Entangled Capital sgr, attraverso il suo fondo EC I, ha acquisito il 70% del capitale di Airpower, che progetta e produce impianti completi per la smaltatura di piastrelle ceramiche, con l’obiettivo di espanderne l’attività mediante acquisizioni e crescita endogena. Banco BPM ha fornito le risorse di acquisition financing per l’operazione (si vedaqui il comunicato stampa).
Giuliano Compagni, Adelmo Ivano Giglioli e Stefano Fiorini, i tre fondatori del gruppo, che comprende anche le società Ceramics Line (settore laminati e lamiere – metalli non ferrosi) ed Elettro-Software (automazione, impianti e apparecchiature), rimangono in azienda con il 30% del capitale per garantire continuità operativa.
Entangled Capital è stato assistito da Ethica Group in qualità di advisor finanziario. Mentre Advant Nctm, Pwc e Gruppo Scudo hanno agito al fianco del private equity come consulenti legali, finanziari, fiscali e Esg. Airpower è stata invece assistita da Banca Akros in qualità di advisor finanziario.
Fondata a Sassuolo (Modena) nel 1982, Airpower ha chiuso il 2021 con un fatturato pari a circa 22 milioni di euro, un ebitda di circa 4,2 milioni, una liquidità netta di 8,7 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il 54% del fatturato è realizzato all’estero, il 46% in Italia.
Roberto Giudici, ceo di Entangled Capital sgr, di cui è fondatore insieme ad Anna Guglielmi, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver trovato in Airpower Group un’opportunità di investimento coerente con la nostra strategia. La società ha un’ottima marginalità grazie alla forte attenzione alla qualità e al servizio ai clienti: puntiamo a supportare il loro percorso di crescita che prevede l’ampliamento della capacità produttiva per la produzione di nuove soluzioni maggiormente automatizzate”.
L’acquisizione di Airpower è la sesta operazione effettuata dal fondo EC I dal suo primo closing (si veda altro articolo di BeBeez). A febbraio di quest’anno era stato acquisito infatti il 30% di Turatti, società specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine e impianti per la lavorazione di frutta e verdura dall’omonima famiglia, che aveva già ceduto il 69,3% al fondo Taste of Italy, gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, a fine aprile, Turatti ha finalizzato l’acquisizione del 100% di Tecnoceam srl, principale competitor italiano nella progettazione di macchine e linee complete per la preparazione di frutta e verdura fresca, con circa 10 milioni di euro di ricavi, per il 50% realizzati all’estero, . Tutti i soci di Tecnoceam hanno poi reinvestito in Turatti. Con questa operazione si è creato il leader globale delle tecnologie per la lavorazione di verdura IV gamma, con 35 milioni di fatturato consolidato e un portafoglio clienti che comprende i principali operatori del settore in Europa, Nord America, Giappone e Australia (si veda qui il comunicato stampa di allora).
In precedenza Entangled aveva effettuato due operazioni coinvestendo con la società di gestione patrimoniale svizzera Capital Dynamics, acquisendo prima il 73% di Nuova Pasquini & Bini (design e produzione di vasi in plastica rigenerata per la produzione di piante e per l’arredo degli spazi verdi) e, successivamente, il controllo di Crestani, che produce fiale per uso farmaceutico e cosmetico. La prima operazione del fondo Ec I, a settembre del 2000, era stata l’acquisizione della maggioranza del capitale di SM Pack, società di Parma attiva nella produzione di fiale e flaconi in vetro per il settore farmaceutico e cosmetico.