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Un incontro fra l’Umbria, la Romagna, i Balcani e l’America passando per il Messico e la Jamaica, così tra il rock e il folk, sprizza una leggerezza inconsueta, frizzante appena velata di malinconia come accade per il cantautorato italiano. L’album, 38 brani, è il risultato di trent’anni di carriera del Gruppo perugino che abbiamo avuto modo di incontrare.
L’album ha un ritmo molto frizzante, molta tradizione del canto autoriale italiano e per certi versi antesignano di un rap che non esiste, nel senso che non è stato coltivato, e che invece nella nostra musica avrebbe dovuto trovare la culla.
Un lavoro che bilancia bene l’impegno tra la musica e il testo con una vena appena malinconica. Un esercizio completo che spazia tra nuances emozionali, ritmi e suggestioni molto diverse.
Un album che è un viaggio nello spazio e nei generi. Come si intrecciano i due percorsi? Ogni Paese un genere oppure la scelta è un’altra?
“Più che nello spazio direi nel tempo perché lo spazio è rimasto da sempre chiuso nella realtà di provincia proiettata in storie che però sfiorano altri mondi, quali l’America, il Messico, la Giamaica, la Romagna che sono la rappresentazione di un sogno. È per questo che il nostro è un genere che sfiora un po’ tutti questi mondi, dal folk italiano e ai cantautori, al rock alla musica in levare.”
Trent’anni di carriera sono un bel bilancio: cosa c’è della vostra storia e cosa c’è, se c’è, di nuovo?
“C’è il bello di essere ancora tutti insieme con il cuore dentro la musica e una passione che ci lega da quando eravamo adolescenti. Di nuovo c’è che questo disco Go GTO Go – 1993-2023 ci ha dato ancora più motivazione ad andare avanti.”
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Due cover, una scelta che si trova spesso in questa etichetta. Più un orientamento editoriale o autoriale? E cosa vi ha spinto a scegliere proprio queste due canzoni?
“No, è stata una scelta nostra. Rimmel l’avevamo registrata quasi per gioco e ne è venuta fuori una versione particolare che in qualche modo si stacca dall’originale e abbiamo deciso di utilizzarla, spinti anche da alcuni fans che avevano sentito il demo. Go Gto Go, Cover di Johnny B Goode con il testo in italiano, era doveroso includerla perché è la canzone con cui chiudiamo i nostri concerti e tutti ci chiedevano dove potevano ascoltarla.”
Un album impegnativo anche se dotato di grande leggerezza. Cosa avete immaginato dalla parte dell’ascoltatore?
“Niente di particolare. Solo la conferma della nostra identità musicale e la possibilità di avere tutte le nostre canzoni migliori in una unica raccolta.”
In termini di linguaggio musicale, ma quali sono gli elementi distintivi?
“Sicuramente la fusione di strumenti tradizionali come la fisarmonica e la mandola con la chitarra elettrica in un mix che sa di folk/rock ma anche di pop e ska con testi che sono storie di vita, vissuta o sognata. Mi piacerebbe che il pubblico e i lettori di BeBeez.it non dimenticassero di seguirci sui nostri social e sul nostro sito http://www.musicforce.it/catalogo-produzioni/3061-gto-go-gto-go-1993-2023”.
Chi sono I GTO
Nascono nel 1993 a San Leo Bastia, in provincia di Perugia. Prendono ispirazione dalla tradizione italiana, dal rock e dal folk. L’ attività live attira da subito l’attenzione di pubblico e critica e vengono chiamati a chiudere il concerto di Willy DeVille a Rockin’ Umbria. Nel 1998 vincono AREZZO WAVE e partecipano all’omonima compilation con il brano Fiori nel Fiume. Sulla spinta di Arezzo Wave il gruppo inizia un never-ending-tour che li porterà a suonare i tutte le situazioni possibili, da quelle acustiche a quelle più elettriche da grande palco. Nel 2000 esce il primo disco THE BEST OF, una raccolta di brani parte integrante dell’attività live. Da subito inizia anche l’attività live in giro per l’Europa con un tour in Inghilterra sponsorizzato dalla birreria inglese Charles Wells. Il secondo album GTOCLUB esce nel 2002 e unisce al folk e al rock anche una dose di pop. Nel 2005 partecipano ad un film per la tv tedesca diretto da Michael Steinke e due brani, Pellerossa e La Cimbolera, vengono utilizzati per la colonna sonora. Nel 2007 esce GTOSPECIAL, il terzo album, undici brani originali suonati e cantati nel tipico gtostyle che qualcuno definisce “glocal”, qualcun altro invece “un incontro fra l’Umbria, la Romagna, i Balcani e l’America passando per il Messico e la Jamaica”. L’attività live li vede condividere il palco con artisti come Bandabardò e Tonino Carotone. La Sposa, il singolo tratto dall’album, incuriosisce per il suo ritmo, la sua storia coinvolgente (che qualcuno avvicina a De André) e passa a Radio Rai e in altre importanti emittenti nazionali. Nel 2009 firmano parte della colonna sonora del film indipendente In the Market del giovane regista Lorenzo Lombardi. L’attività live li porta di nuovo all’estero, al Franz Club di Berlino, dove girano anche il video di Lumediluna. Nel 2010 esce il quarto album MONDIAL che continua nel solco tracciato dall’album precedente. Con questo album i GTO firmano un contratto editoriale con l’etichetta MUSIC FORCE. L’attività live li vede protagonisti dei palchi italiani insieme a Teresa de Sio e ai Gogol Bordello all’Umbria Folk Festival, a Cisco prima e ai i Modena City Ramblers poi al Festival di Riofreddo. Numerosi anche i passaggi nella TV e nelle radio nazionali ed internazionali – Raiuno, Rai News 24, Radio Vaticana, RadioCoop, Radio Padania, Music Box, Radio Nazionale spagnola- belga- portoghese e colombiana; a Rai News International suonano in diretta unplugged alcuni dei loro pezzi. Nel 2012 partecipano anche al Festival degli Artisti di Strada di Ludwigsburg, in Germania, con notevole successo di pubblico e critica. Nel 2013 esce il quinto album LITTLE ITALY edito da Music Force e prodotto da Leonardo “Fresco” Beccafichi (collaboratore stabile di Jovanotti). L’album presenta undici brani che evidenziano l’aspetto più cantautorale della band. Questo album festeggia i vent’anni di attività e oltre cinquecento date alle spalle. Nel 2015 rappresentano l’Umbria all’EXPO di Milano. Nel 2018 esce SUPER, completamente autoprodotto, che torna ad un rock-folk viscerale e sincero, dove l’energia del rock’n’roll si incontra con certe dinamiche folk e dove le chitarre elettriche e i tocchi di fisarmonica vestono le storie di vita che i GTO raccontano da 30 anni. Al Festival Artistrada (Colmurano – MC) nel 2022 vengono definiti la band più coinvolgente.
a cura di Ilaria Guidantoni