Volocopter, scaleup tedesca produttrice di velivoli elettrici a decollo e atterraggio verticale, pioniere della mobilità aerea urbana (urban air mobility o UAM), ha chiuso un nuovo round di Serie E, da 170 milioni di dollari (si veda qui il comunicato stampa di Volocopter), al quale ha partecipato di nuovo anche Atlantia, che ha investito altri 35 milioni di euro (si veda qui il comunicato stampa di Atlantia). Infatti il gruppo che fa capo alla Edizione Holding dei Benetton aveva già investito 15 milioni di euro in occasione di un round precedente nel marzo 2021 (si veda altro articolo di BeBeez). In totale a oggi la scaleup fondata nel 2011 da Stephan Wolf e Alexander Zosel ha incassato così dalla fondazione investimenti per 579 milioni di dollari.
Quest’ultimo round, che ha riconosciuto a Volocopter una valutazione pre-money di 1,7 miliardi di dollari, portandola dritta nell’empireo degli unicorni, è stato guidato dal gruppo di investimenti coreano WP Investment, partner strategico di LG Smat Farm, cioè il corporate venture capital dell’omonimo colosso coreano dell’elettronica. Proprio WP Investments curerà il lancio del servizio commericale di aerotaxi di Volocopter nella Corea del Sud. WP Investment è stata affiancata in questo round da Honeywell Aerospace, leader nel settore Advanced Air Mobility, oltre che appunto da Atlantia.
Al round precedente del marzo 2021 da 200 milioni di dollari, invece, che aveva riconosciuto a Volocopter una valutazione di 624 milioni di dollari, avevano partecipato BlackRock, Avala Capital, il colosso della mobilità Continental AG, il venture capital specializzato in tecnologia Jericho Capital, il corporate venture capital del provider globale di soluzioni tecnologiche e IT NTT, la società di leasing giapponese Tokyo Century, una serie di family office e altri investitori tra i quali come detto Atlantia. A quel round avevano partecipato anche tutti gli investitori esistenti, tra cui Zhejiang Geely Holding Group (la casa automobilistica giapponese che possiede Volvo), Daimler, DB Schenker, Intel Capital, btov Partners, Team Europe e Klocke Holding.
Il round ancora precedente si era aperto nel 2019 con una raccolta iniziale di 50 milioni di euro si era poi chiuso a quota 87 milioni ed era stato guidato da una serie di case automobilistiche, con la cinese Geely in prima linea si veda altro articolo di BeBeez).
“Abbiamo deciso di rafforzare il nostro investimento in Volocopter perché crediamo molto nella sua capacità di sviluppare questa nuova forma di mobilità a livello globale”, ha dichiarato Elisabetta De Bernardi, Investment Director Europe di Atlantia che, ricordiamo, controlla Aeroporti di Roma, società che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino. E ha continuato De Bernardi: “Gli aeroporti del nostro gruppo, insieme ai loro partner stanno lavorando per mettere in funzione i primi aeroporti a decollo verticale. Grazie al fondamentale supporto regolatorio e tecnico di ENAC ed ENAV, ci aspettiamo che i primi test di volo a Roma possano partire già entro quest’anno. Come Atlantia, continueremo a promuovere questa nuova forma di mobilità completamente sostenibile che, una volta in funzione, potrà generare effetti molto positivi sulla riduzione delle emissioni e del traffico urbano”.
Ricordiamo che un’operazione simile era quella annunciata a febbraio dello scorso anno da Exor, la holding delle famiglie Agnelli ed Elkann, e Stellantis (neonata casa automobilistica risultato della fusione tra Fca e Psa), che si erano impegnate a investire in Archer Aviation (si veda altro articolo di BeBeez), startup californiana anch’essa produttrice di velivoli eVTOL, che sta sviluppando mini-elicotteri elettrici per il trasporto di persone, e che si è quotata al NYSE con una valutazione (equity value) di circa 3,8 miliardi di dollari, a valle della business combination con la Spac Atlas Crest Investment Corp avvenuta nel settembre 2021 (si veda qui il comunicato stampa di allora). La startup ha raccolto 858 milioni di dollari (consistenti i recessi), inclusi 600 milioni a titolo di PIPE (Private Investment in Public Equity) da alcuni investitori strategici fra cui appunto Exor Seeds (il braccio di venture capital di Exor) e Stellantis, affiancata da Baron Capital Group, Federated Hermes Kaufmann Funds, il fondo sovrano di Abu Dhabi Mubadala, Putnam Investments, Access Industries (conglomerato a cui fanno capo Dazn e Warner Music) e United Arlines, compagnia aerea che ha anche stretto un contratto di fornitura da 1 miliardo di dollari con Archer.
Per quanto riguarda Atlantia, il gruppo che gestisce in tutto il mondo infrastrutture e servizi per la mobilità, grazie alla collaborazione con Aeroporti di Roma e Volocopter ha esposto lo scorso novembre un innovativo modello di eVTOL e ha promosso la nascita di Urban Blue, una newco partecipata da Aeroporti di Roma, Aéroports de la Côte d’Azur, Aeroporto di Venezia e Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, per favorire e accelerare lo sviluppo di infrastrutture di mobilità aerea urbana a livello internazionale, a partire dagli aeroporti a decollo verticale.
Tra i progetti in tema di innovazione, Atlantia nella seconda metà del 2022 lancerà un fondo di corporate venture capital che investirà su scaleup internazionali. Il fondo avrà come target società che sono arrivate al round B, quindi già convalidate dal mercato, con alto potenziale di crescita e già attive a livello internazionale.
Ricordiamo infine che Atlantia lo scorso giugno ha ceduto l’88,06% di Autostrade per l’Italia (ASPI) al consorzio composto da CDP Equity, Blackstone Infrastructure Partners e Macquarie Asset Management (si veda altro articolo d BeBeez).