DataKrypto, startup specializzata in cybersecurity, fondata nel 2021 nella Silicon Valley dall’italiano Luigi Caramico, si è assicurata un round di investimento da 3 milioni di euro, sottoscritto in maniera paritetica da P101 sgr, attraverso i fondi Programma 103 e Azimut Eltif Venture Capital P103, e dal fondo Cysero, gestito da AVM Gestioni sgr (si veda qui il comunicato stampa).
A fronte di questa operazione, il fondo Cysero e P101 deterranno una quota di minoranza qualificata in DataKrypto, mentre la maggioranza resterà in capo al fondatore della società e attuale presidente, Luigi Caramico.
DataKrypto supporta i propri clienti a livello globale progettando e sviluppando soluzioni per la protezione dei dati e delle loro transazioni avvalendosi della crittografia omomorfica, tecnologia di ultima generazione con caratteristiche uniche al mondo. Le soluzioni di DataKrypto vengono adottate in molteplici ambiti: i suoi prodotti di punta, Phenom e Phenom for Images, vengono utilizzati dal settore del software a quello della sanità integrandosi con le soluzioni già esistenti e aggiungendo ulteriori livelli di sicurezza. La vocazione all’innovazione e alla sicurezza ha portato DataKrypto allo sviluppo di soluzioni che garantiscono la protezione dei dati durante tutto il loro ciclo di vita con una protezione end-to-end senza eguali. La società oggi può contare su un team 22 di persone e un fatturato che nel 2023 ha superato i 3 milioni di euro (oltre 2,5 volte il fatturato 2022).
A fronte dei nuovi capitali raccolti, DataKrypto punterà a continuare lo sviluppo della sua soluzione di Fully Homomorphic Encryption e dei suoi prodotti, soprattutto rinforzandosi per applicazioni relative all’algoritmica avanzata ed all’Intelligenza Artificiale. I nuovi investitori supporteranno la fase di crescita della startup nel mercato europeo, in particolare italiano. L’operazione ha, inoltre, portato a una riorganizzazione di Datakrypto con la costituzione di un nuovo headquarter in Italia (Roma) cui fanno ora capo anche le attività della sede statunitense.
Luigi Caramico, founder di DataKrypto, ha commentato: “Questa operazione segna un punto di svolta decisivo per DataKrypto, consolidando il nostro impegno verso l’innovazione nel campo delle Privacy Enhancing Technologies. In pochi anni, siamo riusciti a posizionarci come leader nella creazione di soluzioni di Fully Homomorphic Encryption risolvendo problemi tecnologici che hanno ritardato l’adozione commerciale di queste soluzioni per molto anni. La nostra tecnologia ci ha permesso di conquistare la fiducia di un ampio portafoglio clienti in settori come le telecomunicazioni, l’healthcare, l’industria manifatturiera fin anche alle soluzioni SaaS. Circa l’80% del nostro fatturato è generato negli Stati Uniti, riflettendo la nostra capacità di rispondere efficacemente alle esigenze di un mercato globale esigente e in continua evoluzione. Con il sostegno di partner strategici come P101 e Cysero, ci impegniamo a espandere la nostra presenza e a intensificare il nostro impatto in Italia e nell’intera regione EMEA, in particolare accelerando l’espansione del nostro hub di Ricerca e Sviluppo in Italia”.
Giuseppe Donvito, partner di P101, ha aggiunto: “Datakrypto è un’azienda deep-tech internazionale con solide radici italiane che, mediante l’utilizzo innovativo della crittografia omomorfica, ha il potenziale di rivoluzionare l’elaborazione dei big data, permettendo la gestione di dati complessi in modo sicuro e privato. Crediamo che la società abbia un grande potenziale di sviluppo e che possa mirare a ridefinire gli standard di sicurezza nel panorama digitale, plasmando il futuro della cybersecurity, che dovrà garantire la coesistenza di costante innovazione e privacy. Abbiamo messo al servizio di questa operazione la competenza maturata dal team P101 nel settore e non vediamo l’ora di supportare la nuova fase di crescita di Datakrypto, settimo investimento realizzato attraverso Programma 103 a soli 12 mesi dal suo lancio”. Ricordiamo che il fondo ha annunciato il closing della raccolta a oltre 150 milioni di euro a fine 2022 (si veda altro articolo di BeBeez), portando così il totale delle masse gestite da P101 sgr a quota 500 milioni, considerando quindi anche i due fondi Programma101 e Programma102, lanciati rispettivamente nel 2013 nel 2018, e il fondo retail ITA500, gestito in delega per conto di Azimut, lanciato nel 2019.
Luca Todesco, keyman del Fondo Cysero che ha guidato il team in questa operazione, ha detto: “È motivo d’orgoglio aver reso italiana una tecnologia estremamente avanzata; senza il contributo dei fondi difficilmente si sarebbe raggiunto questo risultato. La crittografia omomorfica è il futuro di questo settore. L’investimento in una società che si occupa di questo rappresenta una novità nel panorama italiano”. E Giovanna Dossena, founder e principal di AVM Gestioni sgr, ha continuato: “Siamo convinti che DataKrypto abbia un potenziale di crescita molto elevato grazie al suo business innovativo. Le applicazioni che il fondo Cysero sta studiando vanno dalla robotica alla cybersecurity, dall’intelligenza artificiale agli sviluppi delle nuove tecnologie”.
Quello in DataKrypto è il nono investimento del fondo Cysero promosso da AVM Gestioni sgr insieme a Kilometro Rosso – Parco scientifico e tecnologico di Bergamo, proprio per supportare lo sviluppo di nuove imprese nei settori della robotica e della cybersecurity. Il fondo è stato costituito nell’ottobre 2020 per iniziativa di Alberto Bombassei (presidente di Brembo e del Kilometro Rosso) e di Giovanna Dossena (ceo e prresidente di AVM) e con l’adesione di famiglie di imprenditori come i Radici, i Persico, i Fassi, i Cogliati, i Pasini e i Borromeo (si veda altro articolo di BeBeez). CDP Venture Capital sgr, tramite il fondo Technology Transfer, vi ha poi investito 20 milioni di euro (si veda altro articolo di BeBeez). Cysero, inoltre, ha partecipato alla costituzione di RoboIT, affiancando l‘Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, l’Università di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Verona, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Pariter Partners, la multinazionale italiana Leonardo ed Eureka! Fund I – Technology Transfer, fondo di venture capital di Eureka! Venture sgr, oltre che CDP Venture Capital sgr, che ha investito 40 milioni di euro per costituire RoboIT (si veda altro articolo di BeBeez e qui l’intervista a Claudia Pingue pubblicata su BeBeez Magazine n.10 dell’8 luglio 2023).