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di Antonio Lanotte,
Chartered Tax Advisor and Senior Auditor – Advisory Board at Vernewell Group – Lecturer Vernewell Academy; Panel of Experts – EUBOF; Advisory Council – Blockchain for Europe; Tax Technology Committee – CFE Bruxelles; Global Blockchain Business Council Ambassador. (clicca qui per la bio).
Semaforo verde per gli ETF spot su bitcoin dopo che, mercoledì 10 gennaio, per molti già una data storica, la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha ascoltato le istanze di circa una dozzina di società, tra cui BlackRock, Fidelity e Grayscale. Negli ultimi giorni, infatti, queste avevano annunciato e, in alcuni casi, tagliato, le commissioni che intendono addebitare agli investitori, lasciando intendere che si prospetta una dura battaglia per aggiudicarsi il denaro degli stessi. Si tratta di ETF a pronti, ossia che detengono il bitcoin stesso, rispetto agli ETF futures sul bitcoin, già approvati, che detengono contratti derivati legati al BTC.
La SEC aveva avviato colloqui con tutti coloro che avevano fatto richiesta di approvazione di bitcoin ETF. Questa era in realtà una decisione molto attesa dal settore perché è destinata facilitare il percorso degli investitori retail verso gli asset digitali, in altre parole maggiore liquidità nel mercato. Il trading di bitcoin, aperto ufficialmente giovedì 11 gennaio, ha prodotto nel primo giorno di contrattazioni un volume di scambi pari a 4,5 miliardi miliardi di dollari. Se si pensa che BlackRock e Fidelity sono grandi realtà che hanno avanzato richieste al pari di Grayscale. E anzi, non sono in pochi a considerare la vittoria di Grayscale in tribunale, a sua volta, come una svolta nella strada per l’approvazione.
Gli ETF su bitcoin ed Ethereum sono veicoli di investimento che seguono il prezzo di BTC ed ETH e potrebbero portare maggiore liquidità, stabilità e adozione mainstream al mercato dei crypto-assets.
Gli ETF, o fondi negoziati in borsa, sono veicoli d’investimento che di solito seguono la performance di un’attività sottostante, come un’azione, un indice di azioni, una materia prima o un paniere di materie prime (come i crypto-assets). Sono costituiti da un singolo asset o da una combinazione di vari tipi di investimenti attraverso il loro meccanismo di finanziamento, ma sono autorizzati a negoziare come azioni nelle borse statunitensi. Gli ETF sono progettati per fornire agli investitori un’esposizione all’attività (o alle attività) sottostante, ma con alcuni vantaggi distinti. Essendo negoziati in borsa, gli ETF consentono agli investitori di acquistarli e venderli durante la giornata di negoziazione ai prezzi di mercato. Ciò garantisce liquidità e flessibilità rispetto ai fondi comuni tradizionali. Gli ETF offrono agli investitori l’opportunità di ottenere un’ampia esposizione e diversificazione del mercato e costi potenzialmente inferiori rispetto ai fondi gestiti attivamente. Sono una scelta d’investimento popolare sia per gli investitori individuali che per quelli istituzionali che cercano una strategia d’investimento passiva.
Gli aspetti salienti sono:
Gli ETF, o fondi negoziati in borsa, tracciano la performance di un’attività sottostante e offrono un’esposizione diversificata a varie attività, fornendo liquidità e flessibilità ai trader,
gli ETF su bitcoin ed Ethereum semplificano il trading detenendo la criptovaluta come attività sottostante ed emettendo azioni che ne seguono il prezzo,
gli ETF bitcoin Spot possiedono direttamente il bitcoin, mentre gli ETF bitcoin Futures utilizzano contratti futures regolamentati dalla CFTC per seguire il prezzo del bitcoin, ciascuno con il proprio profilo di rischio e i propri vantaggi,
l’adozione su larga scala degli ETF sui crypto-assets dipende dalla risoluzione delle problematiche normative e dalla creazione di un ecosistema affidabile, bilanciando al contempo innovazione e protezione dei trader.
L’introduzione dei futures bitcoin ed Ethereum(ETF) ha avuto diverse implicazioni nel mercato delle crypto-assets. Questi ETF forniscono un modo più accessibile e regolamentato per gli investitori tradizionali di partecipare ai mercati di bitcoin ed Ethereum, attirando potenzialmente più capitali e aumentando la liquidità. Ciò potrebbe portare a una maggiore stabilità dei prezzi e a una riduzione della volatilità, poiché gli ETF introducono un nuovo livello di investimenti istituzionali. Gli ETF a pronti, compresi quelli su bitcoin ed Ethereum, potrebbero anche contribuire alla legittimazione e all’adozione mainstream dei crypto-assets facendole rientrare nel quadro dei mercati finanziari tradizionali (TradFi). Ciò potrebbe potenzialmente portare a una maggiore accettazione e integrazione dei crypto-assets nei sistemi finanziari esistenti. Poiché l’ETF Spot detiene le attività sottostanti, crea anche l’opportunità di acquistare e detenere a lungo termine le attività sottostanti da parte dell’ETF.
Tuttavia, è importante notare che gli ETF bitcoin comportano anche alcuni rischi, uno dei quali è la correlazione tra il prezzo delle azioni dell’ETF e il prezzo del bitcoin. Se il prezzo del bitcoin subisce fluttuazioni significative, anche il valore delle azioni dell’ETF può risentirne. Inoltre, è possibile che il prezzo delle azioni dell’ETF si discosti dal seguire da vicino il prezzo del bitcoin, o che le azioni possano talvolta essere scambiate con uno sconto o un premio rispetto all’effettivo bitcoin sottostante detenuto dall’ETF.
Gli ETF su bitcoin ed Ethereum hanno il potenziale per rivoluzionare il mercato dei crypto-assets, fornendo uno strumento d’investimento regolamentato e accessibile sia agli investitori retail che a quelli istituzionali. Sebbene attualmente esistano due tipi principali di ETF su bitcoin ed Ethereum – Spot e Futures, ciascuno con i propri rischi e vantaggi – la conversazione si è concentrata principalmente sugli ETF Spot. Il ritardo della SEC nell’approvazione degli ETF Spot su Bitcoin ed Ethereum è dovuto principalmente alle preoccupazioni relative alla manipolazione del mercato e alla protezione degli investitori. Adesso che gli ETF Spot bitcoin sono stati approvati, probabilmente questo aprirà la strada verso l’approvazione degli ETF Spot su Etherum. Gli strumenti ETF Spot bitcoin e in futuro su Etherum sono destinati a portare maggiore liquidità, stabilità e adozione mainstream al mercato dei crypto-assets. Poiché il panorama normativo continua a evolversi e a maturare, è fondamentale che i partecipanti al mercato e le autorità di regolamentazione collaborino e stabiliscano un quadro che trovi un equilibrio tra innovazione e protezione degli investitori. In definitiva, il futuro degli ETF sui crypto-assets, a partire da bitcoin e in futuro da Ethereum, dipende dalla capacità di affrontare le problematiche normative e di costruire un ecosistema affidabile che infonda fiducia negli investitori.