E’ nata ufficialmente HWG Sababa Security srl si veda qui il comunicato stampa), il gruppo di cybersecurity creato con la fusione tra HWG srl, società veronese attiva nella sicurezza cibernetica e controllata da Investcorp Technology Partners, e la neo-controllata Sababa Security, solution integrator italiano di cyber security, delistato dal mercato Euronext Growth Milan lo scorso 23 maggio, dopo l’opa lanciata da HWG a inizio aprile al prezzo di 3,9 euro per azione (si veda altro articolo di BeBeez) poi incrementato a 4,28 euro. L’avvio del processo di integrazione era stato annunciato a fine maggio (si veda altro articolo di BeBeez).
La notizia non era un fuori programma visto che, già dopo l’annuncio dell’opa, Investcorp aveva fatto sapere che preferiva portare Sababa fuori dalla Borsa per “proseguire il processo di crescita e di sviluppo” della società, e che alla fine dell’offerta pubblica ci sarebbe potuta essere “una valutazione su una possibile fusione tra Sababa e HWG indicativamente entro il 31 dicembre 2023”, con la possibilità di “ulteriori operazioni straordinarie o di riorganizzazione societaria e di business”. Come infatti è avvenuto.
La scelta del nome della nuova società risiede nel fatto di voler preservare la storicità di HWG, che da più di 15 anni si occupa di IT e sicurezza informatica, ma allo stesso tempo sottolineare l’esperienza e capacità di innovazione di Sababa, nata nel 2019 come startup innovativa e diventata in breve tempo una solida realtà quotata a livello internazionale. Nel logotipo, l’unione delle iniziali delle due aziende, la H e la S, riprende il concetto di unione e fusione, dando vita ad un nuovo simbolo che permette però ancora di individuare le due lettere originarie.
HWG Sababa nasce dunque con questo obiettivo: consolidare la posizione di riferimento in Italia e nell’area mediterranea, offrendo ai clienti servizi specializzati e completi grazie al supporto di oltre 170 risorse completamente focalizzate sulla cybersecurity, e a investimenti in Ricerca e Sviluppo nella sicurezza digitale in tematiche emergenti e fondamentali per la resistenza del sistema paese, come OT, IoT e Automotive, supportati da una forte collaborazione con università e centri di eccellenza.
In oltre 20 Paesi nel mondo, gli esperti di HWG Sababa monitorano gli ambienti digitali per contrastare gli attacchi informatici 24/7 e per proteggere le infrastrutture digitali di organizzazioni di diverse dimensioni e che operano in diversi settori, tra cui finance, fashion, automotive, manifatturiero, industriale, energy & utility, telco e banche centrali. I Security Operations Center – SOC – giocano un ruolo centrale nel monitoraggio continuo della sicurezza dei clienti per prevenire, rilevare, analizzare e rispondere alle minacce cyber.
“Con alle spalle venti anni di esperienza verticale nel settore della cyber security, la fusione delle due aziende HWG e Sababa ci rende una realtà ancora più forte sul mercato. HWG Sababa rappresenta infatti l’inizio di un nuovo percorso volto a rafforzare ulteriormente un rapporto già consolidato negli anni. Questa fusione non farà altro che incrementare la nostra presenza a livello globale con un occhio orientato sempre al futuro per prevedere nuove minacce prima che arrivino ai clienti, aiutandoli ad implementare programmi avanzati di resilienza”, ha commentato Alessio Aceti, ceo di HWG Sababa.
“Il nostro obiettivo è proteggere l’infrastruttura e analizzare il rischio aziendale per migliorare la postura di sicurezza e consentire la continuità del business. Insieme a Sababa saremo in grado di fornire ai nostri clienti un portafoglio completo di servizi di sicurezza in ambito cyber, in grado di coprire l’intero processo della catena del valore. La combinazione delle competenze di queste due aziende ha come obiettivo quello di diventare uno dei più rilevanti operatori di sicurezza informatica della regione del Mediterraneo”, ha detto Enrico Orlandi, presidente di HWG Sababa.
Sababa ha chiuso il 2022 (ultimi risultati disponibili) con una crescita del valore della produzione a 11,06 milioni (+105% rispetto al 31 dicembre 2021), ebitda di 1,01 milioni (+10% rispetto al 31 dicembre 2021), ebit di 0,50 milioni (-15% rispetto al 31 dicembre 2021), utile netto di 0,42 milioni (-26% rispetto al 31 dicembre 2021), posizione finanziaria netta con cash positive per 4,13 milioni, patrimonio netto di 10,23 milioni, 46 persone in organico (+ 360% rispetto al 31 dicembre 2021), (si veda il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022).
Investcorp aveva investito in HWG nel marzo 2022 (si veda altro articolo di BeBeez). Fondata nel 2008 da Orlandi, HWG era controllata da Ninja Investments, piattaforma di club deal, condotta da Leonardo Bruzzichesi e Michelangelo Mantero, specializzata in investimenti di private equity, che aveva investito nella società nel 2019 attraverso il veicolo Ninja 4 srl. Orlandi e i cofondatori Claudia Rangogni, Andrea Boni e Andrea Pomari continuano a guidare HWG, mantenendo quote di minoranza in HWG Group HoldCo (Orlandi con l’8,58%, Boni e Pomari entrambi con il 5,28%, e Rangogni con il 3,52%). Quanto a Investcorp ha acquisito il 77,33% per una valutazione si dice di 50 milioni di euro attraverso il veicolo Husky sarl, che a sua volta fa interamente capo al fondo Investcorp Technology Partners V.
Ricordiamo infine che la società veronese ha chiuso il 2022 con 11,9 milioni di euro di ricavi, 3 milioni di ebitda, liquidità netta di 1,6 milioni. Rispetto a fine 2021 i numeri sono in crescita dato che i ricavi erano 8,1 milioni di euro (da 6,2 milioni nel 2020), l’ebitda di 2,4 milioni (da 1,6 milioni). È scesa solo la liquidità netta che era di 5 milioni (da circa 3,5 milioni del 2020) perché è stata utilizzata per investire, (si veda qui il report Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).