IMA Industria Macchine Automatiche spa, leader mondiale nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il processo e il confezionamento d prodotti farmaceutici, cosmetici, alimentari, thè e caffè, gruppo controllato dalla famiglia Vacchi e partecipato da BC Partners, ha chiudo nei giorni scorsi due nuove acquisizioni.
Da un altro ha comprato il 70% del capitale di Mespic srl, società con sede a Faenza (Ravenna), che progetta, produce e commercializza impianti completi per il fine linea, rappresentando un punto di riferimento unico per tutte le esigenze di imballaggio e confezionamento secondario. A vendere è la Holding FGLG srl, che fa capo all’imprenditore Fabio Garavini (si veda qui il comunicato stampa). Nell’operazione Poggi & Associati ha assistito IMA. Il venditore è stato assistito, per gli aspetti fiscali, dallo Studio Morganti Dottori Commercialisti, e per gli aspetti finanziari e legali, dallo studio Bacciardi Partners. La società aveva chiuso il bilancio 2021 con 12 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 2,5 milioni e liquidità netta per 2,4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Dall’altro ha comprato il 60% di Phoenix Italia srl e il 100% della sua controllata Phoenix Tech srl (si veda qui il comunicato stampa), entrambe società con sede a Bareggio (Milano), cedute dal socio unico Phoenix Group Holding srl, che a sua volta fa capo alla famiglia Albertoni e a Paolo Lupoli (attraverso Convel sa). Fondata nel 1994 e con 37 dipendenti, Phoenix Italia sviluppa, produce e vende soluzioni di etichettatura per distributori, system integrator e produttori di macchine. In particolare, Phoenix Italia è specializzata nella produzione di applicatori di etichette print & apply ed etichettatrici modulari per etichette autoadesive per imballaggi secondari e di fine linea, coprendo quasi tutte le richieste di print & apply ed applicazione di etichette. La società ha chiuso il bilancio 2022 con 9,4 milioni di euro di ricavi, un ebitda di 4 milioni e liquidità netta per 1,1 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente)
Prosegue quindi la crescita per acquisizioni da parte del gruppo, nel cui capitale BC Partners è presente dal gennaio 2021 con una partecipazione di circa il 45%, a valle di un’opa con delisting del titolo da Piazza Affari (si veda altro articolo di BeBeez).
Ricordiamo che nei mesi scorsi si sono diffuse voci a proposito dell’intenzione di BC Partners di mettere su mercato il gruppo a partire dal secondo semestre di quest’anno (o al massimo nel 2024), aprendo un’asta per la quale avrebbero già mostrato interesse altri grandi fondi di private equity tra cui, Bain Capital, EQT, Advent (si veda altro articolo di BeBeez).
Oggi IMA è forte di una continua crescita che nel 2022 l’ha portata a fatturare 1,99 miliardi di euro, con un ebitda di 347 milioni e un debito finanziario netto di 1,59 miliardi (si veda qui il Bilancio di Sostenibilità 2022).
Lo scorso anno, a marzo, IMA aveva comprato il 74,9% di IMA Dairy & Food Holding GmbH, mentre l’imprenditore Thomas Becker era rimasto socio di minoranza e si è unito al management team di IMA, prendendo la responsabilità dell’intero Dairy Business, inclusa la divisione IMA Fillshape (si veda qui il comunicato stampa).
Nel luglio 2021, invece, aveva siglato un accordo per l’acquisizione dell’80% di FASP srl, che sviluppa sistemi tecnologici per la fabbricazione di motori elettrici: dalla produzione di macchine stand-alone, a impianti complessi, fino alla realizzazione di linee chiavi in mano completamente automatizzate. A vendere il controllo dell’azienda con sede a Montecchio Maggiore (Vicenza) è stata la famiglia Folco (si veda altro articolo di BeBeez).