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Il Gruppo Poggipolini, società attiva nella progettazione e produzione di viteria e componentistica critica in titanio e materiali speciali per l’industria aerospace, automotive e motorsport, che fa capo all’omonima famiglia, partecipata dal giugno 2020 da un club deal di investitori organizzato da Cherry Bay Capital (si veda altro articolo di BeBeez), ha incassato un finanziamento da 8 milioni di euro a 7 anni erogato da Unicredit con garanzia SACE sul 50% (si veda qui il comunicato stampa) per supportare l’acquisizione di HPF, Houston Precision Fasteners, azienda texana con sede a Houston specializzata nella progettazione e produzione di fissaggi critici nei settori aerospaziale e difesa, da 15 milioni di fatturato, annunciata lo scorso novembre e ora arrivata al closing (si veda altro articolo di BeBeez).
Ha spiegato Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit: “Il nostro supporto al gruppo Poggipolini in questa importante operazione di sviluppo internazionale conferma la nostra vicinanza alle eccellenze produttive del territorio. Riusciamo ad essere al fianco di aziende innovative e a sostenere la loro crescita grazie ad una expertise riconosciuta e ad un’offerta completa di servizi e prodotti competitiva sul mercato. Continuiamo ad accompagnare i nostri clienti in iniziative di valore, dimostrando di essere un partner rilevante e un punto di riferimento per la crescita di settori strategici come l’automotive e l’aerospace”.
“Come SACE da sempre siamo al fianco alle eccellenze del Made in Italy, soprattutto in settori strategici come l’automotive e l’aerospace ad elevato contenuto tecnologico e innovativo. Con orgoglio supportiamo lo sviluppo sul mercato statunitense di un’azienda nata negli anni ’50 come piccola officina meccanica di famiglia e ora diventata un punto di riferimento al livello nazionale e internazionale con un focus particolare sull’hi-tech, con la loro nuova startup”, ha aggiunto Maria Luisa Miccolis, director sales pmi di SACE.
E Michele Poggipolini, ceo di Poggipolini ha commentato: “Questa acquisizione strategica è perfettamente allineata alla nostra visione, ovvero accelerare la crescita internazionale del gruppo e proporre soluzioni innovative nell’intera catena del valore del mercato aerospaziale, specialmente nei settori dello spazio e della difesa. Le esperienze combinate delle due aziende puntano a rivoluzionare il settore, un posizionamento d’eccellenza che offrirà importante know-how a clienti e stakeholder”.
Houston Precision Fasteners è stata la seconda acquisizione per Poggipolini che, nel 2022, aveva integrato Aviomec srl (si veda altro articolo di BeBeez), azienda italiana focalizzata su lavorazioni meccaniche di precisione e sistemi verticalizzati di grande complessità per elicotteri e trasmissioni.
Ricordiamo che Poggipolini, è stata fondata nel 1950 come officina meccanica da Callisto Poggipolini a San Lazzaro di Savena (Bologna), dove ha sede tuttora. Dopo questa acquisizione la società prevede di consolidare un fatturato di oltre 40 milioni nel 2023, con un ebitda superiore a 10 milioni. Nel 2022, invece, i ricavi erano stati pari a 18,2 milioni, l’ebitda a 2 milioni e il debito netto a 12,3 milioni (si veda qui il report di Leanus, dopo essersi registrati gratuitamente). Quanto agli investimenti in Ricerca e Sviluppo, il picco è avvenuto nel 2019, con ben 6 di milioni di euro, pari al 40% del fatturato.
La società, detenuta dalla famiglia Poggipolini attraverso Emilia Holding srl (71,43%) e Titanium Holding spa (28,57%), oggi è all’avanguardia nella progettazione e produzione di organi di fissaggio critici stampati a caldo e sistemi meccanici ad altissima precisione in titanio e leghe speciali, e ha clienti come Leonardo, Boeing, Safran, Ferrari (F1 più auto), Mercedes GP (F1), McLaren, Ducati, Bugatti.