Dopo i risultati record del 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), Kiko torna sul mercato. Lo scrive Il Corriere Economia, secondo il quale Antonio Percassi starebbe valutando di aprire il capitale a un grande fondo internazionale che la faccia crescere ulteriormente il brand della cosmetica a livello globale. L’obettivo sarebbe quello di disegnare lo schema dell’operazione entro fine mese, quando saranno firmati gli incarichi alle banche advisor. Si parla di un mandato possibile a Intesa Sanpaolo, che ha sempre supportato Kiko, a cui potrebbe affiancarsi BofA Merrill Lynch.
Ricordiamo che Kiko Milano, controllata al 100% dal gruppo Percassi, attraverso la holding Odissea ha archiviato il 2022 con 671 milioni di euro di ricavi, in crescita del 42% dai 474 milioni del 2021 e del 14% dai 588 milioni del 2019, ma soprattutto l’ebitda ha raggiunto i 75 milioni (+350% rispetto ai 22 milioni del 2021, e +30% dai 57 milioni del 2019). E, in occasione della presentazione dei risultati del 2022, lo scorso aprile, Simone Dominici, ceo di Kiko Milano, aveva anticipato: “Entro la fine del 2023 apriremo altri 120 store, arrivando a oltre 1.100 negozi dislocati in 75 Paesi con l’obiettivo di superare gli 800 milioni di ricavi con un ebitda record oltre i 100 milioni“. E non finisce qui, perché Dominici aveva aggiunto: “Il piano di sviluppo punta inoltre a raggiungere, entro la fine del 2027, 2mila punti vendita, entrando in nuovi Paesi e rafforzando la nostra presenza in Asia, America Latina e Africa con l’obiettivo di raggiungere ricavi pari a 1,25 miliardi“.
Dati i numeri del 2022 e soprattutto il prospettico del 2023, è ragionevole ipotizzare ora una valutazione del gruppo ben superiore a un miliardo di euro, considerato che lo scorso anno si dice che Peninsula Capital sia uscito dall’investimento con una valutazione di Kiko attorno ai 700 milioni di euro, quindi più che triplicando la valutazione all’ingresso nel 2018 (si veda altro articolo di BeBeez).
Nel dettaglio, la famiglia Percassi aveva ricomprato la quota del 38% del capitale della società allora detenuta da Peninsula Capital. I Percassi in tal modo sono tornati a controllare il 100% di Kiko direttamente e indirettamente tramite la holding Odissea srl. Il riacquisto della quota di Peninsula in Kiko era avvenuta dopo l’importante incasso (stimato intorno ai 275 milioni di euro) ottenuto da Antonio Percassi nella cessione del 47,3% dell’Atalanta Calcio a una cordata guidata dal finanziere Stephen Pagliuca (si veda altro articolo di BeBeez).
Peninsula era entrato come socio di Kiko nel 2018, periodo in cui la società si trovava in tensione finanziaria, soprattutto per le difficoltà della controllata statunitense. L’operazione era allora avvenuta sulla base di un valutazione di Kiko attorno ai 220 milioni (si veda altro articolo di BeBeez). La società nel 2020 aveva poi sofferto pesantemente le conseguenze del lockdown con ricavi che erano crollati a 368 milioni e l’ebitda andato in negativo a fronte di un debito finanziario netto di 230 milioni circa (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente). Il debito includeva un prestito da 270 milioni di euro che era stato erogato nell’estate di quell’anno da Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banca Nazionale del Lavoro con il quale aveva rifinanziato, delistandolo, il bond da 100 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez) emesso dalla società nel 2014, quotato sull’Irish Stock Exchange, sottoscritto da Generali (si veda altro articolo di BeBeez).