Mutares, holding d’investimento sui listini della Borsa di Francoforte, è tornato a investire in Italia firmando stavolta un accordo per l’acquisizione di Temakinho, catena di ristoranti nippo-braisiliani, presente a Roma, Milano, Firenze e Bologna (si veda qui il comunicato stampa). A vendere è Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione spa, di proprietà di fondi controllati da BC Partners, che ne avevano rilevato inizialmente (nel 2018) il 60% per 20 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). La chiusura dell’operazione è prevista per il primo trimestre di quest’anno.
Fondato nel 2012, e con sede a Milano, Temakinho è stato il pioniere italiano nell’offerta di sushi, cucina di carne e bevande giapponesi-brasiliane di alta qualità. Attualmente la società opera attraverso 10 ristoranti a gestione diretta in Italia e 3 ristoranti in franchising negli aeroporti italiani (2 a Roma Fiumicino e 1 a Milano Linate), oltre ad uno in franchising a Lione (Francia). Tutti i ristoranti hanno sede in zone centrali della città, con ambienti di prima classe realizzati su misura da artigiani italiani e ispirati alla cultura brasiliana. Temakinho ha accesso a una cucina centrale vicino a Milano, dove vengono lavorati gli ingredienti selezionati e i prodotti semilavorati vengono temporaneamente stoccati e poi consegnati.
Con circa 160 dipendenti, Temakinho ha generato nel 2022 un fatturato oltre 21 milioni di euro, un ebitda negativo di 1,2 milioni, un debito netto pari a 10,2 milioni e un patrimonio netto negativo per 7,2 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Quanto invece a Cigierre, con sede a Tavagnacco (Udine), è come detto controllata dal novembre 2015 da BC Partners, rilevata sulla base di una valutazione di circa 310 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Oltre a Temakinho, il gruppo controlla anche Wiener Haus Shi’s, Kukkuma Cafè, America Graffiti (rilevata nel 2017 per 35 milioni, si veda altro articolo di BeBeez) e Pizzikotto (si veda qui il comunicato stampa). Nel 2022 il fatturato del gruppo è stato di 248,2 milioni di euro, l’ebitda di 46,5 milioni e il debito netto pari a 260 milioni (si veda qui il report di Leanus dopo essersi registrati gratuitamente).
Ricordiamo che Cigierre era stato messo sul mercato nel 2018, ma poi l’asta aveva subito uno stop quando si paventava che entrasse in vigore la legge sulle chiusure domenicali degli shopping center. A fine 2019, scampato il pericolo, il dossier era poi tornato caldo (si veda altro articolo di BeBeez), con sei offerte non vincolanti arrivate sul tavolo degli advisor Rothschild e JP Morgan (alcune di queste superavano anche la valutazione di 700 milioni di euro, si veda altro articolo di BeBeez). Successivamente, nel 2020 sarebbero poi arrivate ulteriori offerte nell’ordine dei 600 milioni, tra cui si diceva vi fossero anche quelle di Carlyle, Permira, Onex e Cinven, mentre Apax Partners, inizialmente dato come interessato, si era poi fatto da parte (si veda altro articolo di BeBeez).
Tornando all’ultima operazione, il ceo di Mutares Robin Laik ha commentato: “Con l’acquisizione di Temakinho, rafforziamo ulteriormente il nostro segmento retail & food con un marchio noto nel segmento del casual dining che offre esperienze esclusive a prezzi accessibili”. Grazie alla sua attività scalabile, l’azienda ha un elevato potenziale per sfruttare i miglioramenti strategici. Sono molto fiducioso che potremo rafforzare la posizione di mercato e la notorietà del marchio Temakinho attraverso l’apertura programmata di nuovi ristoranti”.
In Italia, oltre a Temakinho, Mutares nel marzo dello scorso anno ha acquisito una quota dell’87,5% del produttore di pezzi forgiati BEW-Umformtechnik GmbH, che poi è stata integrata in Primotecs, azienda che progetta e realizza componenti in acciaio per trasmissione, motori e altri sistemi attinenti al settore auto (si veda altro articolo di BeBeez). A marzo 2022, invece, Mutares aveva rilevato da Toshiba Group la controllata italiana Toshiba Transmission & Distribution Europe spa (si veda altro articolo di BeBeez), dopo aver nel febbraio 2021 acquisito dal gruppo Ericsson il provider di servizi ICT Ericsson Services Italia spa (si veda altro articolo di BeBeez).
Sempre all’inizio del 2021, il private equity tedesco aveva inoltre siglato il closing della cessione a Poste Italiane di Nexive, un operatore postale attivo in Italia con una quota di mercato di circa il 12% nella corrispondenza, annunciata nel novembre 2020 (si veda altro articolo di BeBeez). Mutares aveva acquisito da Postnl European Mai l‘80% di Nexive soltanto nel febbraio 2020, con l’operatore postale olandese che aveva mantenuto il 20% (si veda altro articolo di BeBeez).
Mutares è come detto quotata a Francoforte ed è una delle società monitorate dal portafoglio di società di private equity, venture capital e private credit quotate sulle principali borse Usa ed europee, selezionato e monitorato settimanalmente nella pagina Trading floor di BeBeez, in collaborazione con eToro. La scorsa settimana il titolo in borsa ha preso beneficio dopo una lunga corsa, sull’onda del successo del collocamento di ulteriori 100 milioni di euro di bond lo scorso gennaio, quando il gruppo ha ampliato la sua emissione obbligazionaria a scadenza 31 marzo 2027 emessa inizialmente per 100 milioni nel marzo 2023 e poi già ampliata una prima volta per altri 50 milioni nel maggio successivo. I proventi netti dell’emissione consentiranno a Mutares di supportare il suo programma di m&a. In particolare, Mutares prevede di effettuare tra le 10 e le 15 acquisizioni quest’anno (si veda altro articolo di BeBeez).