Tozzi Green spa, società specializzata nel settore delle energie rinnovabili e fra i principali player mondiali nell’elettrificazione rurale, ha annunciato l’investimento nel progetto avviato da IUV srl, startup che ha come obiettivo principale quello di abbattere l’utilizzo dei rivestimenti plastici sia nel settore food sia in altri settori quali la cosmetica e la moda, mediante la realizzazione di film innovativi, sostenibili, commestibili e completamente biodegradabili, prodotti attraverso fibre vegetali di scarto che non necessitano di apposite coltivazioni.
Gli aspetti legali dell’operazione sono stati curati da La Scala Società tra Avvocati e dall’in house counsel di Tozzi Green, Alessandro Circassia (si veda qui il comunicato stampa e qui il comunicato stampa dei legali).
Fondata nel 2019 da Cosimo Maria Palopoli, tecnologo alimentare pistoiese, insieme a Maria Lucia Gaetani, IUV sposterà la sede presso Tozzi Green, mentre attualmente si trova localizzata nell’incubatore pubblico-privato Romagna Tech di Faenza che promuove, accelera e genera processi di innovazione tecnologica per le start up della Regione Emilia Romagna e che ha supportato IUV nello sviluppo industriale dei suoi brevetti e nella crescita industriale della società negli ultimi anni.
IUV ha in portafoglio un brevetto per rivestimenti totalmente biodegradabili e offre due linee di prodotto: Columbus’ egg (film biodegradabile destinato al confezionamento di beni di largo consumo nel mercato food) e Aegis (film biodegradabile destinato al confezionamento di beni di largo consumo nel mercato non food).
L’operazione rafforza le attività di innovazione di Tozzi Green nello studio di nuovi materiali sostenibili che, anche in campo agricolo, sono stati sviluppati nel corso degli anni, confermando la volontà del Gruppo di perseguire la sostenibilità in tutte le sue dimensioni. L’investimento industriale in IUV ha l’obiettivo di facilitare la crescita della società, valorizzando le peculiarità ed il know-how di interesse ambientale e sociale. Tozzi Green supporterà IUV con la propria struttura con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo anche grazie agli asset tecnologici già presenti nel gruppo.
Andrea Tozzi, amministratore delegato di Tozzi Green, ha dichiarato: “L’investimento in IUV è in linea con alcuni punti caratterizzanti del nostro DNA, che sono la sostenibilità nel lungo termine delle nostre azioni e lo sviluppo delle comunità locali in cui operiamo. Ma non ci può essere vero sviluppo di un’azienda o di una comunità senza innovazione ed è per questo che sono particolarmente felice di avere stretto la partnership con IUV, che sono sicuro arricchirà la nostra storia e le nostre competenze attraverso un reciproco scambio di tecnologie e di saperi.”.
Cosimo Maria Palopoli, ceo di IUV, ha aggiunto: “Penso che il supporto di Tozzi Green sia determinante per la crescita di IUV. Entrambi condividiamo l’idea che sia giusto superare il concetto di bioplastica a favore del concetto del “naturamero”, cioè un materiale innovativo, sostenibile, commestibile completamente biodegradabile ricavato da fonti di origine naturale e scarti della filiera. In sintesi, una nuova tipologia di polimero che rispetti totalmente la natura”.
Tozzi Green è uno dei principali gruppi italiani nel settore delle energie rinnovabili. Il gruppo opera da oltre 30 anni in tutto il mondo nello sviluppo di impianti per la generazione di energia da fonti rinnovabili ed è l’unico che integra in modo completo e orizzontale l’intera filiera (Development, EPC, O&M) per tutti gli impianti da fonti energetiche rinnovabili: idroelettrici, eolici, fotovoltaici e a biogas. E’ inoltre fra i più importanti player al mondo nell’elettrificazione rurale e nello sviluppo rurale sostenibile.
Tozzi Green ha chiuso il 2020 con ricavi consolidati per 88,3 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa), in calo dai 147,3 milioni del 2019 (si veda qui il comunicato stampa di allora), principalmente a causa dei minori ricavi derivanti dall’attività di elettrificazione rurale in Perù, dato il completamento della fase di installazione del progetto e dove, per l’effetto del principio contabile IFRIC 12, vi è stata una maggior contabilizzazione di ricavi durante il periodo di fornitura ed installazione (avvenute prevalentemente negli anni 2018 e 2019) rispetto al periodo di funzionamento e manutenzione (che avverranno nei prossimi 13 anni). L’ebitda è stato di 45 milioni di euro (da 57 milioni), pari al 51% del fatturato consolidato e l’utile netto di 4,5 milioni di euro (da 13 milioni di euro del 2019).
Proprio per finanziare la costruzione del progetto di elettrificazione rurale in perù, ricordiamo che nel maggio 2019 la controllata Ergon Perù aveva emesso un green bond da 222 milioni di dollari con cedola 4,87% e scadenza nel 2034 (si veda altro articolo di BeBeez).
Per focalizzarsi solo su Tozzi Green, nel settembre 2019 il Gruppo Tozzi ha poi venduto il ramo d’azienda Tozzi Electrical Equipment al produttore americano di sistemi e prodotti per il settore energetico G&W Electric (si veda altro articolo di BeBeez).
A fine 2020 il gruppo aveva impianti di proprietà in Italia e nel mondo e partecipazioni qualificate per una potenza installata complessiva di 118,56 MW e oltre 217.000 kit fotovoltaici. Il gruppo ha previsto per il 2021 un importante piano di investimenti pari a circa 43 mln per aumentare la capacità installata tramite nuovi impianti in Italia, Sud America ed Africa e ha allo studio diverse possibili acquisizioni di singoli impianti o società in Italia e nel mondo per incrementare la potenza installata e accelerare il percorso di crescita.
Ardian Infrastructure nel febbraio 2017 ha comprato da Tozzi Green il 35% di Tre Solar, divenendo così socio unico della piattaforma di energia rinnovabile creata nel 2011 in joint venture con Tozzi Green (si veda altro articolo di BeBeez).
All’inizio dello scorso aprile, Dolly srl, società controllata da Tozzi Green spa e partecipata da Gardini 2002 srl, si è assicurata un nuovo finanziamento di 84,9 milioni di euro da parte di BNP Paribas, Société Générale, Unicredit e Intesa Sanpaolo, in relazione a un impianto fotovoltaico con capacità installata per 34,6 MW (si veda altro articolo di BeBeez). Nel gennaio 2020, invece, Cerignola Wind, un’altra controllata di Tozzi Green, aveva rifinanziato con un project financing da 67,4 milioni di euro un portafoglio di tre impianti eolici con potenza complessiva pari a 52 MW, localizzati in Sicilia e Puglia (si veda altro articolo di BeBeez). In quel caso le banche finanziatrici erano state Natixis, MPS Capital Services Banca per le Imprese e BNL Gruppo BNP Paribas.