La società di venture capital internazionale, Runa Capital, fondata e guidata da Ilya Zubarev (co-chairman) e da Dmitry Chikhachev (managing partner), imprenditori tecnologici seriali, dopo Germania e Francia, ha deciso di puntare sull’Italia. E ha scelto di aprire la sua sede a Milano, per ampliare il portafoglio di investimenti nell’ecosistema delle startup italiane.
Francesco Ricciuti è il professionista scelto per guidare il team. Con una laurea all’Università La Sapienza, un MBA conseguito all’INSEAD di Parigi, un forte know how nella robotica per la logistica di ultimo miglio, Francesco (che prima lavorava a Berlino) è oggi Associato di Runa Capital (si veda qui il comunicato stampa).
Runa Capital è specializzata negli investimenti in startup attive nei settori del software aziendale di alta complessità, della tecnologia avanzata (deep tech) e delle infrastrutture fintech.
Fondata nel 2010, Runa Capital è una società internazionale di venture capital con sede a Lussemburgo che investe in software aziendali complessi, deep tech (next- gen computing, AI/ML e open-source software) e infrastrutture fintech. La società ha spostato la sua sede da Palo Alto al Lussemburgo nel 2022 (dove adesso c’è l’headquarter), consolidando il crescente interesse nel mercato europeo. Il fondo è presente a Londra, Berlino e, più di recente, a Parigi. Dal 2010 al 2022 ha raccolto oltre 450 milioni di euro attraverso tre fondi gestiti e ha realizzato investimenti in più di 100 aziende in Europa e Nord America. Oggi si dice pronta a espandere la sua attività in Italia. E, secondo quanto risulta a BeBeez, sta investendo in un quarto fondo.
Nel panorama degli investimenti europei del fondo, spicca l’azienda francese Pasqal, il cui co-fondatore è stato insignito del Premio Nobel per la fisica nel 2022. Si tratta di una startup che ha introdotto una vera innovazione nel settore, commercializzando il primo computer quantistico basato sull’uso degli atomi di Rydberg. E poi Mambu con sede ad Amsterdam, piattaforma bancaria SaaS che sta rivoluzionando i servizi finanziari di tutta Europa. A seguire Brainly, startup nata in Polonia, concepita come social network che permette agli studenti di scambiarsi esperienze e conoscenze. Infine, Zopa, con sede nel Regno Unito, promotrice di un nuovo modello di prestito finanziario peer-to-peer, e ancora molte altre.
“La scena tecnologica italiana ha sperimentato una straordinaria ondata di crescita negli ultimi anni e vogliamo essere presenti sul campo quando questo grande potenziale si manifesterà”, ha sottolineato Dmitry Chikhachev, general partner di Runa Capital e co-fondatore. “Vogliamo contribuire alla crescita dell’ecosistema di innovazione italiano e siamo pronti a investire capitali nelle startup italiane nei prossimi 5 anni”.
“Con il posizionamento di Runa Capital a Milano vogliamo contribuire a diversificare il sistema del venture capital italiano”, racconta a BeBeez Francesco Ricciuti. “Un ecosistema VC forte aiuta a fornire quella fiducia che le imprese hanno bisogno per prosperare o per decidere di stabilirsi in Italia. L’apertura dell’ufficio è solo il primo passo. Vogliamo investire soprattutto nelle startup italiane in fase di Serie A, dimostrando il nostro impegno a sostenere l’innovazione in un momento chiave dello sviluppo delle imprese, esattamente come Runa Capital ha già fatto aprendo le sedi in Germania e in Francia negli ultimi anni”. E conclude: “Le start up italiane dovrebbero ragionare con un’ottica più europea. Siamo ancora indietro ma tanto sta avvenendo. sono convinto che in Italia il sistema startup si potrà esprimere al meglio. Il capitale umano è ottimo e sarebbe bello che non se ne andasse all’estero e che i talenti finalmente possano essere valorizzati”.
Tra le aziende in cui ha investito in Europa e Nord America, ci sono Nginx (acquistata da F5 Networks per 700 milioni di dollari), MariaDB, Zopa, Brainly, DrChrono, Smava e Mambu. I partner fondatori della società hanno creato diverse aziende software globali, tra cui Acronis (valutata oltre 3,5 miliardi di dollari dopo una round con Blackrock), Parallels (acquisita da Corel), Odin (acquisita da Ingram Micro) e Acumatica (acquisita dal fondo di private equity EQT Partners).