Con l’accordo tombale tra la nuova proprietà di Gestio Capital di Matteo Manfredi e la vecchia gestione di Massimo Ferrero e del suo delfino Gianluca Vidal, siglato al Tribunale di Milano davanti al giudice Daniela Marconi, inizia una nuova era per l’UC-Unione Calcio Sampdoria, che fa capo a Blucerchiati. Stop dunque a tutte le pendenze giudiziarie tra i due contendenti sul club ligure, che può quindi guardare al suo futuro con nuovi possibili investitori, come il QSI-Qatar Sports Investments, secondo quanto ipotizzato in diverse occasioni dal presidente e azionista di riferimento Manfredi e dall’amministratore delegato Raffaele Fiorella.
La transazione, che sarà solo formalmente firmata mercoledì prossimo davanti allo stesso magistrato, prevede l’uscita di scena di Ferrero, che sarà liquidato a fronte della cessione del suo 21% circa residuo, detenuto tramite SSH-Sport Spettacolo Holding, e la decadenza di tutti i ricorsi, di cui i primi due presentati al Tribunale di Milano: la richiesta di sequestro di tutti gli asset, comprese le azioni di Blucerchiati, avanzata da Vidal tramite il suo Rosan Trust e da SSH, affidata alla valutazione di Marconi; l’istanza di nullità della vendita della Sampdoria, presentata dallo stesso commercialista mestrino (si veda altro articolo di BeBeez); infine, la causa al Tribunale di Roma di Manfredi, con una richiesta di 5,25 milioni di danni derivanti dai mancati introiti da calciomercato, chiesti alla precedente proprietà dopo il ricorso d’urgenza di luglio a Genova con cui Ferrero aveva provato a bloccare l’attività dei blucerchiati, subito respinto dal Tribunale.
L’intesa definitiva, secondo Il Secolo XIX, dovrebbe prevedere anche la conferma degli accordi già raggiunti a fine maggio, che prevedevano ad esempio il pagamento a SSH di una percentuale delle plusvalenze di mercato, più alcune tranche spalmate nelle prossime stagioni calcistiche. E l’attribuzione sempre a SSH dei diritti litigiosi legati alla causa intentata dalla Lega di Serie A contro alcuni broadcaster, che ruota intorno al cartello sui diritti Tv esteri tra il 2008 e il 2015 e che prima o poi arriverà a sentenza. Con la conciliazione si chiude pure la questione relativa all’utilizzo dei marchi, incluso Baciccia, ovvero il nome del marinaio rappresentato nello stemma della squadra di calcio. Gli accordi prevedono che SSH esca e che sia Blucerchiati a coprire con Intesa Sanpaolo le rate del lease back non saldate e quelle future.
Ricordiamo che la famiglia Ferrero è uscita di scena l’anno scorso, dopo quasi nove anni, accettando a maggio l’offerta arrivata tramite Across Fiduciaria spa dal fondo britannico Aser Capital Limited e dal family office inglese Gestio Capital, che fanno capo rispettivamente ad Andrea Radrizzani e appunto Manfredi (si veda altro articolo di BeBeez). Nell’acquisto dello scorso maggio si pensava che Manfredi e Raddrizzani fossero stati affiancati dal fondo Qatar Sports Investments, che fa capo a Nasser Al-Khelaifi, proprietario dei campioni di Francia del Paris Saint-Germain. Ipotesi poi smentita, in quanto non presente nel capitale di Blucerchiati (si veda altro articolo di BeBeez). Più chiara anche la situazione di Raddrizzani dalla fine del 2023, quando ha dichiarato a Primocanale di “non aver acquistato la Sampdoria”, ma di aver solo fatto parte di un gruppo impegnato nella ristrutturazione del club, assieme a Manfredi, riunito sotto la fiduciaria KPMG Fides Servizi di Amministrazione.
Ferrero aveva messo in vendita la Sampdoria già all’inizio del 2020 (si veda altro articolo di BeBeez), costituendo Rosan Trust (si veda altro articolo di BeBeez), un trust regolato dalla legge di Jersey, Isole del Canale della Manica, e trasferendo al trustee Trust Services di Venezia, rappresentato da Vidal, il 100% di SSH, che deteneva il 99,96% della Sampdoria ed era controllata al 100% da Holding Max srl. Quest’ultima società era posseduta all’80% da Vanessa Ferrero (figlia di Massimo), al 15,24% da Giorgio Ferrero (nipote di Massimo) e al 4,76% da Unione Fiduciaria. A marzo dell’anno scorso, l’ex patron aveva rilevato dalla figlia Vanessa il 55% di Holding Max srl, di fatto aumentando la presa sul club di calcio ligure (si veda altro articolo di BeBeez), venduto poi a fine maggio.
Con la fine della disputa si apre dunque, come detto, una fase nuova, che apre il campo a possibili investitori, in particolare fondi private equity, soprattutto internazionali. La Sampdoria, che ha una situazione debitoria chiara, fa gola a diversi soggetti. Fiorella, in una recente intervista a Repubblica, aveva parlato di investitori importanti, che potevano aiutare il club a diventare ancora più forte. Manfredi sempre a Repubblica ha confermato l’interesse di QSI: “Potrebbe essere uno degli investitori con cui parleremo nei prossimi mesi. Riceviamo ogni giorno manifestazioni d’interesse. Esistono pochi asset come la Sampdoria. Non c’è però bisogno di investitori per andare avanti. Blucerchiati sta facendo fronte ai bisogni e ogni iniezione di capitale si traduce in acquisto di azioni. Ora siamo intorno al 70% (a inizio febbraio, ndr)”.