Cerved, attraverso la sua divisione Cerved Credit Management, ha lanciato una nuova piattaforma fintech a supporto della compravendita di crediti deteriorati, anche single name. La piattaforma è già attiva su Markagain, la vetrina virtuale, in funzione da fine 2012, in cui investitori selezionati e accreditati sinora poteva vendere gli asset disponibili che le società del gruppo Cerved hanno in gestione in forza delle proprie attività di servicing e quindi asset industriali, immobili e beni di lusso a cui ora vengono affiancati i crediti deteriorati, che diventeranno l’asse portante della piattaforma (si veda qui il comunicato stampa).
La piattaforma utilizza intelligenza artificiale e tecnologia blockchain e l’obiettivo è di superare un miliardo di NPE disponibili nella piattaforma entro il primo trimestre del 2021.
Andrea Mignanelli, amministratore delegato di Cerved, ha commentato: “Attraverso Cerved Credit Management Group abbiamo una lunga e consolidata esperienza nella gestione dei crediti. Markagain è uno strumento che ci permetterà di combinare la nostra competenza nella gestione dei crediti deteriorati con l’enorme patrimonio di informazioni di cui disponiamo e con sistemi di intelligenza artificiale unici sul mercato. È un know how esclusivo che consentirà di digitalizzare un mercato a lungo basato su procedure obsolete e su documenti cartacei, con i tanti vantaggi che ne conseguono, sfruttando le nostre tecnologie basate sulla blockchain. Non è dunque una mera piattaforma digitale, ma la traduzione in un servizio high tech dell’unione tra le competenze altamente qualificate della nostra rete e la potenza digital e analytics, riconosciuta a livello internazionale, di Cerved”.
Ricordiamo che la Commissione Ue è al lavoro sullo sviluppo di un mercato secondario degli Npl da anni. In particolare aveva pubblicato un documento per consultazione nell’agosto 2017 (si veda altro articolo di BeBeez). Uno dei tasselli del progetto per la Capital Markets Union, che a fine settembre ha visto l’ingresso in una nuova fase (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre a fine settembre da funzionari Bce era trapelata la notizia che in sede di Commissione Ue e di Bce si sta lavorando a una piattaforma online sulla quale sia possibile negoziare i monte di crediti deteriorati che ancora si trova nei portafogli delle banche europee e che è solo destinato a crescere a seguito dell’emergenza da Covid-19, ma che coinvolga come venditori non soltanto le banche ma tutti i soggetti che si trovano ad avere a bilancio dei crediti inesigibili (si veda altro articolo di BeBeez).
Nell’ultimo anno in Italia sono nate varie piattaforme fintech dedicate al mercato secondario degli Npl. Innanzitutto c’è quella di BlinkS, la piattaforma web per incrociare domanda e offerta di Npl lanciata da Prelios Innovation, fintech del Gruppo Prelios. A fine ottobre Blinks ha siglato una partnership strategica con Ibl Banca (capogruppo del Gruppo Bancario Ibl Banca, leader nel settore dei finanziamenti tramite cessione del quinto dello stipendio o della pensione) che vede l’adesione di Ibl Banca sia come venditore di Npl chirografari sia come acquirente di crediti ipotecari e chirografari e che ha già portato all’onboarding sulla piattaforma BlinkS di un portafoglio con di circa 30 milioni di euro di valore lordo (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso giugno, invece, sono passati di mano 35 milioni di euro di Npl relativi a un portafoglio in gran parte secured da oltre 27 milioni di euro e un credito single name ipotecario da oltre 8 milioni. Quest’ultimo era stato ceduto da Centrale Credit Solutions (società del gruppo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano) (si veda altro articolo di BeBeez). La piattaforma BlinkS è stata adottata infatti dallo scorso gennaio 2020 Centrale Credit Solutions (si veda altro articolo di BeBeez). Lo scorso maggio, sempre Prelios Innovation aveva ceduto su Blinks un portafoglio di Npl da oltre 30 milioni di euro. In quel caso la transazione aveva riguardato un portafoglio in gran parte secured e rinveniente da portafogli GACS in gestione al gruppo (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre in giugno il servicer doValue e la fintech tedesca Debitos hanno lanciato doLook, marketplace per negoziare crediti deteriorati e immobili (si veda altro articolo di BeBeez). La nuova piattaforma, creata ad hoc da Debitos per doValue, facilita la vendita di crediti deteriorati e beni immobili, gestiti sia da doValue sia da terzi, sfruttando la tecnologia dell’infrastruttura di Debitos. Fondato nel 2010 dal ceo Timur Peters, Debitos è un mercato secondario online che consente a banche, fondi e aziende di vendere le loro esposizioni creditizie sul mercato attraverso la sua piattaforma online aperta e trasparente, basata su un sistema di aste. La piattaforma nel 2018 ha intermediato per esempio la vendita del portafoglio di crediti deteriorati da 2,1 miliardi di euro del gruppo Delta, il cosiddetto Progetto Arcade, che è stato acquisito da Cerberus (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre in Italia c’è anche la piattaforma sviluppata da Mangrovia, software house specializzata in crittografia applicata, che fa capo a privati e manager della startup, e al presidente esecutivo AngeloMario Moratti, secondogenito di Massimo Moratti, presidente di Saras, attraverso la sua holding Seven, che detiene il 60% del capitale di Mangrovia. La startup, che ha sede a Milano, Barcellona e Berlino ed è attiva in Italia, Spagna, Germania e Svizzera, è guidata dal managing director e cfo Daniele Morisco e ha messo a segno diverse partnership importanti con realtà prestigiose come IBM, oltre a Oracle. Mangrovia, inoltre, con una joint venture con Sydema, supportata dal partner tecnico Oracle, sta sviluppando una piattaforma tecnologica per la gestione dei non performing loan con un marketplace dedicato che utilizzerà la tecnologia blockchain, con l’obiettivo di incentivare e migliorare lo scambio dei portafogli di credito (si veda altro articolo di BeBeez). La piattaforma permette agli operatori del settore degli Npl di scambiarsi portafogli o singole posizioni in modo sicuro su un mercato secondario. La piattaforma è gestita dalla società NPlus, partecipata al 51% da Sydema srl e al 49% da Mangrovia Blockchain Solutions, mentre Oracle ha messo a disposizione la sua piattaforma tecnologica.
Anche Centotrenta Servicing spa ha sviluppato una sua piattaforma, con i partner tecnologici IBM e Blockchain Reply del Gruppo Reply, battezzata Hypermast STS (acronimo per Simple, Trasparent and Standard, si veda altro articolo di BeBeez). Si tratta della prima piattaforma volta alla gestione end-to end di operazioni di cartolarizzazione dei crediti basata su tecnologia blockchain (DLT). Hypermast STS si propone in sostanza come strumento per semplificare e standardizzare le operazioni di securitization, in grado di connettere originator, servicer, intermediari, istituti di credito e investitori, in modo tale da consentire a tutti gli attori della cartolarizzazione di interagire nelle diverse fasi dell’operazione in modo trasparente, sicuro e tracciabile. In linea con la nuova normativa europea, Hypermast STS, punta alla semplificazione e alla trasparenza delle operazioni di cartolarizzazioni.