ArteOlio Società Agricola srl, scaleup fondata nell’agosto 2019 con sede a Grosseto, che produce olio extra-vergine italiano, ha ottenuto un nuovo finanziamento bancario da 7 milioni di euro da Intesa Sanpaolo, Banca Tema e ChiantiBanca, portando così a 40 milioni di euro il totale delle risorse incassate da inizio attività, tra equity e debito, a supporto dello sviluppo del business e cioé degli oltre 700 ettari di oliveti in Toscana destinati alla produzione e commercializzazione di olio extra vergine di oliva di altissima qualità con le migliori tecniche innovative e sostenibili (si veda qui il comunicato stampa).
Sul fronte del debito, le linee di credito bancarie appena ottenute si vanno a sommare a quelle già messe a disposizione negli anni scorsi. Ricordiamo, infatti, che a giugno 2021 ArteOlio si era assicurata un finanziamento da 5,3 milioni di euro da Banca Carige e Banco BPM (si veda altro articolo di BeBeez) e che nell’agosto 2020 aveva ottenuto una ulteriore linea di credito di 5,85 milioni di euro sempre da Banco BPM (si veda altro articolo di BeBeez). A questi finanziamenti se ne erano poi aggiunti altri da parte di Banca Tema per 5,3 milioni, che avevano portato a circa 17 milioni il totale delle linee accordate.
La scaleup, che è oggi una pmi innovativa, è controllata dalla holding di investimento milanese Verteq Capital,. Ricordiamo infatti che a novembre 2021 la società aveva chiuso il suo terzo round di investimento equity da 4,5 milioni di euro, che era stato interamente sottoscritto da Verteq (si veda altro articolo di BeBeez). Sempre Verteq aveva guidato anche un round da 5 milioni di euro, al quale aveva partecipato anche il Fondo Rilancio e Sviluppo di SICI sgr (si veda altro articolo di BeBeez). Verteq era entrato per la prima volta nel capitale di ArteOlio a settembre 2019, sottoscrivendo un round da 5,5 milioni di euro complessivi, a cui avevano partecipato anche il fondatore e presidente Augusto Lippi e l’amministratore delegato Riccardo Schiatti (si veda altro articolo di BeBeez). In totale, quindi, dall’inizio dell’attività la società ha raccolto 15 milioni di euro dagli investitori in equity, di cui 14,5 milioni da Verteq, holding di investimento fondata nel 2017 da Ennio Valerio Boccardi, che in precedenza è stato Engagement Manager in McKinsey & Company, director in Magenta sgr, principal in Palamon Capital Partners e in seguito fondatore e managing partner di Vam Investments. Boccardi siede nel consiglio di amministrazione di ArteOlio e ne è vicepresidente.
“Siamo grati alle banche che si sono unite ai sostenitori di ArteOlio in questa ultima importante fase del progetto, e a Banca Tema, nostro partner finanziario strategico fin dagli inizi, per aver aumentato il credito a nostra disposizione”, hanno detto Augusto Lippi e Riccardo Schiatti, aggiungendo: “Con queste ultime linee ci siamo assicurati la possibilità di espandere ulteriormente e portare a pieno compimento il nostro progetto, cresciuto costantemente nell’ambizione in questi anni, di investire risorse ingenti sul territorio toscano per salvaguardare il made-in-Italy nell’olivicoltura di eccellenza”.
“Siamo molto soddisfatti di poter collaborare a un progetto che valorizza il nostro territorio”, ha detto il direttore generale di Banca Tema Fabio Becherini, che ha aggiunto: “La società agricola ArteOlio rappresenta un’esperienza territoriale di eccellenza nel settore dell’olivicoltura, solida e ben strutturata. L’operazione di finanziamento a cui partecipiamo è utile a dare valore alla diversità di approccio nella produzione di olio toscano di qualità e a potenziare le biodiversità del settore agricolo”.
E ha continuato Maurizio Farnesi, direttore generale di ChiantiBanca: “Il compito di una banca di credito cooperativo è rispondere ai bisogni dei territori, stare a fianco delle realtà che lo rappresentano, intervenire con le forme di finanziamento più idonee alle esigenze della controparte che sosteniamo. ArteOlio rappresenta un punto di riferimento per il mondo dell’olivicoltura, un settore che la nostra banca cura con un’attenzione particolare essendo radicati in un territorio che, specie nel settore agricolo, tutto il mondo ci invidia. ArteOlio, inoltre, sposa la stessa cura che ChiantiBanca ripone in materia di sostenibilità, un impegno che riteniamo di fondamentale importanza per un futuro fatto di qualità, in termini ambientali, sociali ed etici”.