Secondo round di finanziamento per Soplaya, la startup friulana che ha creato un marketplace che mette in contatto diretto chef\ristoranti e negozi con i produttori alimentari, la cui raccolta è arrivata ora a 16 milioni di euro.
Ieri la società ha comunicato di aver chiuso un round di finanziamento da 12,5 milioni, di cui 11,5 in equity, erogati da Sinergia Venture Fund (Alkemia Capital), lead investor dell’operazione, e da P101, Azimut e CDP Venture Capital (attraverso il fondo Italia Venture I), che avevano partecipato anche al round precedente di 3,5 milioni, a luglio 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Un milione è stato ottenuto da Intesa Sanpaolo sotto forma di debito (si veda qui il comunicato stampa).
Nell’operazione la società è stata assistita dallo studio legale LCA, mentre la law firm McDermott ha supportato Sinergia Venture Fund.
“Immagino un futuro in cui anche i ristoranti indipendenti e le catene medio-piccole abbiano accesso a consegne rapide ed efficienti e a ingredienti di qualità a prezzi trasparenti ed equi, indipendentemente dalle loro dimensioni o capacità di negoziazione” ha dichiarato Mauro Germani, CEO di Soplaya. “Credo che la tecnologia e l’automazione, applicate a ogni fase della filiera di approvvigionamento dei ristoranti, ne miglioreranno radicalmente la trasparenza, l’efficienza e la sostenibilità, generando per tutti i ristoranti sia risparmi di tempo che riduzione dei costi che precedentemente erano accessibili solo ai colossi dell’hospitality. Dopo il nostro primo round nel 2020, abbiamo reso operativi tre hub e ora siamo in grado di lanciarne in soli 45 giorni, crescendo tre volte più velocemente a ogni lancio” ha continuato Germani spiegando che le risorse ottenute tramite quest’ultimo round saranno usate per “consolidare la nostra presenza sul mercato italiano, preparando al contempo l’espansione in nuovi Paesi”.
“Siamo onorati di essere lead investor di questo round di Soplaya”, ha aggiunto
Giacomo Picchetto, partner di Alkemia Capital. “Il nostro fondo investe in scale-up tecnologiche B2B innovative con un elevato potenziale di crescita in Italia e all’estero, una tecnologia all’avanguardia e un team strutturato e competente: Soplaya presenta tutte queste caratteristiche, che la posizionano nello scenario europeo come potenziale leader capace di rivoluzionare un settore ad alta crescita, anticiclico ma ancora tradizionale come quello della fornitura di ingredienti e prodotti all’industria HoReCa”.
La startup è stata fondata nel 2018 da Germani insieme a Gian Carlo Cesarin, Ivan Litsvinenka e Davide Marchesi. L’idea è stata quella di automatizzare e digitalizzare la catena di approvvigionamento alimentare B2B, così da ridurre gli sprechi, aumentare la redditività di clienti e fornitori e rendere il settore più sostenibile.
Ad oggi, le quote maggiori del capitale sono di P101 (20,35%), Alkemia Capital Partners (9,37%) e CDP Venture Capital sgr spa (9.18%), che precedono Cesarin (8,69%), Azimut Libera Impresa Società di Gestione del Risparmio spa (8.21%), Litsvinenka (8%) e Marchesi (7,73%). Ci sono poi alcuni altri azionisti con quote inferiori, da circa il 5% a scendere.
Nel 2022, la società ha chiuso il bilancio con 4,3 milioni di ricavi, un ebitda negativo per 3,8 milioni, e un patrimonio netto di 4 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).