Cloov, fashion-tech startup che offre una piattaforma tecnologica con i servizi che ruotano intorno al noleggio online dei capi di abbigliamento e accessori, ha chiuso un aumento di capitale da 400mila euro, al quale hanno partecipat, da un lato, Giuseppe Stigliano, ceo di Spring Studios, una società di marketing e comunicazione globale con sede a New York, Los Angeles, Londra e Milano, e dall’altro Axxelera, veicolo di investimento del gruppo Innovando, società di investimenti italiana diversificata nel settore dell’economia circolare, del recupero dei materiali e dei carburanti alternativi (si veda qui il comunicato stampa).
Fondata a Milano da Chiara Airoldi e Olimpia Santella, rispettivamente coo e ceo, Cloov aveva chiuso un round pre-pre-seed family&friends nel settembre del 2022 in due tranche, in cui erano stati raccolti 80 mila euro complessivi, da una società di Torino con esperienza KYC (verifica di identità) tra gli investitori strategici e anche in quel caso da Giuseppe Stigliano.
Airoldi e Santella hanno commentato: “Siamo felici che il progetto di Cloov stia riscuotendo notevole interesse tra gli investitori. Le recenti normative europee nel campo della sostenibilità del settore della moda imporranno un deciso cambio di passo per tutte le filiere e la piattaforma di Cloov può offrire una grande opportunità per tutti i brand di ridurre fattivamente gli impatti ambientali”.
Le due founder si riferiscono alle norme europee che richiedono ai player di moda di adottare misure per prevenire i rifiuti e ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti e servizi, andando peraltro incontro alle richieste dei consumatori soprattutto più giovani, quelli della Gen Z e dei Millennials. Nel dettaglio si tratta del Circular Economy Action Plan; della strategia per la moda sostenibile (EU Strategy for Sustainable and Circular Textiles); della direttiva Waste Framework Directive, che richiede ai player di moda di adottare misure per prevenire i rifiuti e ridurre l’impatto ambientale dei propri prodotti e servizi; e più in generale dello European Green Deal. Esistono anche le disposizioni sulla responsabilità estesa del produttore in merito alle merci messe nel mercato (EPR, Extended producer responsability). Per i marchi significa dover trovare delle soluzioni per valorizzare al massimo i loro prodotti e poi assicurarne il recupero o uno smaltimento conforme.
Ed Enrico Soffiati, ceo Rematrix, consorzio per la filiera del tessile del gruppo Innovando, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di Cloov, una soluzione completa per estendere in modo efficace, sostenibile e concreto il ciclo di vita dei prodotti moda, a vantaggio dell’ambiente e con un impatto virtuoso sullo stile di consumo”.
Il modello di business della startup è infatti la formula del noleggio, nata nel contesto dell’economia circolare e della responsabilità estesa dei produttori, e che attrae i brand della moda per numerosi motivi. In particolare, oltre alla riduzione dell’impatto ambientale, c’è l’opportunità di preservare i margini di vendita e il contatto col cliente. Qui si inserisce Cloov, che ha sviluppato un software che permette a brand e multibrand di moda di lanciare in pochi mesi una piattaforma rental e di vendita second hand brandizzata.
Per facilitare l’adozione di un modello circolare, Cloov offre un servizio end-to-end ai propri partner: creazione del sito di re-commerce in white label per il noleggio e/o il second-hand, gestione degli ordini e gestione dei processi logistici (incluso lavaggio e riparazioni).
A oggi la startup lavora con diversi partner e si concentra su 4 verticali che si prestano al meglio alla formula del rental o del second-hand: lusso, cerimonia, sport e kidswear. Sono già online i siti di noleggio di due marchi: Atelier Emé, parte del gruppo Calzedonia, e Sofia Provera. “Nel corso dell’anno sono previsti altri lanci con brand con un forte heritage italiano”, racconta Airoldi.
Le nuove risorse saranno utilizzate da Cloov per aggiungere nuove funzionalità al software proprietario, consolidarsi sul mercato italiano ed estendere il proprio servizio in Europa, in particolar modo nei mercati di Germania, Spagna e Nord Europa tra fine 2024 e inizio 2025.