Il gruppo Migal, leader europeo nel settore dell’engineering, dello stampaggio e delle lavorazioni meccaniche di componenti industriali, ha acquisito TMV, azienda con sede a Brescia, specializzata nello stampaggio a freddo e nelle lavorazioni meccaniche di componenti industriali di altissima precisione.
A originare e gestire l’operazione per Migal è stato CP Advisors (si veda qui il comunicato stampa), lo stesso che aveva assistito la famiglia Mingotti nell’organizzazione dell’asta per la ricerca di un investitore per Migal, valutata 100 milioni di euro, asta che era stata poi vinta dal fondo Equinox III a inizio giugno, con il fondo che acquisirà il 60% del capitale e la famiglia che reinvestirà per il 40% (si veda altro articolo di BeBeez), Sempre per Migal e per questa nuova operazione, lo Studio Legale Pedersoli ha agito come legal advisor, mentre KPMG ha seguito gli aspetti di due diligence finanziaria. Quanto a TMV, è stata infine assistita dallo Studio Maruggi per gli aspetti legali e contabili.
Fondata negli anni 70 dalla famiglia Saleri, TMV è un’azienda produttrice di componentistica di altissima precisione attraverso la tecnologia dello stampaggio a freddo e di diverse lavorazioni meccaniche, quali tranciatura, piegatura, coniatura, imbuttitura, assemblaggio, fresatura. TMV serve diversi settori tra cui quello sportivo, automotive e ingegneria di precisione in genere. L’ azienda opera attraverso uno stabilimento produttivo sito in Gardone Val Trompia (Brescia) dove dispone di presse che vanno da 60 a 200 tonnellate.
Fondato nel 1983, il gruppo Migal è un oggi uno dei leader europei nella ingegnerizzazione, design, produzione e lavorazione di componenti in materiali non ferrosi quali ottone, rame e alluminio e serve diversi vertical market che vanno dal settore acqua, gas a quello elettrico e annovera un’importante base clienti costituita da blue chips del calibro di Comet, Honeywell, Itron, Interpump, Rotarex, Schneider. Il gruppo era sinora formato da Migal srl, Metal Technology srl e Zucchetti Mario spa, quest’ultima acquisita nel dicembre 2019. Con oltre 260 dipendenti e tre stabilimenti, nel 2021 il gruppo MIGAL ha un fatturato atteso di oltre 100 milioni e un ebitda di circa 18 milioni di euro, dopo ricavi consolidati 2020 pari a circa 85 milioni di euro e 13 milioni di euro di ebitda.
Con l’integrazione della TMV, Il gruppo Migal, già specializzato nella tecnologia dell’hot forging, amplia le proprie soluzioni tecnologiche con l’aggiunta dello stampaggio a freddo, rafforzando ulteriormente la struttura produttiva ed organizzativa per soddisfare le crescenti richieste dell’attuale parco clienti. L’acquisizione di TMV produrrà inoltre importanti sinergie dovute allo sviluppo di prodotti stampati a freddo destinati soprattutto al mercato elettrico, dove il gruppo Migal è già presente e punta a crescere nei prossimi anni, diversificando ulteriormente il parco prodotti per i clienti.
Quanto a Equinox III, ricordiamo che a metà settembre ha rilevato il 40% della catena di pizzerie alla napoletana Pizzium (si veda altro articolo di BeBeez) e che smpre nel settore alimentare nel giugno scorso il fondo si è aggiudicato l’asta per il 63% del Gruppo Salpa, specializzato nella produzione di biscotti per gelati, decorazioni & toppings e prodotti gluten free, destinati al settore del gelato, dello yogurt e del confectionary (si veda altro articolo di BeBeez). Inoltre nel dicembre 2020 il fondo aveva comprato l’80% di Clas, azienda ligure leader mondiale nella produzione di pesto da basilico italiano per i principali marchi dell’industria e le insegne della GDO in Italia e all’estero (si veda altro articolo di BeBeez). ll fondo detiene in portafoglio anche: il 40% dell’abbigliamento sportivo Manifattura Valcismon; il 55% del produttore di software per il settore finanziario Quid Informatica; e il 66% dei marchi di gioielleria VPA e Lombardi.
Equinox III, fondo di diritto lussemburghese, era stato lanciato nel 2017 (si veda altro articolo di BeBeez) e successivamente chiuso a quota 360 milioni di euro con impegni sottoscritti da alcuni tra i maggiori investitori istituzionali italiani e da diversi investitori privati e family office. Equinox III beneficia inoltre del supporto finanziario dell’Unione Europea, attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI).