Curti, società controllata dalla multinazionale italiana Euricom (crasi di European Rice Company) e proprietaria del marchio Curtiriso, ha acquisito dal gruppo Colussi lo storico marchio del riso Flora. Lo riferisce Il Sole 24 Ore.
Curti è stato assistito da UniCredit come advisor finanziario e dagli studi Sani Zangrando e Macchi di Cellere Gangemi per la parte legale. Colussi, invece, è stato affiancato da Vitale & Co. per la parte finanziaria. Lo studio legale Lca ha svolto il ruolo di advisor legale.
Flora è uno storico marchio italiano del riso, presente sul mercato dal 1960 come specialista del riso Parboiled, che non scuoce. Con il passare degli anni, il marchio ha deciso di ampliare la gamma di offerta, introducendo il Bianco Alta Qualità, dalla bassissima percentuale di rotture e impurità. In seguito ha lanciato nuove tipologie di prodotto semplici da cucinare.
L’acquisizione da parte di Curti mira a un significativo rafforzamento di quest’ultima nel segmento del riso parboiled e a segmentre di più l’offerta. Inoltre, l’operazione consentirà a Curti di consolidare subito la presenza nei risi di marca e in prospettiva di aumentare significativamente il suo peso sul mercato retail e food-service in Italia.
Bruno Sempio, presidente di Euricom, ha spiegato: “L’acquisizione di un marchio così noto al pubblico ci darà una presenza di maggior prestigio sul mercato con una massa critica rilevante, consentendoci di rispondere alle esigenze dei consumatori, che sono sempre più consapevoli e attenti alla qualità e al benessere. Con Flora e Curtiriso acquisiremo una presenza ancora più rappresentativa e autorevole nel mercato dei risi di marca, dove siamo presenti con Curtiriso da circa 30 anni”.
Sempre in tema di acquisizioni, ricordiamo che nel 2019 Euricom ha acquisito dal gruppo Marbour, multinazionale francese specializzata nell’industria alimentare e nei servizi per l’ambiente, la divisione europea di riso secco e ha rilevato quindi il 100% del capitale di tre società (si veda qui il comunicato stampa di allora): Van Sillevoldt Rijst a Papendrecht nei Paesi Bassi, proprietaria di un moderno impianto di trasformazione e confezionamento; Przedsiębiorstwo Rol-Ryż a Gdynia in Polonia, leader nel mercato del riso nell’Est Europa e in Europa Centrale, snodo logistico per la Scandinavia e i Paesi Baltici; e Gariboldi, a Valle Lomellina (Pavia) in Italia, operatore affermato che copre l’intero processo industriale del riso, grazie anche al suo impianto di riso parboiled, e complementare all’adiacente stabilimento di Curti. I tre impianti complessivamente hanno una capacità produttiva di circa 200.000 tonnellate. Sempre nel 2019 Euricom ha comprato anche la messicana Pasta Mia, specializzata nella distribuzione di prodotti a hotel e ristoranti nelle aree di Cancun, Riviera Maya e Tulum Areas, a Merida e Città del Messico (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Euricom spa è la società a capo dell’omonimo gruppo con sede a Pavia, che rappresenta uno dei più importanti operatori europei e mondiali nelle attività di trasformazione, confezionamento e commercializzazione di riso. Fondata da Francesco Sempio nel 1988 e guidato oggi dalla seconda generazione, sotto la presidenza di Bruno Sempio, nel corso degli anni la società ha ampliato le sue attività di trading, allargando il suo interesse anche ad altri settori della produzione di beni primari, al settore energetico e all’ingegneria.
La società lo scorso agosto si è assicurata da un pool di banche un finanziamento da 95 milioni di euro a 6 anni con Garanzia Italia di SACE (si veda altro articolo di BeBeez). L’operazione, finalizzata a finanziare il piano di crescita del gruppo, è stata finanziata da UniCredit e Banco Bpm, che hanno agito anche nella veste di global coordinator, da Banca Popolare di Sondrio e Cassa Depositi e Prestiti. Euricom ora utilizzerà le risorse finanziarie rivenienti dal finanziamento per supportare lo sviluppo del gruppo sia a livello domestico sia internazionale.
Euricom ha registrato nel 2020 un giro d’affari complessivo di circa 650 milioni di euro e un ebitda consolidato di circa 43 milioni. In particolare, grazie alle acquisizioni del 2019, i ricavi consolidati della capogruppo Euricom spa sono passati dai 446,8 milioni di euro del 2018 ai 629,2 milioni di euro dell’anno successivo e sono ulteriormente saliti nel 2020, a fronte di un ebitda che è a sua volta salito da 16,1 milioni del 2018 sino ai 38,6 milioni del 2020, in presenza di un debito finanziario netto che è però cresciuto a 187,6 milioni nel 2020 dai 135,3 milioni del 2018 (si veda qui l’analisi Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).