Versalis, società chimica controllata da ENI e già azionista di Novamont al 36% ha firmato ufficialmente l’accordo per salire al 100% del capitale della società che è una delle aziende leader a livello internazionale nel campo della chimica da fonti rinnovabili, in particolare nell’ambito delle bioplastiche biodegradabili e compostabili. A vendere la quota del 64% è Mater-Bi, società controllata dai fondi Investitori Associati II in liquidazione e NB Renaissance attraverso Melville srl (si vedano qui il comunicato stampa di ENI e qui quello di NB Renaissance). Il valore dell’operazione non è stato comunicato, ma la partecipazione del 35% era a bilancio di ENI a fine 2022 per 255 milioni di euro (si veda pag. 298 della Relazione finanziaria annuale), il che fa immaginare che in proporzione la quota del 64% è passata di mano per poco più di 470 milioni di euro.
L’operazione era attesa da inizio aprile, cioé da quando ENI aveva comunicato che le trattative erano arrivate a una fase finale (si veda altro articolo di BeBeez). Che i due fondi volessero uscire da Novamont era già comunque nell’aria almeno dall’estate scorsa, quando l’amministratore delegato Catia Bastioli aveva ipotizzato sia la possibilità di entrare in Borsa sia quella di stringere altre alleanze (si veda altro articolo di BeBeez). L’accelerazione si è registrata dopo che Versalis ha incrementato un anno fa la sua partecipazione dal 25% circa all’attuale 36% per 141 milioni di euro, valorizzando quindi l’azienda 1,4 miliardi (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’occasione Eni e Versalis erano state assistite sul piano legale da Gattai, Minoli, Partners. Il rafforzamento di Versalis nel capitale di Novamont era finalizzato in particolare a intensificare l’impegno delle due società nella joint venture paritetica Matrìca spa, costituita a Porto Torres (Sassari) nel 2011 e specializzata nella produzione di bioprodotti da fonti rinnovabili.
Novamont, Benefit company certificata B Corp, è una delle aziende leader a livello internazionale nel campo della chimica da fonti rinnovabili, in particolare nell’ambito delle bioplastiche biodegradabili e compostabili. Prodotto principe della società è proprio il mater-bi, un materiale a base di amido e altri componenti biodegradabili di origine sintetica. Questa innovazione, risalente agli anni Novanta e coperta da centinaia di brevetti in tutto il mondo, rappresenta un’alternativa alla plastica tradizionale. Nata nel 1990, affonda le sue radici nella Scuola di Scienza dei materiali Montedison da cui viene sviluppato Fertec, centro di ricerca strategico che integra chimica e agricoltura, per diventare oggi una realtà industriale leader nel proprio settore.
Negli anni ha avuto diversi investitori istituzionali, tra i quali Ubs, Berger Trust e Comit-Banca Commerciale Italia (oggi Intesa Sanpaolo), che nel 1996 ha rilevato il 35% da Montecatini (gruppo Montedison) contestualmente all’ingresso di Investitori Associati II con un altro 35%. NB Reinassance è entrata nel capitale di Novamont all’inizio del 2016, insieme con un gruppo di partecipazioni di private equity in altre società, tutte originariamente in capo a Intesa Sanpaolo, nell’ambito dell’operazione di spinoff delle attività di private equity della banca condotta in alleanza con Neuberger Berman (si veda altro articolo di BeBeez).
Novamont oggi ha il suo centro direzionale a Novara, stabilimenti a Terni, Patrica (Frosinone) e Bottrighe (Rovigo) e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (Caserta). La società è inoltre attiva all’estero con sedi in Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti e con un ufficio di rappresentanza a Bruxelles e conta su una rete di distributori in oltre quaranta Paesi. Con circa 650 dipendenti, il gruppo ha chiuso il 2021 con un fatturato di circa 400 milioni di euro e investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo, pari a circa 50 milioni. L’ebitda nello stesso esercizio è stato pari a 39,5 milioni e la posizione finanziaria netta di quasi 143 milioni (154,7 milioni di debiti finanziari totali, di cui 76 milioni a medio-lungo termine, e una liquidità di quasi 12 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Sul bilancio 2022 di ENI (pag. 370) si legge che Novamont ha chiuso il 2022 con una perdita netta di 152 milioni.
Nel mese di gennaio del 2021 Novamont ha acquisito la norvegese BioBag International, gruppo leader a livello mondiale nello sviluppo, produzione e commercializzazione di applicazioni biodegradabili e compostabili certificate (si veda altro articolo di BeBeez). Nel mese di ottobre sempre del 2021 Novamont si è assicurata un finanziamento da 100 milioni di euro, assistito da garanzia green di SACE all’80% ed erogato da Crédit Agricole Italia, anche nel ruolo di banca agente, Banco BPM, Intesa Sanpaolo e UniCredit (si veda altro articolo di BeBeez).
Versalis è la prima azienda chimica italiana e leader a livello internazionale, la cui strategia è fortemente mirata verso la specializzazione del portafoglio anche attraverso la chimica da fonti rinnovabili. La società ha chiuso il 2021 con 5,59 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 333 milioni e una liquidità di 46 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).