FlowPay spa, startup fintech autorizzata da Banca D’Italia per la semplificazione degli incassi e pagamenti di aziende e professionisti con soluzioni multibanca e multiconto, integrabili e flessibili, ha incassato un round di investimento per una quota di minoranza del capitale, che è stato sottoscritto da Crédit Agricole Italia e Agos, società partecipata per il 61% dal Gruppo Crédit Agricole attraverso Crédit Agricole Consumer Finance e per il 39% da Banco BPM (si veda qui il comunicato stampa).
Per effetto dell’accordo, Sergio Rossi, direttore Digital Transformation di Agos, siederà nel Consiglio di amministrazione di FlowPay, in rappresentanza del Gruppo Crédit Agricole. L’operazione è stata seguita sotto i profili legali dallo Studio Legale Cappelli RCCD nonché, per i profili di competenza, dallo Studio Tanganelli e Associati Dottori Commercialisti.
Fondata nel novembre 2019, FlowPay nel febbraio 2021 FlowPay è stata la prima startup fintech italiana a ottenere entrambe le licenze da Banca d’Italia per operare come AISP (Account Information Service Provider) e PISP (Payment Initiation Service Provider).
Nel dicembre 2021, poi, la piattaforma italiana di invoice financing CashInvoice srl, dopo aver a sua volta chiuso un round di raccolta da 500 mila euro sottoscritto da investitori privati, aveva annunciato l’acquisizione di una partecipazione strategica in FlowPay (si veda altro articolo di BeBeez).
La società sviluppa soluzioni Open Banking innovative per supportare le aziende nell’efficientare i flussi di incasso e di pagamento e nel valorizzare i dati finanziari per costruire servizi a valore aggiunto. La sua tecnologia proprietaria Open Banking che vanta quasi il 100% di copertura bancaria in Italia, insieme alle licenze PISP e AISP, consentono a FlowPay di implementare nuovi use case di pagamento integrabili dai partner nei propri sistemi. Fin dall’inizio ha Investito nelle potenzialità della normativa europea che regola i pagamenti digitali (PSD2), proponendosi di sfruttare la tecnologia di cui è proprietaria per offrire ai partner esperienze di pagamento innovative integrabili via API all’interno dei propri sistemi, in forza delle autorizzazioni ottenute dalla Banca d’Italia per operare come PISP (Payment Initiation Service Provider) e AISP (Account Information Service Provider). Altre innovazioni di processo promosse da FlowPay in ottica sistemica sono prossime ad entrare in produzione.
“La fiducia di un player internazionale come Crédit Agricole è motivo di orgoglio e soddisfazione per la nostra giovane startup. Ad unirci è non solo l’interesse per un servizio innovativo bensì una visione comune sul mondo dei pagamenti digitali ispirata a criteri di sostenibilità”, ha dichiarato Federico Masi, ceo di FlowPay.
La collaborazione di Agos con FlowPay risale già a metà 2022 per sfruttare le opportunità della PSD2 (pagamenti digitali) e dell’open banking. “Crédit Agricole Italia ha scelto di partecipare al rafforzamento patrimoniale, commerciale e reputazionale di FlowPay perché ritiene strategico promuovere una sempre maggiore efficienza delle transazioni attraverso modelli di business innovativi e sostenibili”, ha dichiarato Andrea Riva, responsabile Area Capital Market e Open Innovation di Crédit Agricole Itaia.
“I pagamenti, sempre più digitali, rappresentano un elemento chiave nella relazione con i clienti. Con questa operazione di equity il nostro obiettivo è rispondere in maniera decisa e innovativa alle crescenti esigenze di digitalizzazione della clientela in un quadro che vede l’open banking sempre più centrale”, ha aggiunto Sergio Rossi, direttore Digital Transformation di Agos.