Exo Lab Italia, startup biotech che si propone di essere un’officina di innovazione, leader nell’utilizzo di nanovescicole vegetali, ha chiuso un round di raccolta il cui importo non è ancora stato reso noto, che ha visto protagonista l’acceleratore Terra Next.
Il round agevolerà il percorso di crescita della società, che nell’operazione si è avvalsa della consulenza legale di Lexia Avvocati.
Exo Lab non è nuova a questo tipo di operazioni, infatti alla fine dello scorso anno aveva chiuso un round seed da 500 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritto a suo tempo da Scientifica VC. Quest’ultimo è un veicolo di investimento dedicato alle startup italiane che operano nel campo della ricerca scientifica, promosso da Ventiseidieci, azienda made in Italy votata alla ricerca scientifica nel campo dell’innovazione, con sedi a Roma e L’Aquila; e dall’operatore di venture capital londinese LSG Ventures Limited, parte di LSG Holding, family office di Patrick Leoni Sceti.
Fondata nel 2016 da Stefano Fais, Antonella Logozzi e Lorenzo Cilli, Exo Lab Italia è impegnata nella creazione di prodotti a base di Nanovescicole Vegetali per nutraceutica, dermocosmesi, drug-delivery e altri ambiti delle Life Sciences. Le attività core di innovazione e ricerca della startup vengono svolte all’interno degli spazi di Scientifica Lab presso il tecnopolo d’Abruzzo, oltre che in collaborazione con i migliori istituti di ricerca italiani.
Quanto a Terra Next, si tratta del primo acceleratore dedicato al sostegno delle migliori startup operanti nel settore della Bioeconomy. Costituito a febbraio del 2022 (si veda altro articolo di BeBeez) su iniziativa di Cdp Venture Capital Sgr, tramite il Fondo Acceleratori, Cariplo Factory (’hub di innovazione di Fondazione Cariplo, fondato nel 2016 come società benefit) e l’Intesa Sanpaolo Innovation Center (cui fa capo Neva sgr, la società di gestione di fondi di venture capital, entrambe parti dell’omonimo gruppo bancario), e inizialmente è stato dotato di 5 milioni di euro, di cui circa 3,8 stanziati dallo stesso Fondo Acceleratori e circa 1,3 stanziati da Intesa Sanpaolo Innovation Center e dai partner , cioè Fondazione con il Sud, l’Università Federico II di Napoli, il Campania Digital Innovation Hub e S.R.M. – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, oltre a primari corporate partner quali Pastificio Garofalo (core partner), Gruppo Getra e Nestlé (partner), Novamont (tech partner), Aristea e Selepack (member). Terra Next persegue l’obiettivo di sostenere le realtà italiane più innovative, creare interconnessioni con le eccellenze scientifiche del territorio e con aziende leader di settore, diffondere la cultura dell’open innovation dando un forte impulso all’innovazione dei settori maturi. Il programma è parte della Rete Nazionale Acceleratori CDP e vede la partecipazione di Intesa Sanpaolo Innovation Center in qualità di co-ideatore e promotore.