Marchesi Frescobaldi, che produce alcuni fra i vini di maggior pregio in Italia, tra cui Masseto e Ornellaia, ha firmato un accordo definitivo per l’acquisizione della sua prima azienda estera, Domaine Roy & fils, proseguendo così nel percorso di crescita esogena che, dal 2016 ad oggi, ha portato la storica azienda ad acquisire altre 5 cantine e tenute in Italia. La transazione in questione sarà ufficialmente chiusa entro il mese di luglio (si veda qui il comunicato stampa).
Domaine Roy & fils è uno dei produttori più prestigiosi dell’Oregon, collocato nel cuore della Willamette Valley, negli Stati Uniti. La casa è stata fondata nel 2012 da due canadesi (sono di Montreal) figli d’arte, Marc-Andre’ Roy e Jared Etzel, che hanno portato avanti il lavoro dei padri che, insieme, avevano fondato la cantina Beaux Freres nel 1991. Entrambi i fondatori continueranno a lavorare in azienda, Roy come azionista di minoranza e membro del consiglio di amministrazione, mentre “Etzel continuerà a svolgere il suo incarico di enologo“, spiega la rivista di settore Wine Spectator, che fornisce altre informazioni interessanti in merito allo svolgersi dell’operazione che avrebbe “richiesto sei mesi di trattative, con 26 investitori da rilevare, e si è conclusa il 20 luglio“. Etzel ha dichiarato che il numero elevato degli investitori nell’azienda vinicola è stato uno dei motivi principali che ha portato all’accordo. “C’erano troppi soci. Questo ha reso tutto un po’ più difficile del necessario. Abbiamo parlato con diversi potenziali pretendenti e nessuno era all’altezza finchè non siamo arrivati ai Frescobaldi”.
L’enologo si riferisce agli altri azionisti canadesi che hanno accompagnato i due fondatori nella loro avventura, indicati anche nella nota diffusa da Frescobaldi, dove si spiega che “La famiglia Roy è stata accompagnata in questo viaggio da 26 amici del Quebec”.
Nell’ambito di quest’operazione, Marchesi Frescobaldi si è avvalsa della collaborazione di WithersWorldWide con i team degli uffici di Milano, New York, San Francisco e Los Angeles, mentre Domaine Roy & fils si è avvalsa dello studio di avvocati Davis, Wrights & Tremaine di Portland, Oregon. International Wine Associates (Iwa) ha iniziato questa transazione con Frescobaldi per conto di Domaine Roy & fils e ha proseguito come loro financial advisor esclusivo.
“A questo punto della nostra espansione abbiamo colto l’opportunità di acquisire la stupenda tenuta Domaine Roy & fils nell’Oregon, una delle migliori regioni al mondo per la coltivazione del Pinot nero. Diventare parte di questa comunità è un sogno che diventa realtà”, ha detto Lamberto Frescobaldi, presidente di Marchesi Frescobaldi che ha anche dichiarato alla rivista Wine Spectator: “Vogliamo mandare un messaggio al più grande mercato del vino, gli Stati Uniti, per dire che non vogliamo solo vendere vini lì, ma anche produrli”.
“È stato importante continuare il lavoro iniziato da mio padre, fondatore di Beaux-Freres, creando la Domaine Roy & fils nella Willamette Valley in Oregon, che è riconosciuta come una delle aree più prestigiose al mondo nella produzione di Pinot Noir”, ha aggiunto Roy, co-fondatore e presidente dell’azienda. “Siamo onorati ed entusiasti di accogliere la famiglia Frescobaldi come nuovi proprietari della Domaine Roy & fils. La loro storia nel mondo del vino e il loro impegno all’eccellenza sono perfettamente allineati alla nostra visione e ai nostri valori”.
La tenuta si sviluppa su 40 acri di terreno in due diverse località. La cantina Domaine Roy & fils e il vigneto Iron Filbert sono localizzati 45 minuti a sud-ovest di Portland, mentre l’altro vigneto, Quartz Acorn, è localizzato 25 minuti a est della cantina. Il primo, spiega nel dettaglio Wine Spectator, è piantato con 13 acri di Pinot Nero e 2 acri di Chardonnay mentre il secondo è composto da 21 acri di Pinot Nero e 3 acri di Chardonnay”. Secondo WS, la produzione annuale attuale è di circa 8.000 casse e ora Frescobaldi spera di aumentarla a 10.000 casse, visto che c’è spazio per crescere, con altri 8 acri di terreno sulla proprietà, adatti alla semina”.
Marchesi Frescobaldi società agricola srl è controllata al 100% da Compagnia de’Frescobaldi, le cui quote fanno capo ai diversi membri della famiglia salvo alcune che sono residuali e inferiori all’1%. La Compagnia ha chiuso il bilancio consolidato 2022 con 155,1 milioni di euro di ricavi, 52,1 milioni di ebitda e circa 36,5 milioni di debiti netti, a fronte di un patrimonio netto di 360,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Per Mediobanca, che a maggio 2023 ha pubblicato il suo più recente rapporto sul settore vinicolo iin Italia, Compagnia de’ Frescobaldi è l’azienda italiana di settore con la maggior redditività (28,4%), intesa come rapporto tra risultato netto e fatturato nel 2022. Nell’anno in questione il fatturato è aumentato del 18,8% rispetto al 2021, con una percentuale del 61,2%, pari a 95 milioni, che deriva dall’estero.
In tal senso, risulta ancora più comprensibile a livello strategico come mai sia stata intrapresa l’acquisizione di Domaine Roy & fils che rientra nel medesimo filone perseguito nei confronti di diverse realtà italiane, come sottolineato anche da Wine Spectator, che ha evidenziato come Marchesi Frescobaldi abbia “effettuato diverse altre acquisizioni negli ultimi anni”, sviluppandosi in modo esogeno. A maggio 2023 aveva acquisito Poggio Verrano, dalla famiglia Bolla, ad aprile 2022 Podere Arundineto, a Bolgheri, a settembre 2021, Corte alla Flora, dall’ex presidente e proprietario della Lazio, Sergio Cragnotti. Quattro anni prima, nel 2017, aveva acquisito la tenuta a San Donato in Perano, a Gaiole in Chianti, in asta, per 13,3 milioni di euro (si veda WineNews che, all’epoca, aveva dato per primo la notizia). L’anno prima ancora aveva investito 11,5 milioni per acquisire Tenuta Logonovo (si veda qui Pambianconews Wine & Food). Prima di quest’acquisizione l’unica tenuta di Marchesi Frescobaldi al di fuori della Toscana era la Cantina Attems, in Friuli.