Cloud Care, piattaforma digitale italiana per le vendite sul digitale e soluzioni di marketing, nel suo procdesso di crescita approda nel mercato del credito entrando nel capitale di Affida, realtà leader nell’intermediazione online di mutui, prestiti e cessione del quinto (si veda qui il comunicato stampa).
Cloud Care, nata nel 2012, nel 2021 è stata acquisita da Investcorp, società di investimenti alternativi del Bahrein e global provider specializzato in investimenti alternativi in private equity, immobili, credito, strategie di rendimento assoluto, partecipazioni in GP e infrastrutture (si veda altro articolo di BeBeez).
A vendere era stato il fondatore e ceo Andrea Conte, manager e imprenditore con 25 anni di esperienza in grandi aziende, tra cui Fastweb, Telecom Italia e Finmeccanica, che continua a guidare la società avendo mantenuto un’importante quota in CloudCare (si veda qui il comunicato stampa di allora).
“Con Affida il gruppo compie un ulteriore balzo in avanti coprendo un segmento di mercato mancante, quello dei servizi finanziari. Siamo convinti che l’origine esclusivamente digital dei nostri clienti si coniughi con la vocazione ibrida che caratterizza la storia di Affida: generazione online e conversione offline, tramite una rete fisica di oltre 360 agenti che completa il nostro approccio multicanale”, ha detto Conte.
Affida, costituita a fine 2018 su iniziativa di Stefano Grassi, è diventata una realtà protagonista del settore di riferimento, a dispetto di uno start-up appesantito dalla pandemia e dalla guerra. Raggiunto il break-even in pochi mesi e realizzando utili ogni anno, con percentuali significative, l’azienda toscana ha attirato le attenzioni di Cloud Care per il forte dinamismo e per la vocazione allo sviluppo del comparto digital e web, oltre che per il tradizionale traino rappresentato dal settore immobiliare, grazie a una presenza capillare sul territorio. Ulteriore elemento di successo per Affida è stata la diversificazione che ha consentito all’azienda di crescere in modo rapido e in sicurezza, grazie anche a un help desk efficiente.
La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 7,8 milioni, un ebitda di poco inferiore a 800 mila euro e una liquidità netta di 500 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Ha spiegato Grassi: “L’unione tra Affida e Cloud Care porterà un incremento notevole di opportunità per la rete di vendita. L’obiettivo di Cloud Care e di Affida per i prossimi anni è traghettare l’azienda verso una crescita esponenziale, affiancando ancora di più al business tradizionale quello digitale, per poter guardare negli occhi, molto a breve, i maggiori player del settore, da pari. Dal punto di vista del business primario i driver della crescita saranno legati a operazioni di acquisizione (m&a) e all’estensione e rafforzamento delle partnership con gli istituti di credito. L’azienda sarà in grado di offrire, tanto alla rete quanto ai clienti, livelli di servizio e innovazione di altissimo standing”.
Il dg di Affida Gabriele Nencini ha precisato: “Contestualmente all’ingresso di Cloud Care – Inverstcorp, viene ceduta la partecipazione del socio We-unit, fondamentale soprattutto nella fase di avviamento della società. Affida e We-unit continueranno tuttavia a conservare interessi in comune avendo partecipazioni condivise in altre aziende”.
Il 15 luglio, presso l’Auditorium San Romano di Lucca, Affida e Cloud Care comunicheranno i dettagli del progetto ai circa 400 agenti, ai 30 dipendenti, alle banche partner e ai soci.
Ricordiamo che Cloud Care è stata fondata da Conte nel 2011, ha sede principale a Roma ed è una piattaforma digitale leader nei mercati dell’energia, delle telecomunicazioni e delle assicurazioni, dove opera in qualità di canale di vendita web e broker digitale, connettendo consumatori e fornitori di servizi sia attraverso le piattaforme digitali proprietarie della società, sia tramite quelle dei propri clienti. Tra i siti proprietari di CloudCare, Comparasemplice.it è in Italia un punto di riferimento online per i consumatori che desiderano comparare i prezzi dell’energia, delle telecomunicazioni, delle assicurazioni per i veicoli e dei prodotti per servizi finanziari di consumo. L’offerta della società si differenzia grazie ad un sistema di Customer Relationship Management proprietario, sviluppato internamente ed alimentato da un ampio database, a una piattaforma di customer service supportata dall’Intelligenza Artificiale e un approccio end-to-end per la generazione di leads di vendita e la massimizzazione della conversione, attraverso la piattaforma multicanale proprietaria. Negli ultimi tre anni, CloudCare ha realizzato una crescita media del fatturato superiore al 40%, anche attraverso acquisizioni. Per esempio, nel marzo 2019 ha comprato Quale.it, portale di diritto inglese specializzato nel confronto online di preventivi per le assicurazioni (si veda altro articolo di BeBeez).
Cloud Care, con sede a Novara, ha tutti numeri in crescita, anno su anno. La società ha chiuso il 2020 con ricavi per 27,3 milioni di euro (erano 18,1 milioni di euro a fine 2019), un ebitda di 8,5 milioni (erano 3,5 milioni nel 2019), un utile di 6,2 milioni (erano 2,3 a fine 2019) e una liquidità netta di 2,6 milioni (era di 2,8 milioni a fine 2019), (si veda qui l’analisi di Leanus).
Ricordiamo che il fondatore di Cloud Care, Conte, è anche fondatore di Homepanda, agenzia immobiliare online nata nel 2018 e caratterizzata da un innovativo modello ibrido che unisce alla presenza sul territorio di agenti immobiliari un’avanzata tecnologia per migliorare l’esperienza di chi vende o mette in affitto una casa.
Lo scorso 21 giugno Homepanda ha aperto un round da 3 milioni di euro. La raccolta si svolgerà sia attraverso ClubDealOnline, la piattaforma di crowdfunding riservata agli HNWI, sia un partnership con il private banking di Banca Sella. Inoltre al round parteciperà anche Investcorp, attraverso la stessa Cloud Care (si veda qui il comunicato stampa) e altro articolo di BeBeez).
Come si legge sullo stesso sito di Homepanda, Conte oltre a essere fondatore è anche presidente di Homepanda, insieme ad Alessandro Alberta (amministratore unico) e Corrado Ronci (cto) e nel capitale di Homepanda figura appunto oggi anche Web23 srl, società interamente controllata da Andrea Conte, nata dalla scissione di Cloud Care appena prima dell’ingresso nel capitale da parte di Investorp. Sempre tra i soci di Homepanda figurano anche Nicola Ferraris, managing director del team europeo di private equity di Investcorp; Antonio Borgonovo, Lucio De Costanzo, Easyways srl (di Andrea Pizzigoni, anche lui con un passato in Fastweb), Dario Vignudelli e Ubiqo srl.
Homepanda è una vera e propria tech company che grazie alla digitalizzazione della documentazione e dei processi, come il monitoraggio dell’andamento degli immobili sul mercato, è in grado di offrire, a fronte di flat fee iniziali altamente competitive, tutti i servizi necessari alla compravendita e all’affitto di una proprietà. Tra questi ci sono ad esempio la valutazione dell’immobile, la consulenza tecnico-legale e una campagna di marketing ad hoc per posizionare al meglio l’annuncio sul mercato.
Infine, è bene ricordare che l’investimento di Investcorp in Cloud Care si va ad aggiungere alla lunga serie altre società partecipate da Investcorp nel settore dei servizi tech-enabled a livello globale e in Europa, tra cui Investis Digital, società globale di comunicazione e marketing aziendale digitale; Vivaticket, uno dei principali fornitori globali di soluzioni software integrate di biglietteria; Cambio, il principale fornitore nordico di soluzioni di eHealth; ABAX, uno dei fornitori leader in soluzioni telematiche in Europa; infine Securelink, tra le più grandi infrastrutture europee dedicate alla cybersecurity.
Al di fuori dell’hi-tech, in Italia Investcorp ha investito nel marchio di moda uomo di lusso Corneliani , recentemente oggetto di intervento da parte del Fondo di Salvaguardia delle Imprese (si veda altro articolo di Bebeez), e nell’abbigliamento tecnico per motocilicsti Dainese.
Da ultimo ricordiamo infine che Investcorp è stata negli ultimi mesi impegnata in lunghe trattative con Elliott Management per acquisire l’AC Milan, sino a quando a inizio giugno è poi stato chiaro che la partita era stata vinta dalla cordata di investitori guidata da RedBrd Capital (si veda altro articolo di BeBeez). Ma il calcio italiano sembra restare il sogno di Investcorp: proprio ieri Il Corriere dello Sport ha riferito di un possibile interesse per l’FC Inter.