Uno scambio di quote societarie finalizzato all’ingresso in un gruppo paneuropeo e alla crescita in un settore, quale quello audiovisivo, in cui le dimensioni contano, soprattutto in chiave internazionale. E’ questa la ratio che ha portato all’ingresso della casa di produzione indipendente italiana Indiana Production, specializzata in film, pubblicità serie tv e creazione di contenuti, che lavora con nomi di primario rilievo internazionale quali, fra gli altri, Gabriele Salvatores, Pierfrancesco Favino, Mick Jagger e Leonardo Di Caprio, ad entrare a far parte di Vuelta Group, che la rivista Variety definisce “studio cinematografico europeo in forte ascesa, lanciato di recente con le acquisizioni di alto profilo della francese Playtime, della tedesca SquareOne e della scandinava Scanbox“.
Secondo quanto riportato da diversi media Vuelta ha acquisito l’intero capitale di Indiana, i cui soci avrebbero investito nel gruppo paneuropeo. La società, contattata da BeBeez, non ha rilasciato dichiarazioni in merito.
“Vuelta acquisisce tutte le quote di Indiana Production ma noi entriamo con una parte di quote nella stessa Vuelta Group”. » ha detto Marco Cohen a Il Sole 24 Ore. Cohen è stato il fondatore della società nel 2005, a Milano, insieme a Fabrizio Donvito, “raggiunti nel 2008 da Benedetto Habib, nel 2015 da Karim Bartoletti e nel 2019 da Daniel Campos Pavoncelli” spiega il sito della casa di produzione che ha uffici a Milano e Roma.
“Non si tratta esattamente di un’acquisizione (da parte di Vuelta), in quanto ognuno di noi investe una parte sostanziale di quanto ricevuto nell’azienda di origine. D’altra parte, stiamo cedendo (a Vuelta) la totalità delle nostre azioni. In un certo senso continuiamo a essere imprenditori, anche se su scala più ampia”, ha aggiunto Habib in un’intervista a Variety.
Qual’è stato l’elemento che ha convinto i soci italiani ad entrare a far parte del gruppo guidato dai veterani della finanza dei media (e amici d’infanzia) Jerome Levy e David Atlan-Jackson?
“In termini generali, entrare a far parte di Vuelta per Indiana rappresenta il miglior posizionamento possibile per rafforzare pienamente la nostra strategia di crescita. In particolare, ciò che ci è piaciuto molto della proposta di Vuelta è il modello (aziendale) adottato da questo gruppo” visto che “combina due aspetti strategici dell’attività: la distribuzione e la produzione. Questo è un altro elemento chiave” perchè “si tratta della possibilità di entrare a far parte di un Gruppo con cui si possono condividere valutazioni di progetti in fase di sviluppo o di produzione avendo già un’idea di come questo prodotto possa generare valore in determinati Paesi. Questo è un grande vantaggio competitivo. Attenua il rischio. Tutto questo in un mercato in cui – è risaputo – le dimensioni faranno la differenza e l’ampiezza internazionale determinerà la possibilità di dare il via libera a progetti più ambiziosi”, conclude Habib che, prima di quest’operazione, deteneva l’11,79% delle quote societarie.
La parte rimanente era suddivisa in parti uguali (26,51%) fra Cohen, Donvito e la società Dorado spa di Ronn e Jacob Benatoff, Bartoletti e Pavoncelli detenevano, rispettivamente, il 4,69% e il 4% del capitale.
Indiana Production ha chiuso il 2022 con 41,4 milioni di euro di ricavi e un ebitda negativo per 23,4 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 5,6 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). A giugno del 2022 la società aveva ceduto a Banca Sistema crediti verso la Pubblica Amministrazione per 1,8 milioni di euro (si veda qui altro articolo di BeBeez).
Fra le produzioni di maggior rilievo di quest’ultimo periodo, Il Ritorno di Casanova, di Salvatores con Tony Servillo, L’ultima notte di amore, con Favino, e le serie televisive Il Gattopardo e Unwanted che andranno in onda, rispettivamente, su Netflix e Sky.
Per quanto concerne Vuelta Group, “è un nuovo studio europeo che integra le migliori società di distribuzione e produzione locali europee sotto un unico cappello creativo al fine di diventare un leader paneuropeo di contenuti con un appeal locale e una portata globale”, spiega il profilo Linkedin. La società “garantirà ai registi un accesso unico alla distribuzione locale e globale e a soluzioni di finanziamento adeguate che consentiranno a progetti cinematografici e televisivi ambiziosi di raggiungere un pubblico globale”.
Vuelta è stata fondata quest’anno ed è stata lanciata lo scorso luglio con il sostegno di 50 milioni di dollari da parte di una non meglio precisata società di private equity statunitense, spiega il sito specializzato Deadline, ed ha iniziato ad operare effettuando le acquisizioni internazionali accennate all’inizio. Secondo Variety, altre due sarebbero allo studio, in procinto di essere realizzate, in Spagna e nei Paesi Bassi.