Almawave, società italiana quotata sul mercato Euronext Growth Milan, e parte del Gruppo Almaviva, attiva in ambito data & artificial intelligence, ha completato l’acquisizione, tramite la controllata The Data Appeal Company (ex Travel Appeal), società fiorentina fornitrice di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale ad aziende attive nella distribuzione, turismo e fintech, del 70% del capitale sociale di Mabrian Technologies, società spagnola (con sedi a Minorca e Barcellona) specializzata nello sviluppo e realizzazione di software per le aziende del turismo e destination intelligence e focalizzata su soluzioni innovative basate sulla data analysis e decision intelligence. L’operazione era stata annunciata alla fine del novembre scorso, come anticipato da BeBeez, dove si parlava di un accordo vincolante tra le due realtà (si veda qui il comunicato stampa di allora).
CMP Law ha assistito Almawave in Italia. In Spagna, Almawave è stata assistita dallo Studio Bartolome & Briones. Mabrian Technologies è stata assistita nell’operazione da Cuatrecasas.
L’operazione prevede l’acquisto in cash del 70% di Mabrian da parte di The Data Appeal. Il prezzo pagato, circa 3,7 milioni di euro, è stato concordato sulla base di un enterprise value di 6,1 milioni e sarà oggetto di aggiustamenti alla data del closing sulla base della posizione finanziaria netta definitiva. Il deal prevede inoltre l’eventuale riconoscimento di un earn-out, pari ad un massimo di 1,5 milioni di euro, al raggiungimento di specifiche performance economico finanziarie, da riconoscersi a seguito dell’approvazione del bilancio d’esercizio 2023. L’operazione verrà finanziata interamente con risorse proprie del Gruppo Almawave. Il 30% residuo del capitale di Mabrian potrà essere acquisito tramite opzione esercitabile nel 2026, soggetta al verificarsi di talune condizioni economiche e operative predefinite.
Il contratto prevede inoltre alcune clausole volte a proteggere l’investimento nel lungo periodo, tra le altre, il patto di non concorrenza dei key managers che continueranno ad essere operativi in azienda. L’esecuzione dell’operazione resta subordinata al verificarsi di condizioni sospensive usuali per operazioni di questo tipo.
The Data Appeal Company, tramite questa operazione, si afferma come una delle prime aziende europee specializzate in analisi di dati attraverso l’intelligenza artificiale, in particolare verso le soluzioni di destination intelligence per il settore del turismo, basate su alternative data, quali informazioni geolocalizzate, flussi di viaggio, dati di spesa.
“L’operazione, grazie alla complementarità del portafoglio clienti, agli obiettivi di crescita internazionale, alla vocazione territoriale di Mabrian Technologies, e alle forti competenze tecnologiche di settore del team della società, si inserisce in piena coerenza nel percorso strategico del Gruppo Almawave”, si legge in una nota.
Mabrian serve oggi oltre 50 clienti in tutto il mondo, dispone di una soluzione tecnologica molto efficace per la gestione delle destinazioni ed opera con importanti partner internazionali. Fondata nel 2013 e con sede in Spagna, Mabrian è una società tecnologica che propone sul mercato una piattaforma proprietaria che utilizza algoritmi per raccogliere, aggregare e valorizzare grandi volumi di dati, al fine di identificare tendenze e comportamenti di consumo e spesa. La piattaforma è costruita in modo modulare e offerta in modalità Software as a Service (SaaS), con un modello basato su abbonamento, in cui i clienti possono selezionare diversi moduli, al fine di personalizzare il proprio servizio. Ha un portafoglio clienti consolidato, basato in particolar modo in Europa e America Latina. A dicembre 2022 la società ha registrato ricavi per 2,2 milioni di euro, con marginalità positiva.
Valeria Sandei, amministratore delegato Almawave e presidente The Data Appeal Company, ha detto: “Questa è la prima operazione internazionale di M&A. Il team è espressione di competenza, innovazione e qualità in un comparto strategico nel quale vogliamo consolidare il nostro posizionamento a livello internazionale. Aver completato il closing dell’operazione rapidamente ci permette di cominciare a collaborare, e insieme, affrontare il 2024 più forti e determinati nel perseguire gli obiettivi di crescita”.
Mirko Lalli, ad di The Data Appeal Company ha aggiunto: “Questa operazione rappresenta un passaggio importante che ci consente di consolidare il mercato dei dati turistici, puntiamo inoltre ad accelerare il nostro percorso di crescita, con l’obiettivo di realizzare sinergie”. Mentre Santi Camps, ad di Mabrian, ha concluso: “Intendiamo sviluppare un progetto che possa guidare il mercato della tourism intelligence a livello globale”.
Almaviva è una holding privata che controlla per il 66% Almawave. Ricordiamo che è di fine dicembre 2021 l’acquisizione del 100% di The Data Appeal Company (si veda altro articolo di BeBeez). L’azienda è passata di mano per 16,5 milioni di euro. A vendere, oltre al fondatore Mirko Lalli, sono stati i vari fondi di venture capital che via via sono entrati nei vari round effettuati da The Data Appeal a partire dal 2014, nel dettaglio Indaco Ventures I, gestito da Indaco Venture Partners sgr, il Fondo Acceleratori di Cdp Venture Capital, il venture capital olandese Airbridge Capital Partners, H Farme lo Start Lab di Unicredit. I primi tre erano entrati in occasione dell’ultimo round, di serie A da 3 milioni di euro, effettuato nell’ottobre del 2018 (si veda altro articolo di BeBeez). Unicredit e H Farm erano entrati invece nell’aprile 2015 in occasione di un round seed da 100 mila euro (si veda altro articolo di BeBeez). Nel marzo 2017 erano invece entrati alcuni imprenditori internazionali del settore turistico, che avevano investito 720 mila euro in cambio di una quota del 12% (si veda altro articolo di BeBeez) per una valutazione post money di 6 milioni di euro.
Ricordiamo poi che lo scorso dicembre Almaviva ha completato l’acquisizione del 60% del capitale sociale di 2F Water Venture srl, società benefit padovana attiva nel settore del Servizio Idrico Integrato (SII) che realizza soluzioni tecniche innovative per attività di monitoraggio ambientale e quali-quantitativo delle reti idriche (si veda altro articolo di BeBeez). L’annuncio dell’acquisizione era avvenuto a luglio, in concomitanza con l’acquisizione anche di B. M. Tecnologie Industriali, società di engineering strumentale a supporto delle water utilities (si veda qui il comunicato stampa di allora).
Oggi Almaviva è un gruppo leader italiano nell’Information & Communication Technology con 46.000 persone, 7.000 in Italia e 39.000 all’estero, ed è il terzo gruppo privato italiano per numero di occupati al mondo, per un fatturato nel 2022 pari a 1.096 milioni di euro.
La società è molto attiva. Ricordiamo ancora che lo scorso luglio sempre la controllata The Data Appeal Company e la londinese WeVee Technologies hanno annunciato una partnership strategica che durerà tre anni. Il valore dell’accordo è di 1,6 milioni di euro con possibilità di ulteriore revenue sharing, ossia il modello di business secondo il quale l’accordo tra due aziende porta a guadagni, in questo caso supplementari, commisurati ai risultati (si veda qui il comunicato stampa di allora).
The Data Appeal Company dal canto suo è una scale-up ad alto potenziale di crescita che fornisce a oltre 140 clienti in tutto il mondo strumenti e prodotti basati su intelligenza artificiale con l’obiettivo di facilitare i processi decisionali e rendere possibile l’applicazione delle informazioni chiave che derivano dai dati. Attraverso una tecnologia proprietaria, raccoglie e analizza contenuti digitali su vasta scala, li combina con dati geografici e di contesto e li trasforma in insight immediatamente azionabili e utili per prendere decisioni più accurate sia in ambito strategico che operativo. L’azienda ha chiuso il 2022 con un fatturato di 4,2 milioni, un ebitda di 35mila euro e una liquidità netta di 45 mila euro (si veda qui l’analisi di Leanus, una volta registrati gratuitamente).