C’è un’offerta da 300 milioni di euro da parte del fondo americano JC Flowers per Eurovita. Lo scrive MF Milano Finanza.
Il gruppo assicurativo specializzato nel ramo vita, creato dal private equity paneuropeo Cinven a partire dal 2016, con l’acquisizione e l’integrazione di Ergo Previdenza, Old Mutual Wealth Italy (ex Skandia) ed Eurovita Assicurazioni (si veda altro articolo di BeBeez), a cui a fine 2019 si è aggiunta anche Pramerica Life spa, compagnia assicurativa italiana specializzata nel ramo vita venduta dall’americana Prudential Financial Inc. (si veda altro articolo di BeBeez) è tornata sul mercato da qualche mese, dopo che in precedenza era stata sospesa l’asta per la vendita (si veda altro articolo di BeBeez). Ma poi appunto l’asta è stata riaperta a seguito delle pressioni dell’IVASS affinché la compagnia vari un aumento di capitale si dice da 250 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez).
La richiesta dell’IVASS è arrivata dopo che come noto l’autorità di controllo prima dell’estate ha chiuso l’ispezione che aveva riguardato tra l’altro la determinazione delle riserve tecniche e il calcolo del requisito patrimoniale di solvibilità. Nel bilancio consolidato 2021 di Eurovita Holding si legge infatti che “come previsto dalla Risk Appetite Framework Policy di gruppo, a seguito del solvency ratio rilevato al 31 dicembre 2021 inferiore alla soglia di tolleranza definita Soft Limit (150%), la compagnia ha avviato specifiche azioni manageriali finalizzate al rafforzamento dei livelli di solvibilità al fine di ristabilire la soglia di Soft Limit”.
L’autorità nei mesi scorsi ha concesso alcune proroghe ma ora pare che non transigerà sull’ultimo termine, fissato a fine gennaio. Da qui la fretta di chiudere il deal. Se JC Flowers la spuntasse, sarebbe un ritorno a casa. Proprio il fondo americano, infatti, nel 2013 aveva comprato il controllo dell’allora Eurovita Assicurazioni da Banco Popolare, Aviva e Finoa (si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente nel 2017 aveva poi rivenduto la compagnia appunto a Cinven (si veda altro articolo di BeBeez).
Prima di sospendere l’asta, lo scorso anno Cinven puntava a una valutazione tra i 600 e i 700 milioni di euro. Tuttavia, pare che il valore delle prime offerte fosse inferiore (si veda altro articolo di BeBeez), anche perché i numeri del 2020 della compagnia assicurativa avevano risentito pesantemente del lockdown da Covid-19: dopo un utile netto consolidato 2019 di 87,4 milioni di euro, a fronte di premi lordi per 2 miliardi di euro (si veda qui il bilancio consolidato 2019 di Eurovita Holding), il 2020 era stato chiuso con una raccolta premi lordi complessiva di soli 1,33 miliardi di euro e una perdita netta di 27,7 milioni (si veda qui il bilancio consolidato 2020 di Eurovita Holding). Il 2021 ha visto poi il ritorno all’utile, con un risultato netto di 8,3 milioni, ma i premi sono scesi ancora, a 1,02 miliardi (si veda qui il bilancio consolidato 2021 di Eurovita Holding).