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Negli ultimi cinque anni, e dunque dal 2018 a oggi, a livello aggregato sono state effettuate 369 operazioni di investimento diretto o in club deal da parte dalle famiglie italiane e dai family office italiani, con un forte aumento nel primo semestre 2022, dove il numero degli investimenti è più che raddoppiato su base annuale: in tutto 75 operazioni completate tra gennaio e luglio 2022 rispetto alle 30 dello stesso periodo del 2021.
Il dato emerge dall’Osservatorio di PwC sugli investimenti diretti e club deal svolti dalle famiglie e dai family Office italiani, che dal 2018 monitora questo tipo di operazioni, analizzando la tendenza delle famiglie imprenditoriali italiane a investire sempre più spesso parte del patrimonio nell’economia reale e nell’innovazione (si veda qui il comunicato stampa). I risultati vengono da elaborazioni condotte sulla base dei dati Mergermarket e BeBeez. Il report è stato curato da Nicola Anzivino (nella foto), Partner ed EMEA Deals Clients & Markets Leader di PwC e dal Director Gianluca Di Maio.
Del totale delle 369 operazioni di investimento mappate dall’Osservatorio, sono stati 119 (il 32% del totale) i deal svolti in modalità club deal con uno sponsor, 191 operazioni (52%) hanno visto il coinvolgimento di un singolo buyer e 59 operazioni sono state svolte in club deal senza sponsor (16%). Quanto alla provenienza geografica della società target, 145 delle target hanno sede in Lombardia, 56 in Veneto e 34 in Emilia-Romagna. Il 66% delle operazioni ha coinvolto società Target con sede nel Nord Italia, il 22% imprese nel Centro Italia, l’8% Target con sede all’estero e il 4% società del Sud Italia. Infine, sul fronte del settore di attività della società target, 106 (29%) delle società operano nel settore Consumer/Retail, 83 (23%) in ambito Industrial e 51 (14%) nell’Information Technology.
Quanto ai 75 deal mappati nel primo semestre 2022, non si ravvisano sostanziali differenze sull’origine delle società target oggetto dei deal rispetto alle operazioni concluse nel corso del primo semestre 2021: a livello geografico vengono sempre privilegiate target con sede nel Nord Italia (circa il 60% del deal) con focus in Lombardia (circa il 40% del deal). Guardando i settori, si nota un crescente interesse per società target attive in ambito Information Technology con focus nei seguenti sottosettori: internet, e-commerce, computer software, industrial electronics, fintech e digital services;il 29% delle società target operano nel consumer o nel retail. Il 23% sono nell’ambito manifatturiero e il 14% nell’information technology.
Le differenze ci sono invece se si guarda al come vengono strutturate le operazioni, che stanno vedendo crescere il ruolo chiave degli investitori professionali di private equity e venture capital. Nel primo semestre 2021, infatti, gli investimenti avvenivano per lo più in modalità diretta senza il coinvolgimento di altri operatori, mentre nel corso del 2022 tre investimenti su quattro (il 75%) sono stati svolti in modalità club deal. Guardando solo a questi ultimi, il 67% sono stati effettuati con il coinvolgimento di uno sponsor (un gestore, una banca, fondo di private equity o di venture capital), che ha svolto il ruolo di anchor investor e/o organizzatore del deal. Questo trend è frutto di una sempre più solida collaborazione tra i fondi, le famiglie e i family office i quali, agendo a volte come investitori nei fondi e a volte come co-investitori, agiscono come mediatori culturali con le aziende target.
Dai dati di PwC emerge quindi che gli investitori privati più facoltosi si sono dati molto da fare in un contesto che in barba alle incertezze internazionali su costi delle materie prime, cambi, tassi di interesse e sviluppi geopolitici ha evidenziato una notevole accelerazione. Come evidenziato infatti dal Report del primo semestre 2022 sul Private Equity di Bebeez uscito lo scorso 3 agosto, la prima parte del 2022 è stata piuttosto calda (si veda qui l’Insight View di BeBeez dello scorso luglio). A fine giugno infatti erano già stati definiti 244 deal contro i i 236 dei primi sei mesi 2021, anno che aveva registrato un vero e proprio boom di attività, con un aumento di oltre il 38% nel numero delle operazioni annunciate rispetto alle 360 del 2020 (si veda qui il Report di BeBeez Private Equity 2021). Quanto al valore delle operazioni, nel primo semestre dell’anno sono state 17 quelle su aziende con enterprise value di almeno 500 milioni di euro che hanno avuto per protagoniste aziende italiane e dove a passare di mano è stato almeno il 15% del capitale delle società target. Di questi, 10 deal hanno riguardato aziende con un EV di almeno un miliardo.