Zucchetti, prima software house italiana per fatturato controllata dall’omonima famiglia, ha deciso di esercitare la call option prevista a proprio favore per incrementare al 51% la sua partecipazione del 25% detenuta in AWMS, azienda leader nel workforce management sino ad ora sotto il controllo di AzzurroDigitale, società padovana specializzata nei progetti di digitalizzazione del mondo manifatturiero (si veda qui il comunicato stampa). Nel corso dei prossimi mesi, Zucchetti aumenterà inoltre gradualmente il suo peso ne capitale sociale del gruppo, fino ad ottenerne il 100% entro la fine del 2024.
Carlo Pasqualetto, founder di AWMS oltre che co-fondatore e CEO di Azzurro Digitale, continuerà ad essere operativo nel ruolo di ceo della società al fianco degli altri due fondatori, Antonio Fornari e Jacopo Pertile, anch’essi confermati dal nuovo azionista. Lo stesso Pasqualetto ha riveltato a BeBeez che dopo questa operazione Azzurro Digitale metterà nel mirino la quotazione, che potrebbe avvenire nel 2030 “per diventare protagonista del cambiamento del paese, svolgendo un ruolo di playmaker nella trasformazione digitale delle nostre imprese: un polo della manifattura intelligent e digitale, capace di coniugare tecnologie, innovazioni emergenti e capitale umano in un ecosistema industriale all’avanguardia”.
Tra i principali investitori protagonisti dell’exit, oltre ad AzzurroDigitale, anche Gianmario Tondato Da Ruos (ex ceo di Autogrill), Alessandro Ballerio (ceo Elmec e co-fondatore di Eolo), Andrea Mazzaferro (managing director Capital Dynamics) e Francesco Beraldi (presidente Talent Garden Med).
AWMS è la piattaforma SaaS per la gestione efficiente e sicura della forza lavoro negli stabilimenti produttivi e logistici, fondata dal team di AzzurroDigitale che a marzo 2020 aveva chiuso un round “ad hoc” da un milione di euro per lanciarla (si veda altro articolo di BeBeez), sottoscritto anche da Tondato Da Ruos, dal cofondatore della Talent Garden School, Alessandro Rimassa, e da Beraldi. Con un team di 40 persone, la sua ambizione è quella di diventare il primo player in Europa nella gestione della forza lavoro negli stabilimenti produttivi. La sua Vision è migliorare la vita delle persone in fabbrica attraverso i dati e la tecnologia. AWMS ha chiuso il 2022 con 1,3 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo per 513.174 mila euro, una liquidità netta di 63.813 mila euro e un patrimonio netto di 1,3 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
AzzurroDigitale è invece nata invece nel 2015 all’interno dell’ecosistema Talent Garden, la maggiore piattaforma europea di coworking e formazione digitale. AzzurroDigitale è stata lanciata da Pasqualetto, Fornari e Pertile con un duplice obiettivo: consolidare e accrescere le performance del software AWMS, e in parallelo espandersi nel mercato in modo più aggressivo. accompagnare le aziende manifatturiere in un percorso di digital transformation. L’azienda è specializzata nella trasformazione delle fabbriche attraverso un processo che parte dalle persone e considera la tecnologia come un potentissimo abilitatore. Oltre ad aver sviluppato AWMS, tra i suoi prodotti di punta si annovera Matix, la piattaforma di riferimento per la gestione e il monitoraggio degli stampi industriali. La società ha chiuso il 2022 con ricavi per 1,7 milioni di euro e un ebitda di 567 mila euro circa (si veda qui il report di Leanus, una volta registrati gratuitamente).
Pasqualetto ha commentato: “Siamo entusiasti del nuovo corso che si apre per AWMS. Questa operazione rappresenta un passo significativo per rafforzare e dare solidità alla nostra piattaforma nel mercato italiano e internazionale. Si tratta di un passaggio che ci permetterà di sfruttare le sinergie tra due realtà accomunate dai medesimi valori di eccellenza, innovazione e imprenditorialità, e, di conseguenza, di offrire soluzioni sempre più competitive per accelerare la trasformazione digitale delle imprese e del nostro paese. Ringrazio Zucchetti per la fiducia: sono certo che il gruppo saprà valorizzare al meglio il nostro prodotto e portarlo ai massimi livelli, per raggiungere nuovi ambiziosi traguardi”.
“Dal 2019 a oggi siamo riusciti a dare vita a una soluzione innovativa ed efficiente, capace di migliorare concretamente l’efficienza lavorativa all’interno degli stabilimenti produttivi – ha spiegato Pertile. L’impegno profuso nello sviluppo di una piattaforma realmente in grado di ottimizzare i processi interni agli impianti ci ha portato in quattro anni a gestire 50 mila blue collar distribuiti in 7 paesi, e a raccogliere canoni ricorrenti per 1,2 milioni di euro all’anno, una cifra importante per una società giovane, attiva in un mercato così verticale”.
Alessandro Zucchetti, presidente del gruppo Zucchetti, ha concluso: “Da sempre Zucchetti si impegna per offrire soluzioni all’avanguardia e soddisfare in maniera puntuale e completa le differenti necessità dei propri clienti. Il completamento dell’acquisizione di AWMS rappresenta un ulteriore passo in questo senso. I nostri obiettivi comuni ci permetteranno di affrontare sfide sempre più complesse e si tradurranno in una gamma più ampia di soluzioni di alta qualità per la gestione della workforce e non solo. In questo scenario, l’esperienza e il solido know-how del team di AWMS saranno delle risorse preziose per realizzare risultati straordinari e per proiettarci verso un futuro di successi, innovazione ed eccellenza”.
Il gruppo Zucchetti, controllato pariteticamente da Alessandro e Cristina Zucchetti, soprattutto negli ultimi anni ha ampliato la presenza all’estero, arrivando con società in Austria, Brasile, Bulgaria, Francia, Germania, Romania, Spagna, Svizzera, UK, USA e oltre 350 partner in 50 paesi del mondo. Il gruppo ha chiuso il 2022 con 1,3 miliardi di euro di ricavi, un ebitda di 246,7 milioni e un debito finanziario netto di 89,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che lo scorso gennaio Zucchetti ha investito nella triestina O3 Enterprise, società specializzata nelle soluzioni per le immagini biomediche, acquisendone dai soci una partecipazione di circa il 60% (si veda altro articolo di BeBeez). In precedenza, Zucchetti aveva rilevato il 100% di Piteco da Dedagroup spa, polo di aggregazione di aziende italiane di eccellenza del software in particolare delle soluzioni As a Service (SaaS), controllato dalla famiglia Podini. Piteco è la software house italiana di riferimento nelle soluzioni gestionali per la tesoreria aziendale e la pianificazione finanziaria, che ha effettuato il delisting da Piazza Affari lo scorso agosto (si veda altro articolo di BeBeez).
Prima di questo accordo, a giugno 2021, il gruppo aveva inoltre acquisito la software house di Monza, Axioma. In passato, ricordiamo le acquisizioni della maggioranza di Beaconforce, di Scloby, della maggioranza di LybraTech, del 51% di Fluida, di KFT e GuardOne Italia, di Intervieweb, di KonArt e degli allarmi GT di Getronic.