediti derivano da prestiti personali assistiti da cessione/delegazione del quinto dello stipendio/della pensione (cqs) erogati da Sigla. La cartolarizzazione è stata implementata con l’emissione di 4 classi di titoli da parte della società per la cartolarizzazione dei crediti Civetta spv srl, ai sensi della legge 130/1999. I titoli hanno una struttura partly paid.
Il gruppo Sigla, composto da Sigla Credit e SiCollection, fa capo ad Alchemy Special Opportunities dall’estate 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Il gruppo in precedenza era controllato, tramite Sigla Luxembourg sa, dal fondo Palomon Capital e da Dea Capital (gruppo De Agostini) e partecipato dal management, guidato dall’amministratore delegato Vieri Bencini. Quest’ultimo aveva rilevato la società nel 2005 da Riello con il sostegno di Palamon. Dea Capital era entrata poi nel capitale nell’ottobre 2007. Nel giugno 2016 gli azionisti di Sigla erano entrati in trattative esclusive con il fondo Oaktree che aveva battuto le offerte non vincolanti di altre sette-otto controparti, tra cui Banca Sistema, Centerbridge e Apollo Management pervenute a fine marzo 2016. Poi però l’operazione si era fermata. Allora per il gruppo si parlava di una valutazione attorno ai 40 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel luglio 2017 Dea Capital ha comunicato che dalla cessione delle due partecipazioni in Sigla e in SiCollection da parte di Sigla Luxembourg (che Dea Capital partecipava al 41,39%) avrebbe incassato 11,8 milioni di euro, al netto dei costi di transazione e di quanto relativo al management equity plan (in capo a Sigla Luxembourg), una cifra che è leggermente superiore al book value della partecipazione in Sigla Luxembourg al 31 marzo 2017 (scarica qui il comunicato stampa).