Morato Group spa, gruppo internazionale nel settore della panificazione industriale controllato da Aliante Equity, con la famiglia Morato in minoranza, ha annunciato l’acquisizione della maggioranza del capitale di Massimo Zero, azienda meranese specializzata in pasta secca e prodotti da forno senza glutine. L’operazione verrà condotta attraverso la controllata NT Food spa, azienda toscana specialista nei prodotti gluten free, alla cui guida sono rimaste le socie fondatrici Nicoletta e Giovanna Del Carlo (si veda altro articolo di BeBeez), a cui spetterà la gestione strategica e commerciale di Massimo Zero, finora partecipata in maggioranza da Botzen Invest EF spa, che manterrà una minoranza nel capitale del gruppo vicentino come partner finanziario. (si veda qui il comunicato stampa).
Botzen Invest EF è una società di investimenti privata dell’Alto Adige nata nel 2006 a seguito della fusione per incorporazione della finanziaria Euregio Finance con la finanziaria Botzen Invest, in cui ha un partecipazione rilevante l’Istituto Atesino di Sviluppo (Isa), e conta oltre 60 soci con un’ampia rappresentanza del tessuto imprenditoriale dell’Alto Adige. Il 2020 ha visto l’ingresso di Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano nel capitale. Botzen è anche investitore nel capitale della piattaforma di real estate crowdfunding Walliance (si veda altro articolo di BeBeez ).
Per la nuova acquisiione, Morato Group si è avvalso della consulenza di Giliberti, Triscornia e Associati per l’assistenza legale sull’operazione, mentre Botzen Invest EF si è avvalso della consulenza di Oaklins Italy (Banca Akros, gruppo Banco BPM) come advisor finanziario, dello studio MM&A Studio Associato per la parte fiscale e contabile e dallo studio Giammarco Russolo Tomezzoli per l’assistenza legale.
L’ingresso nel capitale di Massimo Zero da parte di Botzen Invest risale al 2021. La società ha chiuso il 2022 con circa 4,8 milioni di euro di ricavi, un ebitda negativo per poco meno di 90 mila euro e un debito finanziario netto di 2,8 milioni, a fronte di un patrimonio netto di 182 mila euro(si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Nel suo stabilimento produttivo nel cuore dell’Alto Adige, Massimo Zero produce un vasto assortimento di pasta secca disponibile in svariati formati e realizzata con una miscela esclusiva di farine senza glutine 100% italiane e senza l’aggiunta di additivi. Nel 2018 ha ampliato il proprio portfolio prodotti con l’avvio di una linea per la produzione di biscotteria senza glutine di alta qualità.
Lo stabilimento di Massimo Zero si aggiunge così ora ai quattro del gruppo Morato già dedicati al senza glutine, permettendo alla controllata NT Food, azienda alla cui guida sono rimaste le socie fondatrici Nicoletta e Giovanna Del Carlo, di rafforzare il proprio ruolo di specialista nei prodotti senza glutine e all’avanguardia nell’ambito delle intolleranze e dei regimi dietetici alternativi, in linea con il piano strategico di crescita del gruppo.
Stefano Maza, ceo del Gruppo Morato, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver portato a termine questa operazione, che ci consentirà di consolidare ulteriormente la nostra presenza nel mercato del Gluten Free con un marchio che è sinonimo di qualità ed eccellenza e che va a completare la nostra offerta rivolta ai canali specializzati. Il segmento salutistico sta mostrando un trend di crescita interessante e oggi il nostro Gruppo, con ben 5 stabilimenti dedicati esclusivamente al senza glutine, si conferma una realtà di riferimento in grado di rispondere con competenza e specializzazione alle richieste di consumatori e partner.”
E Nicoletta Del Carlo , general manager di NT Food, ha aggiunto: “Questa nuova operazione conferma la volontà del Gruppo di consolidare la propria posizione nel campo del free from food e la fiducia riposta in Nt Food e nelle sue persone, che sicuramente accogliamo con grande entusiasmo e proattività. Massimo Zero è un brand che ha saputo costruire una relazione unica con i propri consumatori, scegliendo la strada della qualità e della coerenza. Non possiamo che trovarci allineati rispetto a questa visione e siamo certi che dall’incontro delle nostre realtà possano scaturire sinergie significative a livello di innovazione di prodotto, di processo e distribuzione”.
L’acquisizione segue le due annunciate nel gennaio 2023: da un lato il 55% di La Spiga Food dai soci fondatori Luciano Spigone e Egisto Palmitesta, che sono rimasti nel capitale con una quota di minoranza (si veda altro articolo di BeBeez); e dall’altro il 100% della francese Harrys Restauration, società che controlla uno stabilimento specializzato nella produzione di panini per hamburger nel nord della Francia, a Gauchy (si veda altro articolo di BeBeez). A vendere in quel caso era stata Barilla France e per finanziare l’operazione Morato aveva emesso un bond da 7 milioni di euro, che è stato sottoscritto da Finint Investments sgr, attraverso il proprio fondo di private debt Fondo PMI Italia II. Morato Group era stata inoltre finanziata anche da Finest spa, Banque Publique D’Investissment e Banque CIC.
Sinora a quel momento il gruppo all’estero aveva puntato sulla Spagna, dove nell’agosto 2021 aveva acquisito un impianto di produzione di vari tipi di prodotti da forno dal gruppo spagnolo Cerealto-Siro in tandem con la bresciana Casalini, azienda di prodotti da forno che nel 2013 era assurta agli onori della cronaca per aver rilevato dal gruppo Ragosta lo storico marchio di pasticceria Lazzaroni (si veda altro articolo di BeBeez). Nel giugno 2020, invece, Morato sempre in Spagna aveva comprato il ramo d’azienda dei prodotti da forno salati, sempre da Cerealto-Siro, contestualmente all’acquisto in Italia del produttore di grissini a marchio Roberto (si veda altro articolo di BeBeez).
Quanto agli investimenti in Italia, nel luglio 2022 aveva come detto annunciato l’acquisizione della maggioranza del capitale di NT Food. Nel luglio 2021 il gruppo aveva invece comprato Ro.Mar. Semenzato dal fondo Alto Capital III, gestito da Alto Partners. In precedenza, nell’ottobre 2020 aveva comprato da Granarolo la controllata Pandea, specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti da forno con e senza glutine. L’operazione era stata chiusa in collaborazione con la società Armando De Angelis, guidata da Paolo Pigozzo, ex direttore generale della stessa Pandea. Quest’ultima, che opera a Parma dal 1946, era stata acquisita a fine 2016 da Granarolo da un’asta fallimentare indetta dal Tribunale di Verona. Nell’ottobre 2019, infine, Morato aveva acquisito anche il produttore italiano di piadine Orva, sino a quel momento di proprietà dell’imprenditore Luigi Bravi.
Il Gruppo Morato, con sede ad Altavilla Vicentina (Vicenza), è una realtà internazionale che rappresenta il secondo player nel mercato della panificazione industriale in Italia e in Spagna. Nei suoi 21 stabilimenti dislocati tra Italia, Spagna e Francia, il gruppo produce pani a fette (sandwich, cassetta, tramezzini), bruschette, panini dolci e salati, piadine e sostituti del pane croccanti, tra cui in primis grissini e crostini. Completa l’offerta il gluten free con pane a fette, panini, sostitutivi del pane, biscotti, merendine, lievitati da ricorrenza, pangrattato e miscele di farine senza glutine. Il gruppo ha chiuso il 2023 con un fatturato consolidato pro-forma di 510 milioni di euro di cui circa il 50% sviluppato all’estero.