Si chiuderà il prossimo 15 dicembre, dopo una proroga del termine originario del 17 novembre, la call di Assintel-Confcommercio per partecipare agli Assintel Digital Awards 2024, il contest che ogni anno viene lanciato dal Assintel, Associazione Nazionale delle Imprese ICT di Confcommercio, con l’obiettivo di premiare i migliori progetti tecnologici del panorama nazionale (si veda qui il comunicato stampa).
I progetti finalisti saranno annunciati a inizio marzo 2024 mentre i tre progetti vincitori, uno per ognuna delle tre categorie, verranno pubblicati a metà marzo. La premiazione dei migliori progetti nelle tre categorie avverrà in occasione dell’Assintel Report speciale Startup previsto per aprile 2024 e in palio ci saranno servizi e/o convenzioni ideati con gli sponsor dell’Assintel Report (Grenke, Intesa Sanpaolo, TIM, Open Gate).
Il concorso quest’anno sarà dedicato esclusivamente alle startup suddivise in tre categorie, una in più dello scorso anno: Intelligenza Artificiale, Blockchain, Cybersecurity. La scelta di queste categorie valorizza i trend di mercato, come emerso dall’Assintel Report 2023, pubblicato a fine ottobre e realizzato da Assintel insieme alle società di ricerca IDC Italia e Istituto Ixé, sempre con la sponsorship di Grenke, Intesa Sanpaolo, TIM e Open Gate Italia. Secondo il report, AI e Blockchain sono infatti adottate o in progettazione da pochissime imprese, rispettivamente il 7% e il 2,3%, per via della loro natura ancora emergente, ma si prevedono crescite a due cifre nel futuro prossimo. La Cybersecurity finalmente sta vivendo una fase più matura di consolidamento: il 65% delle imprese ha adottato servizi e soluzioni per proteggersi (si veda qui il comunicato stampa).
Più nel dettaglio, dalla survey che ha coinvolto oltre 1000 aziende e pubbliche amministrazioni, emerge che le tre tecnologie più presenti sono quelle che riguardano la collaborazione (PC e smartphone) presenti nel 79,1% delle aziende, la connettività (banda ultra larga e wifi) con il 73,3% e la cybersecurity (65,1%). Circa la metà, inoltre, ha già adottato soluzioni per il sito web aziendale, soprattutto l’e-commerce (53,9%) e soluzioni gestionali e di back office (47%). Meno del 10%, invece, investe o sta pianificando di investire nelle tecnologie emergenti, come l’Intelligenza Artificiale (7%) e la Blockchain/NFT (2,8%), sebbene i tassi di crescita a livello macroeconomico di tutte queste restino a due cifre.
Le previsioni per il 2024 sono però in miglioramento rispetto all’anno in corso: 8 imprese su 10 confermano gli investimenti nel digitale, il 29% li aumenteranno. Ancora l’8,5% è in completo digiuno digitale, a livello nazionale sono circa 130.000 imprese soprattutto di piccole dimensioni. I principali ostacoli alla digitalizzazione si confermano essere la scarsa disponibilità finanziaria (31%) e la mancanza di cultura e competenze digitali (32,4%), sentiti particolarmente nel segmento delle micro e piccole imprese.
A livello di settore economico, la crescita del budget 2023 sul 2022 confrontata con le intenzioni sul 2024 mostra una sostanziale scomparsa delle differenze, in cui tutti i settori si attesteranno sul 30% circa di imprese che prevedono aumenti di budget. Nel dettaglio, il Commercio avrà la crescita più marcata e salirà dal 16% al 30% di imprese; l’industria dal 22% al 27%; i Servizi dal 22% al 29%; il settore pubblico invece scenderà dal 36% al 30%. Se entriamo nello specifico delle tecnologie su cui si focalizzeranno maggiormente gli investimenti, si nota che il Commercio si concentrerà sulla gestione dei clienti (17%) e le soluzioni web/ecommerce (14%); l’Industria sulle Infrastrutture IT (11%) e i gestionali (10%); i Servizi su web/ecommerce (13%) e Cloud (11%).