La Commissione Ue ha dato ieri il suo via libera all’acquisizione del London Stock Exchange Group da parte di Refinitiv, sulla base di una serie di condizioni accettate dal LSEG, la prima delle quali è la vendita della quota del 99,9% di Borsa Italiana (si veda qui il comunicato stampa del LSE e qui quello della Commissione Ue).
Il fatto che lo scorso 9 ottobre LSEG ed Euronext abbiano siglato un accordo vincolante per il passaggio del controllo di Borsa Italiana a Euronext, scrive la Commissione, “rimuove del tutto la sovrapposizione orizzontale tra le attività di Refinitiv e LSEG nel trading elettronico dei titoli di stato europei”, dove altrimenti si sarebbe creata una posizione dominante dovuta all’importante quota di mercato coperta dal mercato MTS, controllato da Borsa Italiana. MTS, infatti, MTS, sarebbe finita a far parte dello stesso gruppo di della piattaforma di intermediazione di bond Tradeweb Markets che oggi fa capo a Refinitiv.
Ricordiamo che Borsa Italiana è stata valutata 4,325 miliardi di euro sulla base di un multiplo di 16,7 volte l’ebitda rettificato (si veda altro articolo di BeBeez). Borsa Italiana aveva chiuso il 2019 con 395 milioni di euro di ricavi, 247 milioni di ebitda rettificato, mentre ha chiuso il primo semestre 2020 con 208 milioni di euro di ricavi e un ebitda rettificato di 132 milioni (si veda qui la presentazione agli analisti di LSEG dello scorso 9 dicembre 2020).
L’acquisizione sarà finanziata da Euronext attraverso un mix di: disponibilità di cassa esistente (300 milioni), un finanziamento di 1,8 miliardi erogato da un pool di banche (Bank of America Merrill Lynch, Crédit Agricole Corporate and Investment Bank, HSBC France e JPMorgan Securities plc) e nuovo capitale proprio sotto forma di aumento di capitale riservato a Cdp Equity e Intesa Sanpaolo (700 milioni di euro, per una quota rispettivamente del 7,3% e dell’1,3%) e di offerta di diritti agli azionisti di Euronext per 1,7 miliardi.
Pierpaolo Di Stefano, Chief Investment Officer di Cassa Depositi e Prestiti, ha commentato: “Oggi si completa un’ulteriore tappa del percorso di acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext. In questo modo Cdp, attraverso Cdp Equity, sarà presto azionista di Euronext, il principale mercato finanziario e borsa valori nell’Eurozona, per una quota di circa il 7%, al pari del partner francese Caisse des Depots. CDP Equity diventerà così investitore strategico e di lungo periodo di Euronext, con la finalità di supportare la nascita e lo sviluppo di un mercato unico europeo dei capitali, grazie anche all’importante valore aggiunto che Borsa Italiana saprà dare. Inoltre, Cdp avrà un ruolo centrale nella definizione del futuro sviluppo di Piazza Affari, sia in termini di strategia e innovazione del mercato mobiliare in un’ottica di supporto allo sviluppo delle imprese e dell’economia nazionale, sia di sviluppo pan-europeo della piattaforma MTS, nonché delle attività post trading del gruppo e del programma Elite”.
L’assemblea degli azionisti del LSEG aveva votato a fine novembre 2019 con una maggioranza di oltre il 99% l’operazione di merger con Refinitiv, in un’operazione di scambio azionario che porterà i fondi di private equity che controllano Refinitiv a possedere una quota del 37% del capitale del nuovo gruppo e con poco meno del 30% dei diritti di voto. Il tutto per una valutazione di Refinitiv di 27 miliardi di dollari (si veda altro articolo di BeBeez). Gli azionisti di Refinitiv sono Blackstone, Canada Pension Plan Investment Board, il fondo sovrano di Singapore GIC e altri coinvestitori oltre a Thomson Reuters.