Tamburi investment Partners (TIP) investirà insieme ad Aboca spa Società Agricola, healthcare company italiana che realizza prodotti 100% naturali per la cura della salute, controllata dalla famiglia Mercati, per supportare lo sviluppo di Apoteca Natura, primo network internazionale di farmacie benefit, che come Aboca fa capo alla famiglia, con l’obiettivo di quotarlo in borsa nel medio termine (si veda qui il comunicato stampa di TIP e qui quello di Apoteca Natura).
Lo hanno annunciato venerdì 23 giugno le due società, precisando che verrà costituita la nuova holding Apoteca Natura investment, che deterrà la totalità del capitale di Apoteca Natura e che sia TIP sia la famiglia Mercati sottoscriveranno un aumento di capitale della newco al termine del quale TIP possiederà una quota del 28,57% e il resto la famiglia Mercati, che manterrà anche la governance industriale del gruppo.
Apoteca Natura fa oggi capo per il 100% a Natural Health Retail Group spa, a sua volta controllata da Aboca di Mercati Valentino&C società semplice (98,76%) e per il resto, con lo 0,31% ciascuno, da Valentino, Valentica e Massimo Mercati e da Rosetta Del Bene. I soci di Natural Health Retail Group sono peraltro gli stessi identici soci di Aboca spa.
Apoteca Natura a sua volta controlla Apoteca Natura Asset Management spa, società attraverso la quale il gruppo ha stretto una serie di partnership per l’acquisto di farmacie. In particolare Apoteca Natura AM possiede il 20% di Apoteca Natura Holding spa, di cui il restante 80% è di proprietà di NeoApotek, il network italiano di farmacie guidato dalla famiglia Riva-Cocchi-Passoni, nato nel novembre 2019 con il supporto di Banca Profilo e un gruppo di clienti che ha investito in club deal nell’iniziativa (si veda altro articolo di BeBeez). Non solo. Apoteca Natura AM possiede anche il 5,98% di ALI Farma spa, veicolo di investimento a cui fa capo l’11,17% della stessa NeoApotek.
Guidata da Massimo Mercati, Apoteca Natura è un progetto nato agli inizi degli anni 2000 con l’obiettivo di sviluppare e diffondere sul mercato un modo di “fare farmacia per una salute consapevole”. Ha una rete di affiliazione di oltre 1200 farmacie indipendenti in Italia, Spagna e Portogallo, per un giro d’affari complessivo di quasi due miliardi di euro e detiene, con il Comune di Firenze, il controllo e la gestione delle 22 farmacie comunali fiorentine (si veda altro articolo di BeBeez). Il network, inoltre, vanta una gamma di oltre 30 prodotti specialistici a marchio Apoteca Natura distribuiti esclusivamente nelle farmacie affiliate. La società ha chiuso il 2021 con fatturato di 7,7 milioni, un ebitda di 1,3 milioni e liquidità netta pari a 3,1 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Come spiegato nella nota di Apoteca, l’investimento insieme a TIP rappresenta una partnership industriale di lungo periodo in ambito retail, con obiettivi comuni declinati in quattro direttrici: consolidamento del modello di affiliazione di farmacie indipendenti nei mercati già attivi (Italia, Spagna, Portogallo) e in nuovi mercati europei, a partire da Francia e Germania; allargamento selettivo della rete di farmacie di proprietà con particolare attenzione a quelle che fanno parte della rete Apoteca Natura; progressivo coinvolgimento dei farmacisti appartenenti alla rete anche come potenziali azionisti a livello di network; maggiore penetrazione e progressivo ampliamento dei servizi offerti e del listino dei prodotti a marchio Apoteca Natura.
Massimo Mercati ha dichiarato: “Il progetto che portiamo avanti da più di venti anni con tutte le farmacie affiliate al network ha dimostrato di essere competitivo su un mercato in cui crediamo che la prospettiva della quotazione possa essere la strada principale per garantire l’indipendenza di Apoteca Natura, a fronte di un percorso di condivisione della creazione di valore che andrà a vantaggio di tutti i farmacisti appartenenti al network e degli altri stakeholder coinvolti nel progetto”.
Nell’ambito del progetto l’apporto di TIP non sarà solo finanziario ma permetterà ad Apoteca Natura di svilupparsi nei prossimi anni in modo coerente con l’obiettivo di medio termine che prevede la quotazione in borsa di Apoteca Natura.
“In un mercato così competitivo come quello delle farmacie, crediamo infatti che la prospettiva della quotazione possa essere la strada principale per garantire l’indipendenza di Apoteca Natura, a fronte di un percorso di condivisione della creazione di valore che andrà a vantaggio di tutti i farmacisti appartenenti al network e degli altri stakeholder coinvolti nel progetto”, ha aggiunto il fondatore di Apoteca.
Quanto ad Aboca, è stata fondata nel 1978 da Valentino Mercati, padre di Massimo, ed è tuttora interamente controllata dalla famiglia. La società ha sede a Sansepolcro (Arezzo), conta oggi oltre 1.400 dipendenti, 32 brevetti registrati e una produzione che raggiunge 26 Paesi nel mondo. Nel 2018 è diventata una società benefit, impegnandosi nella promozione della salute e del benessere, ricerca e innovazione, creazione di nuovi modelli di filiera, miglioramento dell’ambiente.
Aboca coltiva su 1700 ettari, attraverso agricoltura biologica, tutti gli ingredienti utilizzati nel processo produttivo; dagli stabilimenti, che si estendono su un’area di 40mila mq, escono ogni anno circa 50 milioni di prodotti, distribuiti in 26 Paesi. In tutta la filiera produttiva è escluso l’utilizzo di sostanze di sintesi chimica, e i prodotti Aboca sono 100% naturali e biodegradabili.
Il gruppo, che fa parte del programma Elite di Borsa Italiana, ha chiuso il 2021 con un fatturato di 210 milioni di euro (da 228,2 milioni nel 2020), un ebitda di 28,5 milioni (da 29,4 milioni) e un debito finanziario netto di 94,7 milioni (da 81,4 milioni) (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Il debito include anche un positive loan erogato nell’ottobre 2019 da BNP Paribas a supporto del piano di investimento 2019-2020, condizionato al raggiungimento di specifici obiettivi eco-sostenibili (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo inoltre che pochi giorni fa il gruppo si è assicurato un finanziamento ESG-linked da 55 milioni di euro da BNL BNP Paribas (banca agente) e UniCredit, di cui una parte assistito da Garanzia SupportItalia di SACE, finalizzato anche al supporto di nuovi investimenti e del capitale circolante, in relazione a stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia (si veda altro articolo di BeBeez).